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(it) Italy, FDCA, Cantiere #28: Il sindacalismo negli Stati Uniti d'America: alcuni percorsi - Roberto Manfredini (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Sat, 5 Oct 2024 08:00:49 +0300


Allo stato attuale il sindacato negli Stati Uniti ha un'azione contrattuale esclusivamente su base aziendale, di stabilimento o di categoria di mestiere. E' possibile, in seguito alla richiesta al National Labor Relations Board, indire elezioni e, solo ottenendo la maggioranza assoluta, un sindacato diventa il rappresentante contrattuale di tutti i lavoratori di quella azienda, stabilimento o altra unità di contrattazione. Esiste un'altra possibilità che è l'iscrizione, previa verifica delle firme, della maggioranza dei lavoratori ad un sindacato. Inoltre si è anche diffusa la rappresentanza nei sindacati di settore, di dipendenti pubblici, privati, dei servizi, insegnanti e anche pensionati che rimangono iscritti al sindacato per controllare la gestione del fondo pensione. Esistono anche delle organizzazioni federali dei sindacati come le storiche AFL-CIO e dal 2005 la CtW (Change to Win), ma queste non hanno un ruolo contrattuale ma solo di rappresentanza e iniziativa politica.

Ma il ruolo del sindacato negli Stati Uniti non è una storia minore. Una iniziale svolta è stata la fondazione dei sindacati ebraici ad opera dei lavoratori anarchici di lingua yiddish emigrati tra il 1880 e il 1914, questi sindacati uniscono la tradizione religiosa ai movimenti libertari e la tradizione messianica si collega all'attività sindacale. La condizione di disperazione e isolamento vissuta nelle fabbriche e città occidentali si articola in una difesa ostinata della libertà e della dignità umana, che ricerca una autonomia delle masse senza il ricorso alla violenza.

Con la costituzione a Chicago nel 1883 di una Central Labour Union, si avvia la richiesta delle otto ore lavorative che sfocia il 4 Maggio 1886 nei tragici fatti di Haymarket Square a cui seguirà l'impiccagione, nel 1887, dei dirigenti operai Albert Parson, August Spies, George Engel e Adolph Fischer, risultati in seguito estranei. Nel 1888 si organizza la United Hebrew Trades, si avviano le lotte coi picchetti itineranti e le manifestazioni a sorpresa che saranno i metodi di azione del nuovo sindacato industriale l'Industrial Workers of the World (IWW). Nascono anche dei sindacati di mestiere come quello dei lavoratori dell'abbigliamento femminile, l'International Ladies Garment Workers Union (ILGWU) e, a sostegno delle lotte sindacali, inizia la pubblicazione nel 1890 del Fraye Arbeter Shtime (la Voce del Lavoratore Libero) che sarà pubblicato fino al 1977.

Nel 1912 gli IWW, guidati da Big Bill Haywood e Arturo Giovannitti, organizzano lo storico sciopero dei tessili di Lawrance (MA) "il Bread and Roses strike", a cui segue lo sciopero di Paterson (NJ); questa fase continua fino allo sciopero nelle miniere di Mesabi Range (MN) del 1916. Un movimento che si conclude con l'intervento federale e le espulsioni di massa nel 1919 degli attivisti a seguito delle azioni antibelliche dei dirigenti sindacali e politici come Emma Goldman e Alexander Berkman. Sul piano sindacale l'IWW subisce la repressione da parte della polizia federale e di agenzie private che ne determina il ridimensionamento operativo e la quasi eliminazione dal punto di vista organizzativo, riducendo la possibilità di una azione sindacale autonoma da parte dei lavoratori.

Ma dagli anni Trenta iniziano comunque dei processi di trasformazione in campo sindacale, specie a fronte di una trasformazione tecnica delle industrie che riduce le figure degli operai professionali a vantaggio di un numero crescente di operai specializzati, in particolare a seguito della crisi del '29 e del conseguente aumento della disoccupazione. La struttura organizzativa dell'AFL si rivela inadeguata. La forza lavoro non qualificata non aderisce al sindacato e ne riduce la base sociale. Nel 1938 si verifica una scissione all'interno del sindacato e si costituisce il Congress for Industrial Organization (CIO), a cui aderiranno la massa di operai non qualificati dell'industria. Il CIO raggiunge una forza e una dimensione notevole, organizzando mobilitazioni operaie che porteranno a una ampia sindacalizzazione nelle industrie del Nord Est. Anche sul piano politico avvengono dei cambiamenti, durante la presidenza di Franklin D. Roosvelt e le politiche di welfare del New Deal. Nel 1935 si approva il "Nationale Labor Relations Act" (Wagner Act). La legge riconosce ai lavoratori il diritto di costituire un sindacato "Labor Union" o aderire ad uno già esistente, garantendo il diritto di sciopero e la contrattazione collettiva . Sono vietati i "sindacati gialli" controllati dalle aziende e si crea un nuovo assetto delle relazioni tra imprese e lavoratori.

Altro aspetto del periodo è la creazione di racket per lo sfruttamento della manodopera e l'intromissione nelle vertenze sindacali di organizzazioni mafiose. Queste organizzazioni arrivarono a controllare interi sindacati come la "Teamster Union" (i camionisti), lo "IATSE" (lavoratori del cinema e teatro) e la stessa ILGWU. Il fenomeno ebbe un forte ridimensionamento nel novembre 1957 con l'arresto dei sindacalisti (tra i quali Jimmy Hoffa) al summit di Apalachin (NY) e nel 1963-65 con i lavori del subcomitato del Senato diretto da John McCellan.

Altro percorso che nasce dal sindacalismo è quello di Doroty Day (1897-1980) che dopo l'esperienza nell'I.W.W., fonda il Primo Maggio 1933, assieme a Peter Maurin, il Catholic Worker Movement (in contrasto con l'Association of Catholic Trade Unionist). Per distaccarsi dalle infiltrazioni mafiose, la Day collega l'azione diretta dei lavoratori americani alla redenzione cristiana dei singoli e ai contenuti evangelici del "discorso della montagna", basandosi sul "personalismo cristiano" di Mounier e Maritain.

Giornalista e attivista, la Day si forma sui testi di Tolstoj e Kropotkin, dal 1917 lavora nei quotidiani "The Masses" e "Call", nel 1918 diventa infermiera volontaria come momento del suo impegno pacifista e non violento.

La sua attività sindacale si basa sull'organizzazione di scioperi che coinvolgono i lavoratori neri del Sud, i braccianti del Midwest, gli operai tessili e i minatori. Particolare la sua attenzione agli operai minorenni e alle campagne contro l'antisemitismo. Arriva anche alla fondazione delle "Case di solidarietà", un movimento di sostegno ai nullatenenti che diventa una "liturgia" della comunità umana. Non rinunciando mai ad alle posizioni non violente, si avvicina negli anni Sessanta alla sinistra cattolica, subisce il controllo della sua azione da parte dell'FBI. Nel 1963 e nel 1965 organizza dei pellegrinaggi pacifisti a Roma. Un altro momento cruciale del sindacalismo americano viene vissuto nel secondo dopoguerra. Con la conclusione della alleanza antifascista a sostegno della produzione bellica, si passa in pochi anni all'antagonismo bipolare tra USA e URSS. Tra il 1945 e il 1946 si ha una ondata di scioperi a sostegno delle rivendicazioni salariali, il CIO ha aderito alla Federazione Sindacale Mondiale (FSM). Sul piano politico la risposta del Congresso si concretizza in leggi (Taft-Hartley del giugno 1947 e Mundt-Nixon del 1948). La prima abolisce molte garanzie del Wagner Act del 1935, l' LMRA proibisce ai lavoratori di utilizzare forme di sciopero non dichiarato dai sindacati come i "wildcat strikes" o pratiche di solidarietà durante gli scioperi in altre imprese come i "solidarity strikes". Il provvedimento riduce i poteri del National Labor Relations Board (NLRB) sulle violazioni delle leggi sul lavoro, sulle controversie nella contrattazione aziendale e sui contratti unilaterali da parte aziendale. Con il Taft-Hartley Act fu anche promossa, da parte dei singoli Stati, l'eliminazione delle "union security agreements", accordi che favorivano la creazione e l'adesione ai sindacati aziendali, provocando in questo modo la frammentazione del movimento sindacale.

La legge Mundt-Nixon del 1948, "Legge sul controllo delle attività sovversive", ha effetti pesanti anche sul piano sindacale. La politica economica post new-deal, dopo gli accordi di Bretton Woods, porta alla definizione di programmi (dottrina Truman) come il "Piano Marshall" che rompono la stabilità internazionale e saranno strumenti per la rottura col Cominform e per le scissioni nella FSM. Il CIO esce dalla FSM nel 1949 e si riunisce con la AFL da sempre su posizioni contrarie all'adesione. Tra i maggiori sostenitori di questa svolta sindacale ci sono David Dubinsky dell'ILGWU, Walter Reuther dell'United Automobile Workers (UAW) e Luigi Antonini dell'AFL; tra i dirigenti del CIO che cercarono di mantenere forme di legami internazionali vi è George Baldanzi. L'avvio dei comi

tati per le attività antiamericane apre alla fase del cosiddetto "mac- carthismo".

Nel 1950 al suo congresso il CIO espelle i dirigenti sindacali ritenuti comunisti, nel 1954 col "Communist Control Act" viene istituita la dichiarazione di anticomunismo per tutte le associazioni e lo scioglimento di quelle che non lo sottoscrivono. Per i funzionari sindacali è previsto il giuramento di non appartenenza a organizzazioni comuniste, ne seguirà una riduzione dell'attivismo di base e una maggiore disciplina nei rapporti di lavoro.

Nel 1970 durante la presidenza Nixon, viene approvato il RICO Act (Racketeer Influenced and Corrupt Organizations), che è utilizzato anche per sanzionare manifestazioni e scioperi da cui nascevano episodi violenti o conseguenze negative sul commercio tra gli stati. La norma nata per il controllo del crimine organizzato e delle associazioni non riconosciute fu utilizzata dalle Corti di giustizia anche per condannare leader di sindacati o partecipanti a manifestazioni e scioperi. Nonostante questa situazione, l'adesione ai sindacati cresce fino a raggiungere i venti milioni di iscritti nel 1979, favorita anche dall'impegno del sindacato nel sostegno all'integrazione e all'uguaglianza dei lavoratori afroamericani o immigrati. Con l'elezione alla presidenza di Ronald Reagan nel 1980 si modifica la politica economica, iniziano le grandi ristrutturazioni e una ondata di licenziamenti nelle grandi industrie. A questa situazione il sindacato non riesce a opporre resistenza, il suo potere contrattuale viene ridimensionato come pure il suo ruolo corporativo di controllo e il numero degli iscritti si riduce notevolmente.

BIBLIOGRAFIA:

-Furio Biagini, Nati altrove. Il movimento anarchico ebraico tra Mosca e New York, Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 1998;

-AA. VV. Lotte operaie negli Stati Uniti d'America, Pantarei, Milano, 2008;

-Federico Romero, Storia della guerra fredda, Einaudi, Torino, 2009;

-William D. Miller, Doroty Day e il Catholic Worker Movement, Jaca Book, Milano, 2017.

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