A - I n f o s
a multi-lingual news service by, for, and about anarchists **

News in all languages
Last 40 posts (Homepage) Last two weeks' posts

The last 100 posts, according to language
Castellano_ Català_ Deutsch_ Nederlands_ English_ Français_ Italiano_ Polski_ Português_ Russkyi_ Suomi_ Svenska_ Türkçe_ The.Supplement
{Info on A-Infos}

(it) Contropotere n.11 - La grande danza

From worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date Fri, 9 May 2003 13:23:43 +0200 (CEST)


________________________________________________
A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
________________________________________________

da Contropotere no.11 - Aprile 2003

La grande danza

Nel perenne sonno cerebrale di un’umanità persa nel progresso ed
adagiata sulle certezze preconfezionate di un mondo sottovuoto,
nel perpetuo moto apparente della vita grigia e spenta cresce
sottopelle ed aspetta la rabbia del cuore, repressa ed immobile,
ferma nel molle strato superficiale del pensiero generale,
generalizzato e generico...

La quotidianità incalza sul piacere della scoperta portando con
sé i sentimenti, tutti già nomati, tutti schedati e già vissuti,
troppo pochi per un uomo solo, troppo noti per una mente.
Ed allora tutto diventa uguale a tutto, l’impensabile diviene
scontato e scalza l’immaginazione dal trono del controllo
relegandola a semplice opzione di scorta dell’esistenza, la
rende futile e scomoda, eticamente sovversiva.

Nulla è fermo, la corsa perpetua al successo, al bene, alla
sicurezza stabile, all’unilateralità visiva che regali certezze
e battaglie giuste, facoltà di decidere per gli altri, è
inarrestabile e cieca, piatta di stimoli e novità ideologiche,
morta e vivente allo stesso tempo, macabra danza di un cuore
allo sfascio. Gli anni sono ormai in funzione di un momento, di
un obiettivo, non importa quanto lontano, non importano più i
dubbi, non importano le urla delle coscienze lacerate dal
progresso, tutto fa capo alla sopravvivenza disperata della
specie del cemento, smarrita nel fluido del suo stesso volere,
stroncata dalle gerarchie radicate del perduto amore per
l’essere.

Nessuno ormai più tenta di assaporare il battito dell’esistenza,
nessuno mastica più gli attimi che scorrono unici e veloci, rari
e vivi, magici nella loro fulgida ristrettezza temporale, ma
dalle sconfinate quanto recondite sfumature intrinseche di
infinità. La totalità fugge dalla sua immagine riflessa nella
società, scappa verso una fine soddisfacente e penosa, sfatta di
colore e musica, morta e dolente del suo stesso cadavere in
putrefazione perpetua. Ogni minuto che passa è un passo in più
verso il declino e non una perla in più nel diadema della vita,
una freccia tagliente nella faretra delle esperienze comuni ed
individuali...

Ma qual è il fine di questa corsa? Il marciume. Il marciume
fisico ed intellettuale, la consolazione di una piccola fetta di
notorietà e di potere, la soddisfazione corale di essere passati
da ignavi sul palcoscenico di un manifesto canone sociologico,
un origamo di idee e regole ben accette o male accettate ma
comunque condivise. Ormai nessun individuo cura come fiori le
sue convinzioni, reazione e rivoluzione, così diverse
all’apparenza, contrapposte l’un l’altra ma siamesi disegni
fissi del panorama sociale. Il cambiamento radicale fa paura e
bandisce le utopie, le crocifigge alla bacheca dei sogni, dove
non c’è più spazio per le illusioni. I sogni...

La forza onirica del pensiero distaccato assume la possenza di
una farfalla sul far della sera, inerme nell’oscurità e
contratta scheggia di bellezza e speranza, morbido cuore d’aria
e vento disperso nelle nebbie del tempo. Lo spazio dei sogni è
ristretto, quasi nullo, mischiato alla monocromia
dell’autodistruzione circostante, e rappresenta la disperata
ricerca dell’esistere, del sentire con sé la mano dell’esistenza
e di poterla stringere, anche per poco, del modificare l’attimo
in infinito e navigarci su, attraversarlo da porto a porto,
conoscere le sue genti, mischiare il proprio respiro con la
brezza intorno...

Tutto è frenetico e tende al freddo, gela il sangue e lo rende
nero, nero oro, nero denaro per il mercato delle vite spettrali
e vuote che affollano il mondo del disincanto che bandisce i
regni di fiaba dalle sue terre emerse e li segrega nei meandri
delle infantili reminiscenze dimenticate, di un corpo in
rovina...

Tutti si affannano nel pianeta della fretta, nella terra
incantata del cemento tutti parlano e tutto tace, dove il cuore
batte sempre allo stesso ritmo, dove la vita è solo un sussurro
rarefatto e caustico che deteriora i desideri.
Perché questo è sopravvivere.

Vivere è un’altra cosa...

Luciano


http://www.ecn.org/contropotere




*******
*******
****** A-Infos News Service *****
Notizie su e per gli anarchici

Per iscriversi -> mandare un messaggio a LISTS@AINFOS.CA e
nel corpo del msg scrivere SUBSCRIBE A-INFOS-IT
Per informazioni -> http://www.ainfos.ca/it
Per inoltrare altrove -> includere questa sezione
Per rispondere a questo messaggio -> a-infos-d-it@ainfos.ca



A-Infos Information Center