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(it) Lotta di Classe n.77: Due o tre cose che non sapete
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Wed, 17 Dec 2003 14:44:31 +0100 (CET)
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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
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Ai resistenti e facinorosi oppositori
Due o tre cose del nostro divin presidente che non sapete
Nella nuova riforma della scuola, finalmente liberata dalla rigidità
dell’essere pubblica e laica, (quando?) nonché nelle nuove regole di
rapporti di lavoro, d’impresa, finalmente, nella giusta dimensione fra
sfruttati (il male) e sfruttatori (il bene) e di qualsiasi scambio fra
cittadini, finalmente, liberi di essere sottomessi, e fra questi e le
istituzioni, liberate dalle pastoie della costituzione( fra poco
all’indice), sarà introdotto il nuovo spirito. Di cui, tra l’altro, la
necessità storica ci chiedeva urgentemente conto. Questo nuovo spirito ci
avvicinerà a dio. Come già detto sopra tutta la società italiana, ma più
in là con allargamenti internazionali, si dovrà uniformare.
Questo spirito discende dal dio del bene e trascende nel berlusconi
pensiero. La mattina in tutte le sedi di lavoro e di studio si dovrà
inneggiare al berlusconi pensiero, i rapporti sociali dovranno
includere preliminarmente la disposizione degli interessati al
benessere spirituale e pratico dell’ottimismo del nostro magnifico
presidente. Perfino il modo di sorridere dovrà essere a pieno volto, e si
vedrà in tutti i luoghi gente contenta, sorridere di tutto quello che
accade, con beneficio della produttività. Un esempio: il lavoratore
chiamato per pochi giorni, dovrà, sempre con il sorriso, essere felice di
essere sfruttato, ricattato, malpagato e cacciato via. Con il
sorriso, la pillola, anche la più amara va giù, non importa se nel
profondo delle viscere e del cervello abbia rigurgiti di dignità o
umanità, si deve convincere che per lui meglio di così non può andare.
Il nostro presidente e i suoi amici di merende, pranzi e cene sono abili
condottieri delle nostre vite, e come dicono in molti che hanno votato
per lui “se ha saputo fare bene per sé farà bene anche per noi”. Gran
verità.
A scuola insieme all’alzabandiera, un altro segno che ci si sta
avvicinando al reale senso dello stato, verrà tutti i giorni riportato,
nell’adunata di tutti gli studenti e professori, via mega scherma e
altoparlante, un brano del berlusconi pensiero, nel quale sarà
ripristinata la verità storica degli eventi passati. Così, gli studenti
dovranno liberarsi di quella stretta culturale in cui sono stati
costretti a crescere in questi anni di regime e finalmente i ruoli di
liberatori spetteranno a chi come il nostro presidente aveva ed ha la
mente fulgida e illuminata. (Per la soluzione dei suoi problemi fiscali e
giudiziari sicuramente è così). Per esempio i ragazzi della
repubblica di Salò anelavano alla libertà, e per questo aiutavano i
nazisti a massacrare, oltre ai facinorosi dei partigiani , anche donne,
bambini e vecchi. In modo che la libertà fosse allargata e potessero ben
mostrare che bella società erano in grado di regalarci. D’altra parte, i
giovani italiani devono sapere che Mussolini, grande stratega e uomo di
stato, fece tanto bene all’Italia.
Vista la sua innata tolleranza verso gli oppositori, nonostante non ci
fosse nulla da recriminare del suo regime, (il nostro gran presidente
auspica il ripristino quanto prima), essi si divertivano, goliardi, a
notare piccole discrepanze e il duce, anche a scapito della sua
magnanima immagine, ma padre benevole di tutti gli italiani, anche a
questi dava l'opportunità di una villeggiatura dorata, a volte anche
lontani dalle mogli. Tutte isole mozzafiato, paesaggi incantevoli, acque
pulite, il sogno di tanti ambientalisti di oggi. Il povero duce le donava
a questi invertebrati intellettuali che potevano disquisire su
problematiche filosofiche, a spese dello stato. Ma gli oppositori di ieri
e di oggi, tutti comunisti e peggio anarchici, terroristi
fannulloni, a cui piace remare contro e contestare, non possono
comprendere il disegno divino che ci parla attraverso uomini concreti
come il presidente, che si sente in dovere, lui unto dal signore, di
perseguire il bene collettivo. Potere di acquisto di salari e stipendi
quasi dimezzato. Intere zone senza alcun servizio di pronto soccorso.
Sottrazione di ingenti soldi alla scuola pubblica per finanziare le
scuole religiose, inflazione che mangia quel poco recupero dei salari.
Scempio del territorio, condoni tombali per tutti gli amici di
sciacallaggio, sfruttamento e scambio di voti per tutti gli italiani che
sanno come vivere all’ombra del presidente. Intere regioni
sventrate, rase dal vento dei mega progetti che servono alle imprese di
ministri e sottosegretari per macinare soldi ed approfittare del
momento.( Vi ricordate di una scenetta in cui un bieco attore chiariva il
bene collettivo perseguito da un gerarca fascista? A chi i soldi? Braccio
disteso saluto romano e poi mossa: a noi! Appunto il bene
collettivo.) A volte qualcuno non ci arriva/va perché troppo caparbio,
allora questi uomini veri, perdono/vano la pazienza e usano/vano, ma solo
con i cattivi: anarchici, rivoluzionari, proletari intellettuali
resistenti e incapaci di non vedere la nera realtà, galere, torture,
(niente paura ci arriviamo, se Mussolini era un grand’uomo, anche i suoi
metodi devono essere rivalutati. Perché no?) olio di ricino, bocca chiusa
e corpo morto. Effettivamente i fascisti , anche Fini si è
cucito il doppio petto con continui dolcificanti postfascisti, qualche
cosina di sporco l’hanno pensata e fatta.. E le leggi razziali, quelle
per cui migliaia di italiani, e non solo, sono stati deportati , furono
senz’altro un errore. Dovuto però alle condizioni del sistema
produttivo Italia, che faticava allora come ora ad allinearsi agli
alleati più efficienti. Potevano essere trattati in Italia. Senza
perdere la produttività di tanta mano d’opera praticamente senza costi,
altro, di quelli nell’esercizio dei forni per lo smaltimento dei loro
corpi, per fortuna ridotti all’osso. E’ vero che la classe industriale in
Italia e l’azienda governo oggi hanno approntato una riforma sul mercato
del lavoro che finalmente eliminerà le discrepanze, le
inefficienze, i privilegi, le obsolete garanzie, le anacronistiche tutele
del mondo del lavoro. Sfruttamento, sfruttamento, ghetti,
ghetti, dormitori, dormitori, ignoranza, ignoranza, prigioni, prigioni,
polizia, polizia, repressione, repressione. Non esistono più sfruttati,
il mondo è bello, anche quando, si nasce per servire il gran progetto
divino di libertà del gran principe berlusconi e amici... Una gran
riforma che allarga il principio di campo di lavoro, (i campi di
concentramento erano chiamati così), a tutta la società, dove il
ripristino della verità biblica è effettivo. Dio che investe gli uomini
più vicini a lui, i capi pastori dell’immagine riflessa del paradiso in
terra e tanti peccatori che, riconoscenti a dio e ai pastori accettano il
loro posto e si convincano che tutto è preordinato da dio, anche
Berlusconi, l’allegro Tremonti, la nostra dolce Letizia, e il nostro
altercatore Bossi, il nostro informato Pisanu. Tutto fa parte di un
progetto divino e loro lo indicano in terra, con il loro buon governo, la
loro fede e i loro sudati e legittimi privilegi, di cui fanno
partecipi moltitudini di ruffiani e corteggiatori, la migliore società è
quella cui loro stanno alacremente lavorando e di riforma in riforma ci
porteranno al traguardo. Un bel campo di aziende sfruttamento S.P.A. dove
il divin progetto si realizzerà e tutti saranno contenti di
partecipare, pur solo per essere stati sfruttati. Pisanu attento ed
informato ha la situazione sotto controllo e sa già che 191 centri
sociali e il sindacalismo di base attentano al divin progetto e spinge il
nostro beneamato presidente a prendere provvedimenti in tal senso,
ricordandogli che anche Mussolini, chiuse le sedi degli oppositori,
sciolse i sindacati , ecc. dando corpo alle istanze di vera libertà che
fremevano nella società fascista. Ma, noi lo sappiamo che il nostro
Berlusconi è magnanimo e in mente e in cuor suo ci vuole tanto bene.
Combattuto fra la vendita dei luoghi di confino o il ripristino della
villeggiatura forzata, vaglia proposte di come fare cassa, progetti di
condono, regalie di sottrazione di anni di pensione che lui lo sa,
mortificano i cittadini, che quando servono un padrone si sentono più
partecipi alla realizzazione del divin progetto e al berlusconi
pensiero. E per questo, come Mussolini amava le battaglie della
comunicazione il nostro lo imita e vara la campagna di comunicazione dopo
il bel discorso sulle pensioni, che effettivamente sono un
problema, perché lui e i suoi amici poverini, non hanno soldi in cassa,
li hanno già spesi tutti per aggiustare i conti di industriali,
commercianti, preti e tanti e tanti altri padroni. Lui si affatica per
permettere a noi altri, testardi, visionari, utopisti, fantasmi che
vagano nella storia legando la sopraffazione degli sfruttati ad una
sempre presenza di lotta, ricercatori di una umanità che urla vendetta
per il millenario scempio del suo corpo in nome di un dio o di un
regime, che mai si arrenderà alla logica dell’autoritarismo, dello
sfruttamento, che mai derubricherà la sua dignità per sostenere una
conquista della Terra da parte dei potenti, a noi vorrebbe regalare una
bella villeggiatura. Ma poi , dal momento che anche quelli di sinistra,
riconoscono la giustezza di certe leggi, si potrebbe realizzare un
confino virtuale, che so attraverso medicinali, giganteschi poster,
proiezioni di paesaggi, spari di odori, chip di sostegno, trapianti
opportuni, in fondo con la biotecnologia amica cosa ci vuole a far star
bene quattro o migliaia di oppositori, il resto tutto a pascolare negli
azzurri pascoli del bene. Il bene non ha solo cieli azzurri con qualche
nuvolina leggera ma campi con ulivo, margherita, ex quercia,
un’asinello che bruca sull’italia dei valori, ecc. Così il nostro
presidente risolve i problemi di fare cassa e regala villeggiature agli
oppositori come faceva il caro, a lui, duce. Pascolate, gente,
pascolate...
Il nostro divin presidente ci ha come sempre sorpresi.Prima di andare a
patteggiare le nostre vite con i bendisposti a venderci per poche
briciole, i sindacati, un po’ arrabbiati perché scalzati dal loro
compito di pompieri e di penetrante e convincente dissuasione del
gregge da certe idee balorde di giustizia sociale che ancora aleggiano in
certi spiriti di lavoratori e sfruttati. Basta! il nostro joker
berlusconi ci ha convinti. Perché andare in pensione, dopo 35 anni di
lavoro, proprio nel bel mezzo della resa, cosa avete capito della resa
intesa come produttività. Dopo che lo stato e l’imprenditore,
addestrano, dalla scuola azienda( fino all’assurdo di pagare per far
lavorare i giovani) attraverso la formazione permanente di sovietica
memoria, ma si sa, quando un concetto è giusto è giusto, i lavoratori non
si devono più mollare. Un assaggio di ciò che è scritto nel futuro delle
giovani generazioni e non solo. Praticamente il top dello
sfruttamento capitalista : mano d’opera quasi a costo zero. Unica
legge: noi lavoriamo, tu guadagni. Lo stato rastrella i soldi fra la
gente per poi ripassarli agli industriali. Dopo che la società ha ben
addestrato ognuno nel ruolo che più è confacente alla migliore delle
società, cioè quella del massimo sfruttamento e del massimo profitto , e
che finalmente ha modellato individui che sono disposti ad andare, per il
bene dell’azienda e per l’Italia, per l’Europa, per il mondo del bene in
capo ad un’impalcatura, giù in una stiva, a combattere a non vedere
macchine mangia uomo, a diventare sfruttatori di se stessi, a le mille
malattie e anomalie genetiche dovute alle produzioni tossiche ecc, non ci
rimane altro che essere solo gioviali e responsabili omini e donnine,
sono ammessi anche bambini e vecchi che vanno , vengono, producono in un
prato verde con un cielo azzurro, consumano cibi OGM garantiti. Perché ma
perché andare in pensione, ma l’avete viste le rese, ( nel senso di
quanto si prenderà una volta usciti dal mondo del lavoro?) del vostro
accantonamento con il sistema contributivo. Il nostro presidente lo sa
che si uscirà, se va bene, con il 50% di ciò che si riscuote con l’ultima
busta paga e per questo,per aiutarci ci fa lavorare, non può mica
mandarci tutti in villeggiatura? Ma perché
resistiamo alla previdenza integrata, ma perché non ci fidiamo delle
beneamate società, compresi quei volenterosi dei sindacati, che solo ed
esclusivamente per il nostro bene, ci prendono i soldi e li investono per
farci guadagnare qualche cosina per integrare l’infame pensione che ci
siamo fatti. Sono tutti buoni e generosi con noi: basta che noi ci
pieghiamo al loro assunto. Accettare il loro divin progetto Produrre
consumare fino alla morte, come automi cornuti e mazziati. Ma il nostro
grande e magnanimo presidente ci fa lavorare fino ad ottant’anni per
levarci dalla strada, per sottrarci alla fame della pensione, per avere
la possibilità di pagare ancora mutui ed affitti, per essere ancora e
sempre consumatori di tutte quelle cose buone e benefiche che frotte di
disinteressati industriali producono per il bene dell’umanità. Ha
ragione, perché mettere un limite alle capacità di produrre , diciamo che
dal pannolino passando per i rapporti sessuali e le gioie della vita fino
all’estremo momento dell’abbandono della vita a noi comuni mortali è dato
godere della società più umana,niente dignità , niente libertà, niente
comunismo e marjuana. Solo i sani principi fascisti: mamma chiesa
padrone. Felici, senza problemi finanziari, solamente, basta riformulare
le proprie esigenze rapportandosi ai veri interessi dei padroni. Una fra
queste la soppressione completa della vecchiaia, finché si lavora siamo
giovani o no? A noi la scelta. Vogliamo credere al divin progetto o
buttarlo nel cesso e tirare lo sciacquone?
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