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(it) Italy, UCADI #186 - I palestinesi tra Gaza e Cisgiordania (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Sat, 3 Aug 2024 07:22:23 +0300
Non ci sono parole per descrivere la mattanza in atto ad opera
dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza la cui popolazione è
fortunata se "riesce" a morire a causa di un ordigno mortale, perché
tutto è causa di maggiore sofferenza, a cominciare dalle ferite
strazianti e non curate, dalla fame, dalla denutrizione, dagli
sconvolgimenti dell'animo umano per le perdite degli affetti e delle
persone care. Quanto sta avvenendo è di un orrore così evidente e grave
da coprire un genocidio più lento, ma costante e sistematico, che
parallelamente avviene nei territori della Cisgiordania occupata.
Ninna Nanna di Rafah
Dall'inizio delle operazioni militari Israele ha fatto di tutto per
oscurare quando avviene sulla Striscia, perseguitando ed espellendo la
stampa, quando non sparando sui giornalisti per dissuaderli dallo
svolgere il loro compito di informazione. Ne sono testimonianza la morte
di più di 100 di loro, accompagnata dal divieto di trasmissioni per Al
Jazeera, in modo che tutte le informazioni provenienti dalla Striscia
vengano filtrate dall'ufficio di propaganda dell'esercito israeliano.
Ciò malgrado le notizie filtrano le immagini di immani devastazioni si
diffondono perché è praticamente impossibile in una società dello
spettacolo,
dell'immagine sopprimere totalmente gli strumenti diffusissimi e
semplici da usare di registrazione e ripresa degli eventi.
Benché l'esperienza del Vietnam e della guerra irachena consigliassero
il mondo occidentale di nascondere la guerra ciò che avviene è noto e
non può che ferire in modo indelebile le coscienze di tutto il mondo,
alimentando un antisionismo che negli l'ignoranza delle persone spesso
si trasforma in antisemitismo, tacendo il fatto che se semiti sono gli
ebrei altrettanto lo sono i palestinesi.
Desta profondo orrore e sconcerto nei giusti del mondo il constatare che
ciò che il popolo ebraico ha subito da nazisti e fascisti e da tutti
coloro che hanno praticato l'antisemitismo militante, mettendo in atto i
pogrom delle popolazioni ebraiche, viene oggi riproposto ad opera
dell'esercito israeliano e a danno della popolazione palestinese.
Mentre i carri armati e blindati dell'esercito israeliano arano il
terreno della Striscia di Gaza, dopo aver distrutto le case con la
motivazione di voler neutralizzare la rete di tunnel realizzata da Hamas
una partita ben più importante per dare al problema palestinese una
soluzione confacente agli interessi dello Stato ebraico si svolga in
Cisgiordania.
Apartheid e pulizia etnica in Cisgiordania
In Cisgiordania oltre la Linea Verde del 1967 sono già più di 500 mila
gli insediamenti grandi è piccoli creati dai Settler (coloni).israeliani
sostenuti dal governo e protetti dall'esercito. Si tratta di immigrati
ebrei provenienti dagli Stati Uniti ma anche da paesi dell'est che si
insediano sulle terre palestinesi con una tecnica militare di pulizia
del territorio e successiva occupazione. Dopo aver creato un
insediamento sotto forma di accampamento costoro si dedicano a segare
gli ulivi e le piante da frutta dei palestinesi per impedire loro di
coltivare il terreno, insabbiano i pozzi e distruggono le condutture di
irrigazione, rendono inabitabile il terreno costringendo la popolazione
alla fuga per mancanza di possibilità e per il terrore sostentamento e
grazie al terrore di subire violenza senza alcuna possibilità di difesa.
Le strutture di assistenza alla popolazione di palestinese come quelle
sanitarie, quelle di assistenza e aiuto alimentare, e qualunque
infrastruttura necessaria alla vita vengono sistematicamente distrutte
mentre l'esercito provvede a confiscare terreni con la motivazione di
garantire l'ordine pubblico sul territorio. Con queste tecniche la
popolazione palestinese viene sempre più marginalizzata nei centri
abitati e nei campi profughi ridotti ad enclave, circondate da una
presenza ebraica ostile che non trascurò nessuna occasione per praticare
la violenza.
Nel mese di gennaio sono stati registrati 108 attacchi, nel mese di
febbraio 145 e nel mese di marzo 141, più di 250 palestinesi di
Cisgiordania hanno perso la vite in aprile e maggio, I morti si contano
a centinaia, ma non fanno notizia. La quota "dovuta " dell'informazione
sulla crisi palestinese è assorbita da Gaza, ma intanto la mappa della
Cisgiordania viene completamente ridisegnata al ritmo di circa 70-100
ettari di terreni coltivati e su proprietà di palestinesi "passati di
mano" o sequestrati dall'Idf con la motivazione di "evitare attriti ".
In ogni momento, centinaia di migliaia di abitanti dei villaggi
palestinesi subiscono aggressioni di ebrei in abiti religiosi, armati di
fucili o pistole, mazze o pietre, molotov o torce, e dotati di ogni cosa
utile per appiccare un incendio doloso. Migliaia gli ulivi, i mandorli,
tagliati con le seghe elettriche o icampi bruciati col kerosene così le
greggi dei pastori palestinesi non potranno più pascolare. Le condotte
di acqua vengono tagliate per assetare "gli arabi " e tutto ciò avviene
con la protezione del governo e dell'esercito, nell'indifferenza della
maggioranza degli israeliani. Itamar Ben-Gvire Bezaleh Smotrich -
ministri del governo - sostengono che la terra appartiene agli ebrei per
diritto divino.
I coloni armati con gli M-16 forniti dall'Idf, muniti di radio per
comunicare. Impongono posti di blocco all'uscita dei villaggi arabi;
molte strade sono state ostruite con blocchi di cemento e per i
palestinesi un piccolo spostamento diventa problematico, perché molte
strade sono ad essi precluse. Non è un caso che i sudafricani che queste
tecniche
hanno conosciuto sulla loro pelle abbiano denunciato il governo
israeliano davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja per
apartheid Sanno bene che alla lunga le continue vessazioni produrranno
il risultato desiderato: o "emigrazione volontaria" o espulsione di
massa "punitiva".
Molti in Israele considerano il ruolo di coloni come una missione voluta
da Dio e il movimento nazionalista ebraico, che ha potuto operare
impunemente per decenni si è oggi così rafforzato nel paese da
rappresentare una forza che è centrale nella società.
G.L.
https://www.ucadi.org/2024/06/30/i-palestinesi-tra-gaza-e-cisgiordania/
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(it) Italy, Sicilia Libertaria: Al di qua. Tra scisma, pedofilia, precari e caccia alle streghe (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
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(ca) Italy, UCADI #186 - Palestinos entre Gaza y Cisjordania (de, en, it, pt, tr)[Traducción automática]
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