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The.Supplement
{Info on A-Infos}
(it) USI: perché scioperiamo il 07/11...
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Fri, 10 Oct 2003 18:53:22 +0200 (CEST)
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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
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Da: usiait1@virgilio.it
PERCHE' SCIOPERIAMO IL 7 NOVEMBRE E NON CON CGIL CISL E UIL
L'Unione Sindacale Italiana USI AIT, assieme alla CUB alle RdB e
ad altri settori del sindacalismo di base e a molte RSU
indipendenti dalle logiche "concertative", sarà in sciopero
generale e generalizzato con manifestazioni regionali il 7
Novembre 2003.
La piattaforma di lotta riprende i contenuti e le richieste
espresse da settori "in movimento" e le proposte sulle quali il
movimento indipendente dei lavoratori e delle lavoratrici, dei
settori sfruttati ha costruito negli anni scorsi consensi
notevoli e mobilitazioni unitarie, sui diritti del lavoro, sui
diritti sociali e di cittadinanza, dalla lotta alla precarietà
lavorativa e sociale (rappresentata dal Pacchetto Treu e dalla
Legge 30 - Biagi) a quella per la casa, i servizi, il reddito e
il rispetto dell'ecosistema e della dignità umana.
Il 24 Ottobre CGIL CISL e UIL compiono il rituale "richiamo
della foresta", proclamando lo sciopero contro il governo
Berlusconi e il suo operato, in difesa della normativa sulle
pensioni (la riforma Dini L. 335/95) e chiedendo il rispetto
degli accordi siglati negli anni scorsi, i famigerati accordi
del luglio 1992 e del 1993 se non addirittura (per CISL e UIL)
il richiamo al "patto per l'Italia" del 2002. PERCHE' NON LI
DISDETTANO?
I sindacati concertativi cgil cisl uil, chiamano alla generica
mobilitazione contro il governo attuale, senza però aver
presentato alle classi lavoratrici e alla cittadinanza, una
reale piattaforma rivendicativa e di lotta, che rimetta in seria
discussione l'assetto lavorativo e sociale esistente, anche con
i vari cedimenti alle politiche e ai parametri europei, i cui
effetti stiamo vedendo in concreto...
E' importante certamente mandare a casa il Governo Berlusconi,
ma la mobilitazione e lo sciopero generale e generalizzato deve
prendere in considerazione anche altri obbiettivi che diano
sostanza alla piattaforma sociale e complessiva di lotta, da
tempo costruita ed elaborata dal basso e verificata nel
conflitto lavorativo e sociale, ripresa e fatta propria dalla
USI AIT, dalla CUB e dalle altre forze sociali e politiche che
si sono confrontate con questo metodo e percorso di
mobilitazione.
LO SCIOPERO del 24/10 PER LA DIFESA DELL'ESISTENTE E' IL
CLASSICO "SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE", SERVE A LOR SIGNORI PER
RIFARSI UNA FACCIATA RISPETTABILE DOPO AVER CONCERTATO CON
EFFETTI DEVASTANTI SULLE TUTELE E I DIRITTI DI LAVORATRICI E
LAVORATORI, AUMENTATO LA PRECARIETA' E LA FLESSIBILITA', NON
AVER PROVATO SERIAMENTE AD INVERTIRE LA TENDENZA E LOTTARE
CONTRO I GOVERNI NAZIONALI E GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI
SOSTENITORI DEL LIBERISMO SELVAGGIO E DELLO SFRUTTAMENTO DELLA
FORZA LAVORO E DELLA NATURA.
IL NOSTRO OBBIETTIVO E' DI COSTRUIRE DAL BASSO E IN FORMA
SOLIDALE UN ALTRO FUTURO, UNA NUOVA UMANITA' E UNO SVILUPPO
ECONOMICO CHE METTA AL CENTRO LA PRODUZIONE DELLA RICCHEZZA
SOCIALE PER LA REDISTRIBUZIONE TRA TUTTI E TUTTE, IL LAVORO COME
PRESTAZIONE UMANA E NON COME SFRUTTAMENTO.
LA LOTTA AL GOVERNO ATTUALE NON SIGNIFICA RINUNCIARE ALLA NOSTRA
IDENTITA' E ALLA PIATTAFORMA SOCIALE DI LOTTA CHE ABBIAMO FATTO
NOSTRA.
Due parole sulla questione previdenziale e sulle pensioni: il
governo Berlusconi cadde nel 1994 proprio su questa questione,
il risultato della riforma fu la legge Dini del 1995, sostenuta
allora e difesa oggi, da CGIL CISL e UIL. Non abboccammo all'amo
nel 1995 e scioperammo contro gli effetti di quel meccanismo di
spaccatura dell'unita del mondo del lavoro, NON CI STIAMO OGGI.
Quella riforma di Dini ruppe un patto di solidarietà,
attraverso l'individuazione dello spartiacque dei 18 anni di
contributi versati, per introdurre il sistema "contributivo" per
i più giovani. Con questo sistema le pensioni previste per chi
ci andrà, avranno una riduzione fortissima, fino al 50%
dell'ultima retribuzione. Milioni di lavoratrici e lavoratori,
di giovani sottoposti a processi di costante precarizzazione del
lavoro e di precarietà sociale, pagheranno caro sul piano
pensionistico domani, come stanno pagando caro un presente di
sfruttamento e subalternità, con salari e redditi insufficienti
a sbarcare il lunario. Il Pacchetto Treu del 1997 e la Legge
Biagi del 2003 ne sono un chiaro esempio, contro il quale
dovremo mettere in campo ogni tentativo di "disarticolazione".
Il nuovo attacco di Berlusconi, in sintonia con gli altri Capi
di Stato europei, cerca di "fare cassa" spostando i risparmi dei
lavoratori e le liquidazioni (TFR) sui fondi pensione, gestiti
da assicurazioni e banche in cerca di denaro contante per
speculazioni finanziarie, azionarie ed edilizie...
IMPEDIAMOGLIELO!
USI AIT- UNIONE SINDACALE ITALIANA
Confederazione di sindacati autogestiti e di federazioni
territoriali intercategoriali
fedele ai principi dell'A.I.T. - Segreteria generale collegiale
Roma: Via Iside 12, 00184 Tel. 06/70451981, Fax 06/77201444
Milano: Via Isonzo 10 Tel. 02/54107087 Fax 02/54107095 Udine:
T. Cell. 347 4264674
Comunicato sindacale/avviso alla cittadinanza (per affissione ex
art. 25 L. 300/70)
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