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(it) 12/7 Rovereto - Presidio contro ogni fascismo contro ogni razzismo

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Date Tue, 8 Jul 2003 19:40:10 +0200 (CEST)


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Da: "anarcotico.net" <info@anarcotico.net>

CONTRO OGNI FASCISMO
CONTRO OGNI RAZZISMO

Sabato 5 luglio, AN organizza a Rovereto un gazebo per invocare la
repressione degli anarchici; questo dopo i ripetuti sgomberi delle
occupazioni avvenute in città. I compagni che scendono in piazza per
protesta si trovano di fronte più di trenta fascisti, per lo più venuti
da fuori: saluti romani, celtiche, bastoni e "boia chi molla" è lo
spettacolo che ne segue e che da anni non si vedeva a Rovereto. I
compagni rimangono in piazza a manifestare la loro opposizione e poi
partono in un piccolo corteo.

Lunedì 7 luglio, un gruppo di anarchici volantina in città sulla
questione della casa e degli spazi sociali, contro gli sgomberi e contro
la
speculazione immobiliare. A un certo punto passa il capogruppo di AN
Pappolla. Un compagno (uno e non sette, come vergognosamente affermano
costui e i giornali) lo avvicina insultandolo per i nazisti veronesi che
il suo partito ha chiamato sabato. Pappolla alza per primo le mani, e
riceve un pugno in faccia. Tutto qui. Altro che sette contro uno e
pestaggi a terra!

Questi i fatti, completamente falsificati dai media. Il coro politico di
condanna è unanime, da AN a Rifondazione "comunista". Gli squadristi
diventano.gli anarchici. Non uno che dica qualcosa sul presidio fascista
di sabato. Tutti condannano la "violenza". Ma quale?
Non è violenza pretendere, come ha fatto qualche mese fa Pappolla, che il
centro storico venga chiuso la sera agli immigrati (il che significa: con
i manganelli della polizia)? Non è violenza rinchiudere gli immigrati nei
lager per il semplice fatto che non hanno i documenti? Non è violenza
quella dei rastrellamenti, delle retate che la legge Bossi-Fini ha
rafforzato ed esteso?
Il fascista Pappolla ha avuto un piccolo assaggio di quello che
quotidianamente, tra gli applausi del suo partito, gli immigrati
subiscono in tutte le questure e le caserme d'Italia.
La violenza fascista usa sia la legalità, sia lo squadrismo. Da un lato
invoca la galera, dall'altro minaccia di inviare i picchiatori (il
consigliere provinciale di AN Plotegher dichiara: "Andremo a cercarli uno
per uno"). In altre città le carogne fasciste hanno già ammazzato un
compagno. Di fronte agli attacchi padronali alle condizioni generali di
vita (salari, sanità, pensioni, ecc.), la violenza del potere si fa
sempre più esplicita. Non si può più mascherare: si tratta di combatterla
o di subirla. Per ascoltare qualcosa su ciò che accade in città che non
sia falsificato dai giornali. Per dire "no pasaran" ai fascisti e ai
razzisti, vi invitiamo a un

PRESIDIO A ROVERETO, IN LARGO POSTA
SABATO 12 LUGLIO a partire dalle ORE 18,00.

Ci saranno degli interventi e poi microfono libero in piazza. Il vero
confronto non passa attraverso i giornali.

alcuni anarchici




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