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(it) Sicilia Libertaria: operatori covid: ante grazie e arrivederci - Gli eroi van bene fin tanto che servono. (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Fri, 17 Mar 2023 13:22:28 +0200
Lascia sempre sbigottiti la velocità con cui vengon dimenticati i fatti sociali,
come in questo mondo, così ottusamente fluido e frenetico, ogni cosa venga
risemantizzata, e si perda ogni certezza di stabilità, e più nulla abbia
significato. Ma questa frenesia informe è ancora più odiosa quano investe
direttamente il destino e le sorti di esseri umani, di lavoratori, che si vedono
travolti da quest'onda di insensatezza e spesso non hanno nemmeno le armi per
reagire. La riscrittura delle parole è un trucco vecchio del potere, e certamente
non viene mai lesinato il suo utilizzo. Ricordate la parola "eroi"? Ricordate
quando, nell'isteria collettiva e generale della grande pandemia, non si faceva
altro che parlare degli eroi? Questi eroi, però, non sono certo gli eroi della
grande epica cavalleresca, né gli eroi di guerra, questi eroi, decisamente più
quotidiani, sono lavoratori. Lavoratori che hanno letteralmente fatto sì che la
nave non affondasse nel mare in tempesta, stipato negli hub vaccinali anche per
dieci, dodici, diciotto ore al giorno, a volte senza nemmeno una pausa pranzo.
Lavoratori che sono stati sfruttati in ogni modo, senza nessuna tutela, senza
nessun riguardo. Perché non c'erano solo gli "angeli in camice" a portare il
fardello del disastro, c'eravamo pure noi. I tecnici, gli amministrativi, senza i
quali gli hub vaccinali non potevano funzionare, senza i quali non era possibile
nemmeno registrare i dati (impressionanti, a ripensarci) della campagna
vaccinale, senza i quali gli "angeli in camice" non avrebbero nemmeno potuto
lavorare. Con il finire della pandemia le Aziende Sanitarie (fa specie chiamare
Azienda un'istituzione che dovrebbe occuparsi soltanto della salute del
cittadino, ma tant'è...) hanno ri-collocato tutte queste persone all'interno
delle loro strutture amminsitrative, andando nei fatti a coprire imperdonabili
mancanze e disservizi, e non ho tema di dire che, dopo quasi un anno, il nostro
lavoro è diventato indispensabile. Eppure guardiamo i fatti: siamo stati
inquadrati con la più odiosa delle modalità, con la Partita IVA, come libero
professionisti (il che, ovviamente, non corrisponde alla realtà della nostra
modalità di lavoro), o con ridicoli contratti Co.co.co. Siamo quindi privati di
tutte le tutele del lavoro dipendente: non abbiamo diritto alla malattia (e
ovviamente tutti, o quasi, ci siamo ammalati di COVID, e per assurdo nessuno di
noi - che eravamo "in trincea contro il virus" (sic!) - veniva pagato nei giorni
in cui era costretto a restare a casa), non abbiamo diritto a ferie e riposo (e
si è lavorato per due anni così, senza nemmeno un giorno di ferie, se non qualche
giorno di riposo non pagato) e, visto che adesso non siamo più eroi ma siamo
diventati un peso e si sta tentando in tutti i modi di buttarci fuori, non
abbiamo nemmeno diritto a tutele e ammortizzatori sociali. Detto in altre parole,
chi si è visto si è visto, e scordatevi la disoccpuazione. La classe politica non
ha fatto altro che prenerci in giro (e c'erano dubbi?), da bravi sofisti
ammaliatori altro non hanno fatto che tessere parole su parole, dimenticandosi
addirittura di votare le leggi che avrebbero potuto consentirci di poter
continuare a lavorare, leggi che loro stessi avevano proposto e ci avevano
assicurato sarebbero state votate. E così si va avanti a proroghe e proroghine,
con una progressiva riduzione dell'orario di lavoro. E in certe province si è già
cominciato a lasciare personale fuori dalla porta, con comunicazioni arrivate
durante la notte di capodanno o, di recente, con semplici delibere. I politici
continuano a ripetere che è colpa del nostro inquadramento contrattuale, della
nostra modalità di selezione (siamo stati selezionati con un click day), colpa
del fatto che non ci sono i soldi, colpa sempre di altro. Ma chi è che ha
permesso quest'inquadramento? Chi ha permesso questa modalità di selezione? Chi,
se non loro, è artefice di quest scempio? Noi lavoratori stiamo soltanto
assistendo passivamente alla distruzione della nostra dignità. Perché non è
possibile che quando servivamo, nel pieno della pandemia, venivamo contattati
anche nel pieno della notte, a qualsiasi ora, pur di combattere il virus, che è
un altro modo per dire che siamo stati i pilastri di una sanità malfunzionante e
malferma, dilaniata e distrutta da anni di tagli e riduzione di fondi e
personale, dove i soldi non ci sono mai se non per chi ci deve mangiar sopra,
dove non si contano gli scandali e la corruzione. Questi soldi, però, per i
lavoratori non ci sono. Lavoratori che adesso aspettano l'ennesima presa in giro,
in attesa di un contratto che scadrà, ancora una volta, il 28 febbraio.
Lavoratori che i politici (di ogni colore e schieramento) non hanno fatto altro
che blandire e illudere con le loro solite false promesse, per tenerci buoni, per
non farci scendere in piazza. E se qualcosa questa storia ci deve insegnare è di
non fidarsi mai della classe politica, di chi detiene il potere e che è incapace
di rivolgersi agli altri se non considerandoli come massa elettorale, di non
fidarsi mai di chi, da situazioni così, ha solo da guadagnarci, ma di fidarsi
invece solo di noi stessi e delle nostre capacità e di organizzare, preparare,
pianificare azioni di lotta e di rivendicazione senza aver paura di cosa
potrebbero "dire i politici", perché il loro mestiere è quello di prenderci in
giro (e per esercitarlo vengono pagati profumatamente), il nostro, invece, devono
pur lasciarcelo fare. E se non ce lo lasciano fare allora dovremmo cominciare a
pensarci da soli.
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