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(it) Israele-Palestina: Resoconto personale di un Anarchico Contro il Muro (en)
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Sat, 25 Sep 2004 17:10:09 +0200 (CEST)
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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
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Giovedi 23 settembre c’è stata una grande festa per i cinque disertori
che sono usciti di prigione dopo due anni. Sono stati rilasciati
dall’esercito per buona condotta. E’ stato davvero un evento felice con
molti intrattenitori e personalità sia israeliane che internazionali che
si sono congratulate per la liberazione, le persone ballavano e c’era una
bella musica ma per me è stato difficile godermi la situazione. Sono
arrivato alla festa direttamente dalla stazione di polizia di Hebron dopo
essere stato sotto arresto per quasi tutto il giorno. La giornata era
cominciata alle cinque della mattina, noi avevamo viaggiato da Biet Awwa
fino ad un villaggio palestinese a sud ovest di Hebron, dove gran parte
della terra del villaggio è stata distrutta e rubata per costruire il
muro.
Perciò abbiamo organizzato una marcia dal muro verso i bulldozers.
Eravamo all’incirca un migliaio di persone tra cui 600 giovani ragazze
con l’uniforme della scuola. Prima che arrivassimo vicino al luogo dove
lavoravano ci hanno lanciato gas lacrimogeni. A me, come a molti altri ci
hanno colpito per cui abbiamo un po’ indietreggiato.
Dal quel momento ovviamente gli shabab hanno cominciato a lanciare
pietre, molti degli organizzatori palestinesi hanno cercato di fermare la
sassaiola in modo da poter continuare la marcia non violenta ma il caos
ha preso il sopravvento e i soldati hanno cominciato a sparare proiettili
di gomma (per essere esatti le pallottole sono di alluminio ricoperte di
gomma). A questo punto la situazione è diventata davvero violenta e sia
gli shabab che i poliziotti di confine (drusi) erano fuori controllo.
Una coppia di israeliani e alcuni internazionali tra cui io abbiamo
deciso di andare avanti e di cercare di parlare ai soldati e ai
poliziotti. Era abbastanza terrorizzante, con i proiettili che volavano
all’altezza delle nostre orecchie ma siamo riusciti ad arrivare vicino e
ad urlargli che erano pazzi e che stavano sparando a persone disarmate, a
donne e ragazze. Inaspettatamente per qualche minuto questo sistema ha
funzionato e loro hanno abbassato le pistole e anche il lancio di pietre
si è fermato.
Dopo di che, prima che io mi potessi rendere conto di quello che stava
accadendo, i soldati ci hanno caricato e io sono stato preso e arrestato.
Sono stato portato in una jeep, ammanettato e messo a sedere sotto il
sole per circa cinque ore. E’ stato molto frustrante perché non potevo
vedere quello che succedeva ma sentivo colpi di pistola e cantilene,
stavo soffocando per le ondate di gas lacrimogeno e continuavo a vedere i
soldati che tornavano indietro verso le jeep a prendere munizioni e
lacrimogeni.
Nel pomeriggio i soldati hanno spinto i manifestanti fino al villaggio,
quando ormai era quasi finito tutto. Più di 100 persone sono rimaste
ferrite e più di trenta sono state colpite dai proiettili ricoperti di
gomma, la maggior parte nella parte alta del corpo.
Io ed un altro israeliano anarchico siamo stati portati alla stazione di
polizia di Hebron, ci hanno interrogato e urlato contro ma più o meno ci
hanno trattato bene. La stazione di polizia era davvero strana e
l’esperienza è stata comica.
Alla fine intorno alle 19,00 ci hanno rilasciato su cauzione e ci hanno
avvisato che non potevamo tornare nella zone per le prossime due
settimane. Velocemente abbiamo viaggiato verso Tel Aviv per andare
incontro alla fine della festa per i disertori.
Non so se il capo d’accusa verrà archiviato ma non credo. In ogni caso un
attivista video ha filmato il mio arresto e si vede che io non ho opposto
resistenza e che stavo semplicemente cercando di parlare ai soldati senza
lanciare nessuna pietra (qualcuno durante l’interrogatorio sosteneva il
contrario).
Anarchico contro il muro
Da italy.indymedia.org
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