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(it) Austria: Notizie sullo sgombero del centro sociale EKH (fr,en)

From worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date Thu, 4 Dec 2003 11:23:30 +0100 (CET)


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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
________________________________________________

Da: SuZQ <suzq-A-riseup.net>

Qui c'è la traduzione di un articolo pubblicato su Indymedia Paris che
parla di rappresentanti di partiti comunisti che danno ordine di
sgomberare squat e centri sociali.
http://paris.indymedia.org/article_theme.php?id_article=10139&id_mot=24
copiate, traducete, ripostate, inoltrate liberamente...
La risposta di Walter Baier è stata filmata da Indymedia Germany and
Indymedia UK, ma il filmato non è ancora visibile on line.
I partiti comunisti di tutta Europa hanno una lunga storia di sgomberi
effettuati a danni di posti occupati; nel 1985 il sindaco comunista di
Montreuil, in Francia, ha ordinato lo sgombero di una fabbrica utilizzata
per concerti: in quel caso più di un centinaio di persone sono state
arrestate e picchiate nel corso di una massiccia campagna contro giovani
occupanti e punks. Giusto per rendere l'idea del contesto....

**************************************************************

Partiti Comunisti d'Europa vs. Occupazioni

Quando il partito comunista ordina gli sgomberi: azione in supporto della
Ernst Kirchweger House, l'unico grande centro sociale di Vienna, e dello
squat "La Charade", a St.-Martin d'Hères, durante il Forum Sociale
Europeo.

Sabato 15 Novembre, nella "Citta delle Arti e delle Scienze" a Porte de
la Villette, Parigi, Walter Baier, segretario del Partito Comunista
Austriaco (KPÖ), rappresentante del Social Forum Austriaco e direttore
del giornale "Volkstimme", è stato chiamato a parlare in un seminario su
"Media e Guerra". Il seminario era stato organizzato dal quotidiano
francese di area comunista "Humanité". Circa 400 i partecipanti. Dopo
un'ora di discorsi ufficiali di giornalisti e politici, sul tema generale
della necessità di creare strutture mediatiche alternative, in modo da
poter alimentare movimenti contrari alla guerra, e reagire alla
propaganda dei media mainstream e delle strutture di potere, è venuto il
turno di Walter Baier.

Ma prima di poter aprire bocca, una persona del pubblico si è alzata e ha
denunciato quanto schifosamente ipocrita sia stato invitare Walter Baier
a parlare di creazione di media dal basso e di movimenti anti-guerra,
mentre egli stesso si prepara a sgomberare la Ernst Kirchweger Haus
(EKH), un centro sociale occupato da 14 anni che ha ospitato e promosso
diversi progetti di media alternativi, un punto d'accoglienza per
rifugiati, progetti politici per la libertà di movimento e contro le
politiche razziste di stato, attività contro il militarismo e la guerra,
un teatro autonomo, e molti altri progetti politici e culturali, per
attuare una mera speculazione edilizia attraverso lo sgombero. Walter
Baier e il KPÖ avevano infatti deciso poco più di una settimana prima
dell'incontro all'ESF di vendere gli stabili che ospitano la EKH,
decretando senza dubbio (alla luce del contesto politico austriaco,
estremamente repressivo) la fine del centro sociale (vedi testo sotto per
i dettagli). L'intervento si è poi concluso con una critica di stampo più
generale su come questi viscidi politici si siano serviti del dissenso
sociale, corteggiandolo e approfittandosi di esso, nonostante loro stessi
stiano cercando di far piazza pulita di tutto cio che non si inserisce
nelle loro strutture gerarchiche riformiste e
istituzionali. Il compagno che ha fatto la rivendicazione in pubblico ha
poi chiesto al resto dei presenti di reagire a questa logica strappando
il proprio pass per l'accesso al seminario dell'ESF come forma di
protesta.

Dopo questo intervento in francese, che ha lasciato Baier e il pubblico
senza parole, una seconda persona dal pubblico si è avvicinata a Baier e
gli ha spiegato in inglese quello che stava succedendo. Infine, una terza
persona è corsa verso il palco, ha preso il microfono e ha gridato in
tedesco "Herr Baier, Wer verkaufen will, ist schön verkauft! Warum
rauswerfen sie die Infoladen X, Volxbibliothek, Archiv der sozialen
Bewegungen, Queerbeisl, unzumutbar, Frauenschreibwerkstatt, Zeitung
tatblatt, Zeitung Voice of Vienna, Zeitung rapiditè, Siebdruckwerkstatt,
Metall und Fahrrradwerkstatt, Tonstudio, Proberume für Bands, Filmgruppe
Kinoki, Konzertsaal, Bühne des Volxtheater Favoriten, Rume der ATGF, des
Dachverbandes der jugoslawischen Vereine in Wien, des Vereins fr
Gegenkultur -- wir sind alle gegenkultur! --, Zwei Stockwerke autonomer
Wohnbereich, und ein Stockwerk Fluchtlingsnotquartiere des
Flughafensozialdienstes? Herr Baier, warum rauswerfen sie das?" Questo
intervento è stato interrotto da diversi applausi di sostegno da parte
del pubblico, che per la maggior parte sembrava interessato a capire di
più e ad avere una copia del volantino in tre lingue che veniva passato
di mano in mano tra la gente del seminario.

Alla fine Walter Baier, mortificato, ha cercato di giustificare la
decisione di vendere la EKH, spiegando che gli scortesi autonomen non
avevano chiesto il permesso prima di occupare la sede del Partito
Comunista (che a quanto pare era rimasta vuota per lungo tempo ed è stata
poi occupata, legalmente, con un contratto, per 14 anni) e che il KPÖ
aveva problemi economici ed aveva la necessità di rimpinguare le casse
con qualche entrata. La sua risposta è stata ripresa per intero da
giornalisti di Indymedia UK e Indymedia Germania presenti in sala.
Cercando di apparire conciliante con il pubblico, Walter Baier ha poi
dichiarato che il KPÖ avrebbe cercato una soluzione ragionevole per tutte
le parti coinvolte. Cercando di dare una ripulita al volo alla sua
immagine ha poi ricordato che il KPÖ ha dato il suo appoggio al
Publixtheatre Caravan, il gruppo di teatranti di strada austriaci che era
stato incarcerato per un mese nelll'estate 2001 dopo i fatti di Genova, a
conclusione del loro noborder tour per l'Europa. Ma il recente passato ha
dimostrato che Walter Baier non è credibile e che altre azioni sono
necessarie per spingere il KPÖ a salvare la EKH. Il pubblico ha risposto
con un applauso discreto, durante il quale una persona ha potuto scandire
chiaramente lo slogan "Keine finanzielle sicherheit ohne
wohnsicherheit! Le logement n'est pas une marchandise! The EKH is not for
sale!"

Poco dopo il discorso di Baier, un'altra persona in mezzo al pubblico si
è alzata per richiamare il Partito Comunista Francese, organizzatore del
seminario, e per chiedere spiegazioni sullo sgombero dello squat "La
Charade", che ha ospitato diverse attivita politico-culturali, in
particolare attivita antirazziste, a Saint-Martin d'Hères, periferia di
Grenoble. In questo squat c'era una biblioteca pubblica, un infoshop, uno
spazio per dibattiti, film, attività di un gruppo femminista e spazio per
azioni politiche varie. E' stato sgomberato lo scorso giugno dal sindaco
del PCF di St-Martin d'Hère, anche se il comune, proprietario dello
stabile, non aveva proposto nessun uso particolare per quell'edificio.

Dopo la chiusura del seminario, la terza persona che era intervenuto
contro la partecipazione di Walter Baier, è sceso per parlare
personalmente con Baier, ma non c'è riuscita perchè il politico si è
eclissato tranquillamente attraverso un'uscita secondaria.

Durante l'ESF, la rete NO VOX ha occupato uno stabile a Parigi, per poi
organizzarlo come un forum aperto ai differenti movimenti presenti
durante l'avvenimento. Parigi stessa, una citta con una lunga e
orgogliosa storia di squat portati avanti da vari artisti, che sono
diventati importanti centri culturali, sta a sua volta adottando la
stessa metodologia di azione nei confronti dei posti occupati che sta
prendendo piede in tutta Europa: gli squat con connotazioni politiche
vengono sempre più spesso sgomberati, sia pacificamente che
violentemente. Per un report completo sull'esperienza dello squat NO VOX,
potete vedere
http://paris.indymedia.org/article_theme.php?id_article=9844&id_mot=24

Di seguito c'è la traduzione del volantino distribuito tra i partecipanti
del seminario.

Walter Baier, segretario del KPÖ (Partito comunista austriaco) e delegato
dell'Austrian Social Forum parteciperà al Forum Sociale Europeo dal 12 al
15 novembre 2003 a Parigi. In seguito ad una decisione presa questa
settimana dal KPÖ , il KPÖ vuole mettere in vendita lo stabile che ospita
la Ernst Kirchweger Haus (EKH), l'unico centro sociale in Austria. Questa
speculazione sarebbe la fine del EKH. Il centro sociale è stato occupato
nel 1990 e gli abitanti del centro sociale hanno fatto un contratto con
il KPÖ per occupare legalmente l'edificio. In un primo dialogo informale
del 4 novembre tra Baier e gli abitanti della EKH, Baier ha puntualizzato
che la vendita della casa era solo una delle opzioni al vaglio, e lungi
dall'essere già stata decisa. Il KPÖ sta abbandonando molti gruppi
politici di sinistra alla mercè della speculazione edilizia. Un eventuale
sgombero avrebbe ripercussioni su più di 27 gruppi, che portano avanti
diverse attività, dall'antifascismo all'antisessismo, all'antirazzismo,
alla promozione controculturale, alla musica, al lavoro sui migranti e al
supporto per i clandestini, a forme di vita comunitaria, biblioteche
libere, una compagnia teatrale, un archivio per la documentazione sui
movimenti sociali, un infoshop, e molto altro. Organizzazioni e attività
interne al EKH: Infoshop X, Biblioteca Popolare, Archivio dei Movimenti
Sociali, Queerbeisl, Il Gruppo degli Irragionevoli, il Workshop di
Scrittura Femminile, la rivista Tatblatt, il giornale Voice of Vienna, il
giornale Rapiditè, un workshop sulla stampa, un workshop su bici e lavori
con metalli, uno studio di registrazione audio, uno studio per il suono,
la sala cinema Kinoki, una sala concerti, il Publixtheatre of Favoriten,
ATGF, un'organizzazione che raccoglie tutte le associazioni di Yugoslavi
a Vienna, l'Associazione per le ControCulture, due piani abitati, un
servizio di accoglienza per rifugiati segnalato anche dai servizi sociali
all'aeroporto.

contatti EKH: ekhaus@angelfire.com

Ernst Kirchweger house (EKH) è l'unico centro sociale autonomo in Austria
e il centro per antonomasia delle attivita anarchiche in Austria. Una
versione in francese di questo stesso articolo è disponibile qui:
http://www.ainfos.ca/fr/ainfos04195.html


traduzione di bune/ainfos




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