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(it) Al cinema di Venezia le voci e le immagini dei migranti
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Tue, 9 Sep 2003 11:39:31 +0200 (CEST)
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http://ainfos.ca/index24.html
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Da: "Lino Roveredo" <alterlinus-A-libero.it>
AL CINEMA DI VENEZIA LE VOCI E LE IMMAGINI DEI MIGRANTI
Mercoledì 3 settembre eravamo in tanti a partecipare alla
manifestazione contro la legge razzista Bossi-Fini e i centri di
permanenza temporanea (Cpt), veri e propri lager per persone
costrette a fuggire dai propri paesi (vittime di guerra o della
fame, peseguitati politici, ecc.) a cui non è
riconosciuto il "diritto di fuga".
L'appuntamento organizzato dalla Rete Antirazzista locale era al
Lido di Venezia di fronte al Casinò, e accanto al Palagalileo,
dove si tengono le anteprime dei film per la stampa. Insomma,
nel cuore della Mostra del cinema di Venezia, con l'intento di
portare all'attenzione delle tante persone presenti e della
stampa nazionale e internazionale, le condizioni di vita di
migliaia di uomini e donne che come clandestini non hanno alcun
diritto. Durante il sit-in è stato proiettato un documentario
sulle lotte e le manifestazioni susseguitesi all'approvazione
della legge Bossi-Fini e continuate fino ad oggi, che hanno tra
i principali attori le migliaia di lavoratori migranti, con le
loro storie di liberazione dai signori delle guerre e dello
sfruttamento.
Attori veri che vivono sulla propria pelle una realtà fatta di
violenza e miseria; che cercano dignità e riscatto sociale
nell'Europa di Schengen, pronta ad "accoglierli" con leggi
razziste (al 4 luglio 2003 sono 261 le eccezioni di
incostituzionalità sollevate contro la normativa
sull'immigrazione) e deportazioni in galere che ci spacciano per
centri di accoglienza. Non sono i divi del cinema acclamati dai
loro fans intrepidi: essi sono il prodotto della globalizzazione
capitalistica che ha reso gli individui una merce da acquistare
a buon prezzo nel mercato della forza lavoro; essi rappresentano
l'anello più debole nel processo di destrutturazione dei diritti
di chi lavora e di frammentazione del marcato del lavoro.
Immagini diverse ed "eccessive" per un contesto come quello
della Mostra del cinema di Venezia, ma che hanno raccolto
l'interesse di migliaia di passanti, che in tanti si sono
fermati ad ascoltare le voci dei migranti e a solidarizzare con
quelli presenti in piazza.
Anche in questa occasione i/le libertari/e del Circolo Zapata si
sono schierati al fianco delle sorelle e dei fratelli migranti e
delle associazioni antirazziste, per dare forza e impulso alle
lotte contro la discriminazione e il razzismo.
Lino Roveredo
(Circolo Zapata)
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