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(it) France, OCL: Stop megabacini, dal 16 al 21 luglio (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Fri, 2 Aug 2024 09:20:09 +0300
16-21 luglio - Villaggio per la difesa dell'acqua ---- Nonostante le
mobilitazioni anti-bacino siano decuplicate, il governo persiste nel
farcela. Questa battaglia emblematica per l'acqua come bene comune e per
l'agricoltura contadina è ancora in palio. In questo mese di luglio,
mentre gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sulla parata fluviale
dei Giochi Olimpici di Parigi, si tratterà di unire le forze per vincere
la sfida più essenziale: trovare azioni collettive affinché l'acqua sia
finalmente protetti in questo paese e ovunque. Invitiamo quindi ancora
una volta a convergere attorno alla verde Venezia in via di estinzione
del Marais Poitevin, alle esaurite distese agricole del Poitou, ma anche
ai suoi molteplici punti di riferimento e alle terre ancora fertili.
Preparatevi a percorrere il fiume, in squadra, nei fiumi e negli
spartiacque.
Bacini a mezz'asta - I megabacini sono giganteschi crateri con una
superficie che può raggiungere i 18 ettari, ricoperti di plastica e
pieni di acqua pompata dalle falde acquifere. Sono l'ultima corsa a
capofitto di un modello agroindustriale che da troppo tempo degrada e
secca i nostri ambienti di vita. Sono pensati soprattutto per colture
che necessitano di un'irrigazione intensiva, a beneficio di una piccola
minoranza di agricoltori, e questo a discapito di forme virtuose di
stoccaggio e condivisione dell'acqua, a vantaggio di tutti i
coltivatori, della popolazione e della biodiversità.
L'estate scorsa lo scandaloso finanziamento delle padelle con denaro
pubblico al 70% è stato fortemente criticato anche dalla Corte dei
conti. Ciò evidenzia che la parzialità del governo nei confronti di
queste infrastrutture sta ritardando pericolosamente il necessario
cambiamento nelle pratiche agricole. Anche all'interno delle istituzioni
preposte alla tutela qualitativa e quantitativa delle acque emergono
critiche e tra gli irrigatori crescono i dubbi sulla viabilità dei bacini.
Le lotte in corso stanno per seppellire buona parte dei bacini
inizialmente previsti. Durante questi ultimi 3 anni di mobilitazioni, 4
bacini già riempiti sono stati successivamente giudicati definitivamente
illegali, 15 progetti sono stati cancellati dal tribunale perché
giudicati inadatti al cambiamento climatico, altri 14 sono stati messi
fuori servizio e i cancelli dei cantieri continuano a cadere. Molti
bacini sono già stati abbandonati grazie alle pressioni dell'opposizione
locale.
Diktat del governo - Eppure persistono! Recentemente il ministro
dell'Agricoltura si è azzardato ad annunciare l'obiettivo di costruire
100 nuovi bacini entro la fine dell'anno. Alla periferia del Marais
Poitevin, nonostante i ricorsi legali ancora in corso contro i 16
megabacini, i cantieri proseguono faticosamente. In un contesto di
conflitti di interessi, due di questi sono iniziati negli ultimi mesi a
Priaires e ad Epannes, mentre quello di Sainte-Soline è rimasto fermo
per tutto l'inverno.
Il governo sta cercando, nel quadro della Legge di Orientamento
Agricolo, di far riconoscere a queste infrastrutture un "grande
interesse generale" per aggirare i ricorsi legali vinti e calpestare la
tutela dell'ambiente. La sua risposta selettiva all'infelicità agricola
espressa quest'inverno è stata quella di favorire - a beneficio dei
padroni dell'agroindustria - i sistemi e i settori che avvelenano gli
agricoltori, piuttosto che garantire loro lavoro e reddito dignitosi.
Continua così a sottomettersi agli interessi privati invece di difendere
veramente i contadini e i beni comuni. Finanzia la sterilizzazione dei
terreni piuttosto che lo sviluppo di un'agroecologia capace da sola di
affrontare la crisi climatica. È per questa transizione che oggi
dovrebbero essere concessi i sussidi pubblici. Ma sono proprio i
prefetti che, in un impeto di tensione autoritaria, oggi fanno appello
alle decisioni dei tribunali e fanno approvare i progetti di mega-bacino
promessi alle grandi industrie, alle cooperative e ai commercianti in
tutta la Francia.
Verso una moratoria! - Dobbiamo quindi, per il momento, attuare una
moratoria popolare sul campo e unirci per sostenere questa necessità.
Mentre la lotta anti-bacino si estende ormai ad altre regioni del Paese
e oltre i confini, la sfida di questa mobilitazione è quella di una
svolta storica: se li fermiamo qui, li fermeremo altrove! Se il sistema
dei bacini non prolunga l'impasse agroindustriale - i settori di
esportazione del mais ibrido, della coltivazione fuori suolo, delle
monocolture piene di input - potremo finalmente muoverci insieme verso
forme di agricoltura che proteggano terre e acque.
A più di un anno dalla convergenza di Sainte-Soline, riunirsi nuovamente
in massa quest'estate a Poitou è, per tutte le forze sociali e
ambientali, l'occasione per dimostrare a questo governo che non può
sperare di fermare uno slancio vitale attraverso la repressione. Dal 15
al 21 luglio, nella nostra pluralità di presenze contadine e sindacali,
residenti di tutte le età dalle campagne e dalle città, reinventeremo i
nostri modi di manifestare e di proteggerci. Troveremo mille modi per
sottolineare il nostro rifiuto dei progetti di bacino.
No Bassaran!
http://oclibertaire.lautre.net/spip.php?article4220
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