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(it) FdCA: Con i lavoratori autoferrotramvieri - diritto di

From worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date Wed, 17 Dec 2003 15:07:39 +0100 (CET)


sciopero, sempre e per tutti!
Sender: worker-a-infos-it@ainfos.ca
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CON I LAVORATORI AUTOFERROTRAMVIERI
DIRITTO DI SCIOPERO, SEMPRE E PER TUTTI!

"Limitare il diritto di sciopero è opera vana: sempre si è tentato di
limitare questo diritto e i lavoratori non hanno mai obbedito a nessuna
limitazione o l'hanno subita in taluni casi quando non ne potevano fare a
meno. Ma appena hanno potuto sottrarsi a quella obbedienza hanno
scioperato lo stesso. Il solo risultato concreto che si avrebbe
limitando con una legge il diritto di sciopero è quello di rendere
politici tutti gli scioperi, perché i lavoratori in lotta si
contrapporrebbero non soltanto al padrone, ma anche al governo e allo
Stato!" (Giuseppe Di Vittorio, 1949)

Infatti, l'ottavo sciopero dei lavoratori autoferrotramvieri per far
applicare la parte salariale di un contratto già firmato non è stato solo
uno sciopero economico. E' stato anche uno sciopero politico, soprattutto
in quelle forme e situazioni in cui sono state apertamente sfidati i
provvedimenti di restrizione del diritto di sciopero e di precettazione,
messi in atto dalle autorità governative in ottemperanza della famigerata
legge antisciopero 146/1990 e della successiva legge 83/2000. E occorre
sempre ricordare che queste leggi sono state volute dalle segreterie
nazionali di Cgil-Cisl-Uil.

Dopo 7 scioperi, pazienti e regolamentati, senza ottenere nulla; dopo la
scelta coraggiosa e difficile degli autoferrotramvieri di Milano di
scioperare l'1 dicembre scorso oltre e senza il preavviso canonico, tutto
il settore è stato scosso da un sussulto di solidarietà
reciproca, confermato dalle adesioni massicce allo sciopero del 15
dicembre e dalle forme di astensione dal lavoro messe in atto in
diverse città.

Di fronte ai processi di privatizzazione nel settore del trasporti che
prevedono tagli del personale e delle retribuzioni, di fronte al
mancato rispetto degli accordi sottoscritti ed al temporeggiare delle
dirigenze sindacali confederali, i lavoratori non potevano che
riprendere nelle loro mani la gestione della lotta, auto-organizzarsi e
trasformare scioperi al limite dell'esasperazione in una autentica prova
di autonomia a difesa dei propri interessi materiali,
divincolandosi da quella camicia di forza fatta di norme antisciopero e
di codici sindacali di autoregolamentazione.

Se la battaglia salariale resta dura e difficile in tante categorie, lo
sciopero nei trasporti urbani ha dimostrato che va riaperta anche la
questione della totale inesigibilità ed intangibilità del diritto di
sciopero, soprattutto in un mondo del lavoro non più addomesticato dalla
concertazione, in cui la contrattazione torna a farsi in base ai rapporti
di forza.

E se salario e diritti, lotta salariale e diritto di sciopero sono legati
strettamente, occorre riaprire la battaglia per il reddito e per la
redistribuzione delle ricchezze, occorre riaprire gli spazi perché
l'autonomia di lotta e di organizzazione dei lavoratori torni a
svilupparsi in tutte le forme antiburocratiche e di democrazia
sindacale di base, nei luoghi di lavoro e nel territorio.

Sarà necessaria la maggiore solidarietà possibile, perché occorrerà
respingere i più biechi tentativi di criminalizzazione che vorrebbero
ridurre qualsiasi espressione di auto-organizzazione a reato contro
l'ordine costituito e la "sicurezza del paese". Sarà necessaria la
maggiore mobilitazione di massa possibile perché la repressione non
colpisca i lavoratori in lotta. Sarà necessario l'impegno delle forze
sociali e politiche antiburocratiche ed antiautoritarie perché il
disagio e l'esasperazione diventino progetto libertario di lotta e di
autonomia.

SPRECETTIAMO LE LOTTE !

LIBERTA' DI SCIOPERO SEMPRE E PER TUTTI !


FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI
commissione sindacale nazionale

htp://www.fdca.it
fdca@fdca.it




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