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(it) Russia: Azioni per il 7 novembre a Mosca e Murmansk (en)

From worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date Mon, 24 Nov 2003 11:04:11 +0100 (CET)


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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
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MOSCA

Gli anarchici di Azione Autonoma e i Guardiani
dell'Arcobaleno insieme alle individualità anarchiche e
sostenitori dell'Unione Radicale degli artisti hanno
organizzato una festa di tre giorni per festeggiare il 155°
anniversario della nascita di Nestor Makhno. Purtroppo il
tentativo di organizzare un concerto non è andato a buon
fine, ma tutto sommato la festa è stato il più grande
successo degli anarchici a Mosca da molti anni.

La mattina del 7 novembre, gli anarchici hanno distribuito
volantini e altre materiali al comizio dei "comunisti". La
festa stessa è iniziato alle 14 con l'apertura di una mostra
anti-sessista al Jerry Rubin Club in via Lenin, dove si sono
svolti tutti gli evenementi della prima giornata. Il
corridoio del centro è stato allestito con pubblicità e
annunci di lavoro veri e satirici (del tipo "Cercasi
cameriera - stipendio dipende dalle attribute fisiche"),
insieme a manifesti per prodotti vari che sfruttano i corpi
femminili.

Tra tutte questi culi e tette femminili c'erano anche dei
manifesti che usavano il corpo maschile come oggetto di
attrazione sessuale ma dato la scarsità di tali forme di
pubblicità, gli organizzatori non hanno potuto riclicare vere
pubblicità e hanno dovuto crearne alcune. Hanno usato dei
"top-models" maschili per vedere fiori, calze, profumi e
prodotti di panificio tra gli altri. E' stato notato come
molti degli ospiti maschili non hanno gradito tutto questo
bendidio maschile. Nel loro manifesto, gli organizzatori
della mostra scrivono: "La discriminazione di genere non è
soltanto un problema per le donne - è un problema per la
società, dove vengono oppressi e umiliati tutti. Se tu credi
che il sessismo è prodotto della fantasia delle donne e che
non ti riguarda, sei il tipo che non pensa proprio ... uomo".

Dopo l'apertura della mostra, si è svolta una conferenza
stampa dal titolo "Il movimento anarchico moderno". E' vero
che la stampa non c'era, ma chi se ne frega... c'erano tante
persone interessate da fuori dal movimento. Durante la
conferenza, attivisti del movimento anarchico hanno parlato
delle campagne attuali. Si è concentrato molto sulla campagna
di Azov, dove quest'estate gli abitanti (con il sostegno di
Azione Autonoma e dei Guardiani dell'Arcobaleno) sono
riusciti a bloccare la costruzione di un terminale per
l'esporto di metanolo. Attualmente, l'Azovprodukt e la
trasnazionale italiana Triboldi stanno cercando di mandare
avanti la costruzione, perciò la campagna deve continuare.
Abbiamo visto anche un breve filmato sulle azioni di protesta
di quest'estate. Sono stati presentati anche alcuni altri
progetti anarchici come la lotta contro il partito "Santa
Russia" nel quartiere muscovito di Zhukovski, Indymedia russa
e diversi pubblicazioni anarchiche.

Dopo la conferenza stampa, si è svolto un dibattito sulla
tema "Le idee di Nestor Makhno oggi". Sebbene alcuni ospiti
fossero scettici sul carattere di Makhno, gli anarchici
presenti apprezzavano lo sperimento makhnovista di
autogoverno dei contadini ucraini nel contesto di una guerra
civile. Il dibattito è stato seguito da un filmato ucraino
del titolo "Il mondo non è in vendita" sui protesti di Praga
nel 2000, e da un altro video del Collettivo Undercurrents.

Il banco di libri anarchici è stato veramente assalito
durante l'incontro. Attualmente, esistono almeno 12 periodici
anarchici e 2 femministi-antiautoritari in Russia, Ucraina e
Belarus. Ultimamente sono stati pubblicati dei libri davvero
interessanti, tra i quali "La gioia di rivoluzione" di Ken
Knabb, antologo american del movimento situazionista. Gli
evenementi della prima giornata sono stati seguiti da circa
60 persone.

La sera del 7 novembre, un gruppo anonimo di antifascisti
anarchici ha attaccato la sede centrale del partito
Nazional-Bolscevico a Luzhniki - in quale altro modo si
doveva festeggiare il compleano di Nestor Ivanovich se non
picchiando i bolscevichi! Questa feccia rosso-marrone che si
trovava nella sede ne ha avuto di calci e cazzotte, buttati
giù prima che si potesse dire "unità della sinistra".
Purtroppo la ritirata non è andata come doveva e un compagno
è stato preso dai fascisti, riportato alla sede centrale e
pestato mentre gli altri nazbol cercavano di fargli parlare.
Ma noi ritorneremo!

La seconda giornata della festa, l'8 novembre, ha visto un
corteo illegale lungo la via Arbat, una strada commerciale e
una delle attrazioni turistiche più rinomate di Mosca,
solitamente piena zeppa di poliziotti.

Era una manifestazione "Reclaim the Streets". Ecco alcune
brani del comunicato stampa:

"... Arbat, come una gran parte del centro di Mosca, è stato
trasformato da un popolare luogo di incontro in una zona di
ristoranti e negozi borghesi costosi. I locali qui sono
chiusi a tutti coloro che non fanno parte dell'élite: c'è chi
filtra i "non-desiderati" alla porta, con altri non ci si può
fare altro che guardare i prezzi altissimi dalle vetrine..."

"La nostra città non è più nostra, è divisa in zone chiuse,
un arcipelago ghetto. Coloro che hanno da perdere si separano
dagli altri con recinti, guardie giurate e sorveglianza
elettronica. Le piazzette sono chiuse ai trasgressori,
compaiono recinti intorno ai luoghi di prestigio, le aree
verdi sono trasformate in parcheggi e centri commerciali. Se
non hai soldi, non servi a nessuno..."

"Ma noi non vogliamo avere un aspetto "rispettabile", non
vogliamo passare le nostre giornate guadagnando i soldi per
poterci permettere di essere, una volta alla settimana, esser
umani al centro di questa esistenza commercializzata.
Vogliamo vivere ogni giorno, in modo creativa, in una città
che ci ama. Vogliamo scrivere sui muri, cantare e incontrarci
in gruppi 'di più di 3 persone'..."

La logistica dell'operazione degli anarchici ha ingannato la
polizia. C'erano 5 diversi punti di incontro, pubblicati
anche apertamente, e in più uno conosciuto solo a noi. In
pochissimi minuti sono arrivati una sessantina di persone
all'inizio di via Arbat e il corteo è inziato subito.

I manifestanti hanno issato la bandiera dei Guardiani
dell'Arcobaleno, uno striscione lungo 6 metri con scritto
"Morte allo Stato e al Capitale", ed altri che dicevano
"Guardiani dell'Arcobaleno" e "Contro il potere e il
capitale". E' passato lungo la strada verso Smolenskaia e i
manifestanti gridavano "Cacciamo i generali!", "La Russia
senza i fascisti, Mosca senza i Barkasciovisti!", "Abbassa il
FSB!", "Non vogliamo pagare le tasse comunali con i nostri
stipendi di merda!", "Niente giustizia, niente pace, polizia
vaffanculo!", "FSB vergogna!" "Il nostro nemico non sta in
Cecenia, il nostro nemico sta nel Cremlino!", "Alziamo la
bandiera nera, lo Stato è il nostro nemico principale!".

La manifestazione ha raggiunto la fine di Arbat dopo 30
minuti e ha girato a destra verso la Piazza Smolensk,
dopodicché è stato deciso di disperdersi per evitare gli
arresti. Purtroppo alcuni sono stati troppo lenti e 9 sono
stati arrestati e anche il gruppo di sostegno legale (ossia
una persona!) è stato arrestato mentre monitorava gli
arresti! Gli arrestati sono stati minacciati e sgridati al
centrale, ma lasciati liberi il giorno stesso ad eccezione di
un compagno di Volgograd che ha solo 15 anni. Il regolamento
vorrebbe che questo venisse trattenuto al carcere giovanile
in attesa di essere riportato nella sua città natale (dove
non ha più parenti). Un picchetto di solidarietà ha aspettato
il rilascio degli altri compagni - l'ultimo è stato
rilasciato poco dopo mezzanotte, ma fortunatamente gli sbirri
hanno liberato il minorenne il lunedì successivo, cioè dopo 2
giorni, forse per via della pressione da fuori.

Il programma di domenica consisteva in un dibattito
sull'autorganizzazione che faceva parte della serie di
dibattiti settimanali "Bespartshkola" degli anarchici
muscoviti. Forse grazie alle sforze dei giorni precedenti, la
presenza a questo dibattito non era altissima.

(da un resoconto di Olga Miryasova e Ukrop)


MURMANSK

Già all'inizio dell'azione, la polizia ha confiscato un
cartello con scritto "Voglio vivere" (che però aveva le
lettere H, U e I - "cazzo" - colorate). Tra 15 e 20 anarchici
hanno sfilato dietro lo spezzone del PCFR. I "comunisti"
hanno minacciato gli anarchici con l'arresto se non mettevano
via i cartelloni con lo scritto "Lenin era lo zio di Putin".
Malgrado il fatto che i media hanno ignorato le proteste,
c'erano tanti telecamere, ma erano quelli degli sbirri e
dell'FSB. Durante il corteo gli anarchici gridavano "Il PCFR
è merda!" ed altri slogans. Quando quelli del Komsomol
gridavano "Lenin, Partito, Komsomol", gli anarchici hanno
risposto con un bel "Vaffanculo!". Gli anarchici portavano
due bandiere arancione con a-cerchiate, una bandiera nera con
il gatto selvatico rosso. L'unico cartello non censurato
diceva "Vogliamo un livello più alto di noia", ma per qualche
motivo questo dava un sacco di fastidio al PCFR. Durante il
comizio gli anarchici hano venduto "Avtonom" e altre riviste.
Quando 3 anarchici stavano allontanandosi dalla
manifestazione, gli sbirri li hanno acchiappato, hanno
confiscato una bandiera e hanno notato i loro estremi.
Fortunatamente non avevano la macchina vicina, così gli
anarchici sono potuti evitare l'arresto.

(da un resocontro di Azione Autonoma Murmansk)

[traduzione di nmcn/ainfos]




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