A - I n f o s
a multi-lingual news service by, for, and about anarchists
**
News in all languages
Last 40 posts (Homepage)
Last two
weeks' posts
The last 100 posts, according
to language
Castellano_
Català_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
The.Supplement
First few lines of all posts of last 24 hours ||
of past 30 days |
of 2002 |
of 2003
Syndication Of A-Infos - including
RDF | How to Syndicate A-Infos
Subscribe to the a-infos newsgroups
{Info on A-Infos}
(it) Svizzera: 3/12/03 Né pubblico né privato - contro le istituzioni e contro i padroni
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Mon, 1 Dec 2003 10:36:04 +0100 (CET)
________________________________________________
A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
________________________________________________
Né pubblico né privato - contro le istituzioni e contro i padroni
3 Dicembre 2003
L'unico taglio possibile è quello con il sistema attuale!
Il sistema capitalista sta mostrando il suo vero volto e le politiche
neoliberiste promosse dai governi conducono sempre più evidentemente allo
smantellamento ed alla distruzione di tutte le conquiste raggiunte negli
ultimi decenni. La maschera che i fautori di questo sistema,
profondamente ingiusto ed assassino, cercano con ogni mezzo di
mantenere intatta ci sta cadendo rovinosamente addosso.
E' ormai chiaro a tutti che mentre pochi detengono le redini del
mondo-mercato e traggono dal loro potere profitti enormi, il resto del
pianeta vive nell'incertezza, con lavori precari, sottopagati, senza
diritti, costretti ad affrontare un destino imbrigliato dai tentacoli di
questa globalizzazione, che chi è al potere spaccia come unica, giusta ed
inevitabile.
Siamo sicuri che un sistema che in Svizzera ha portato il 3% dei
contribuenti (120 000 milionari) a possedere il 50% della richezza, cioè
un patrimonio equivalente a quello del restante 97% della
popolazione a vivere sotto la soglia di povertà, 1/3 a necessitare di
aiuti statali e invece 384 famiglie a possedere 5,2 miliardi di
sostanza, cioè il 21% della sostanza imponibile del cantone, siano
politiche giuste ed inevitabili?
Guardiamoci in faccia e quando viene affermato che siamo in periodo di
crisi e che non si sa più dove andare a prendere i soldi per far fronte
alle spese (o come contenderle) alla luce dei fatti esposti prima,
dovrebbe scapparci una grassa risata.
Invece le "lingumiranti" persone a capo di questo paese continuano a
votare crediti per l'esercito, basando la loro politica sulla
repressione e la violenza; soldi per i trasporti promuovendo una
politica dell'inquinamento e del non rispetto della salute e della
volontà popolare; continano sistematicamente a favorire le classi più
abbienti (abolizione della tassa di successione, sgravi fiscali, ecc.);
continuano a perpetuare la pesante discriminazione basata sull'avere.
Ma finalmente ci si sta accorgendo che dietro a tutto quello che si
ostinano a chiamare sistema democratico si nasconde invece la barbarie
capitalista, lo sfruttamento, l'oppressione, l'ingiustizia.
Miliardi di persone in tutto il mondo sognano un mondo diverso e hanno
scelto di mettersi in gioco in prima persona, basta prendere coscienza
che abbiamo il diritto di essere attori/attrici delle nostre esistenze,
di decidere autonomamente senza subire le logiche dei potenti, senza
diventare schiavi/e del consumismo e senza delegare le decisioni che ci
concernono e che come abbiamo visto ci hanno portato a situazioni
insostenibili e profondamente disparitarie. Basta con le destre, basta
con le istituzioni, basta con i padroni e i servi del neoliberismo
usurpatore.
L'alternativa esiste e il mondo può diverntare quello che noi stessi
vogliamo costruire. Un mondo dove al lavoro salariato, allo
sfruttamento padronale, al precariato si oppongono forme di lavoro
autorganizzato, passando dalla cooperativa di lavoro alla fabbrica
autogestita (prendiamo l'esempio della Brukman, industria tessile in
Argentina, dove le lavoratrici ed i lavoratori stessi hanno preso in mano
la produzione, dopo l'abbandono da parte dei padroni in seguito alla
crisi), dall'autorganizzazione sindacale all'autoproduzione
artigianale, così da creare una rete economica alternativa e valida che
possa mettere in crisi quella in corso. Un mondo dove la cultura sia
effettivamente di tutti, dove la scuola possa veramente dirsi libera e
libertaria, dove ognuno dal basso possa dare il proprio contributo. Un
mondo dove nasce e cresce una nuova coscienza collettiva, dove ci sia
propositività, dove le assemblee di quartiere e le discussioni popolari
siano pratiche correnti.
Costruiamo assieme questo nuovo mondo! Non lasciamo nelle mani di pochi
il futuro di tutti/e! Nei quartieri, nelle fabbriche, nelle scuole,
scegliamo nuove forme di democrazia di base e di autorganizzazione
popolare quali spazi per costruire assieme una reale alternativa.
Adesso dobbiamo cominciare a lottare davvero!
IL 3 DICEMBRE TUTTI/E A BELLINZONA IN MANIFESTAZIONE
partecipate al blocco libertario!
CSA Il Molino - V.le Cassarate 8 - Lugano
http://www.ecn.org/molino
molino@inventati.org
*******
*******
****** A-Infos News Service *****
Notizie su e per gli anarchici
Per iscriversi -> mandare un messaggio a LISTS@AINFOS.CA e
nel corpo del msg scrivere SUBSCRIBE A-INFOS-IT
Per informazioni -> http://www.ainfos.ca/it
Per inoltrare altrove -> includere questa sezione
Per rispondere a questo messaggio -> a-infos-d-it@ainfos.ca
A-Infos Information Center