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(it) collettivo monzese

From worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date Mon, 14 Jul 2003 13:29:50 +0200 (CEST)


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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
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Da: mb's <palude@libero.it>

Il collettivo monzese ha occupato l'area dell' ex macello stamattina.
Chiunque voglia solidarizzare vada a trovarli (versante carcere, non dove
fanno concerti) lì oggi.
Saluda

M

[segue documento del Collettivo Monzese sul Centro Sociale - ndr]


Siamo favorevoli alla creazione di un Centro Sociale a Monza

Monza, la terza città della Lombardia, è il cuore della Brianza: una
terra ricca ed economicamente sviluppata, che tuttavia vive una forte
crisi culturale e sociale, soprattutto a livello giovanile.

Negli anni passati tutto ciò che non rispondeva ad interessi economici
spesso non veniva neppure preso in considerazione dagli amministratori
pubblici. Questi ultimi non hanno ritenuto necessario né redditizio
favorire la crescita di nuclei di discussione, di formazione individuale
e di dibattito, pratiche considerate del tutto improduttive. Nella
prospettiva di un guadagno è sempre stato più conveniente, comodo e
sicuro costruire un parcheggio, un cinema, un pub o un locale di svago
puro e semplice, che garantisse buone entrate: un atteggiamento che ha
causato un impoverirsi delle coscienze cittadine.

A livello giovanile, le conseguenze di questo procedere sono l'evidente
disinteresse per le tematiche di attualità, l'assenza di voci esterne al
coro unanime dei media, la convinzione, o meglio, l'illusione che tutto
ciò che accada al di fuori delle proprie certezze economiche non ci
possa riguardare minimamente.

Questa situazione è da considerarsi assai pericolosa.

Ed è proprio in considerazione di queste riflessioni che riteniamo la
mancanza di un Centro Sociale un difetto, apparentemente da poco o privo
di importanza, meritevole invece di venire considerato con attenzione,
perché specchio di una situazione sociale per molti aspetti preoccupante.

Ne è prova l'allontanamento dalla politica (intesa nella più vasta
accezione del termine) che sta creando i presupposti per la graduale
diffusione di passioni socialmente negative, dettate da ignoranza e
diffidenza per ciò che sta cambiando all'interno della società civile.

Monza paga il prezzo della propria prosperità economica, che è diventata
valore collettivo di primaria considerazione ed esclusivamente per essa
appare lecito lavorare, muoversi ed impegnarsi. Non esiste un luogo dove
organizzare, ad esempio, un concerto al chiuso senza dover far fronte a
spese impensabili per un associazione no-profit. Non c'è la possibilità
di organizzare mostre, esposizioni di lavori artistici di nostra
fattura, senza incorrere in interminabili procedure burocratiche,
ostacolo concreto alla libertà di espressione. Non c'è un posto dove uno
studente pressoché nullatenente possa trascorrere i pomeriggi e la
serate di pioggia senza spendere decine di euro, dove i prezzi delle
consumazioni siano accessibili a tutti, dove non sia necessario pagare
per stare semplicemente insieme ad altre persone. Non esiste un centro
di aggregazione socio-culturale aperto a chiunque, dove si coltivi la
cultura del confronto e del dibattito, senza risultare inevitabilmente
diretti ed incamerati dall'ideologia ivi dominante (come oratori o spazi
di partiti politici), dove si possa manifestare in maniera del tutto
indipendente la propria libertà di pensiero e di dissenso, principi
fondamentali della democrazia, senza escludere l'apertura a generazioni
diverse dalla nostra.

Non esiste un punto di riferimento per persone i cui i valori dominanti
non siano dettati dal guadagno e dallo sfruttamento.

Per questo siamo favorevoli alla creazione di un Centro Sociale
Autogestito a Monza, in quanto riteniamo che questa sia l'esigenza di
una importante fetta dei giovani di questa città.

Il Collettivo Monzese nel settembre del 2002 si è costituito come
associazione, legalmente iscritta ai registri comunali, ed ha chiesto
alle istituzioni di soddisfare questa esigenza. Per oltre un anno il
Collettivo Monzese ha organizzato gratuitamente iniziative itineranti
come concerti di gruppi musicali giovanili, mostre di pittori e scultori
della nostra città, conferenze, iniziative culturali organizzate con
personalità del nostro territorio: tutti esempi di contenuti con cui
riempire un Centro Sociale.

Inoltre il Collettivo Monzese ha collaborato con molte, differenti
realtà associative della zona, promuovendo percorsi aggregativi
originali, e raggiungendo risultati notevoli a Monza (come ad esempio,
la manifestazione per la pace del 15 febbraio 2003).

Per questi motivi il Collettivo Monzese sente di incarnare questa
esigenza, e di poter gestire un Centro Sociale Autonomo ed Autogestito a
Monza. Per la realizzazione di questo progetto è indispensabile un
dialogo con le istituzioni comunali, così come è necessario non
disperdere la forte esperienza aggregativa realizzata durante l'ultimo
anno di lavoro.

Siamo convinti che questo problema si presenti ogni giorno con maggior
forza, e la sua risoluzione si impone a breve termine: pena, il riflusso
di questa onda di consapevolezza e propositività che sta trascinando i
giovani di Monza verso l'esperienza di un Centro Sociale autonomo ed
autogestito.

Non vogliamo che un'esperienza del genere, nuova per la comunità
monzese, venga ostracizzata o criminalizzata.

Dopo anni di impoverimento sociale e culturale, Monza necessita di un
forte segnale di cambiamento. Ed il motore di questo nuovo corso sta
arrivando autonomamente, dal basso, dai giovani. Quale auspicio migliore?




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