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(it) Italy, Sicilia Libertaria: No muos. Verso il campeggio nella Sicilia in guerra (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Tue, 30 Jul 2024 08:19:12 +0300


Al momento in cui scriviamo è scattato l'allarme in tutte le basi USA in Europa le quali, come si sa, sono ben coinvolte nel conflitto in Ucraina; fra le siciliane le basi di Sigonella e il MUOS di Niscemi, che oltre all'Ucraina, sono attive nel supporto alle forze armate israeliane nel massacro di Gaza. ---- Il livello Charlie, quello dell'allerta alta, scatta in caso di rischio attentati o altri pericoli; evidentemente l'attivismo guerrafondaio degli apparati militari americani dislocati in Europa dev'essere stato tale da indurre gli stessi a temere per l'esposizione nei conflitti.

A tal proposito una ennesima conferma arriva da quanto accaduto domenica 23 giugno alle 12 ora locale, quando l'Ucraina ha attaccato la Crimea lanciando 5 missili Atacms di produzione statunitense. Secondo quanto ufficialmente dichiarato da Mosca, quattro missili sarebbero stati neutralizzati dalla contraerea mentre il quinto è caduto su una spiaggia di Sebastopoli causando la morte di 5 persone di cui 3 bambini, mentre altre 120 persone sarebbero rimaste ferite.

Diversi analisti internazionali, nelle stesse ore dell'attacco missilistico, hanno tracciato il volo di un drone Global Hawk di US Air Force (Forte 10 in codice) che dopo il decollo dalla base siciliana di Sigonella ha raggiunto il Mar Nero; a circa 200 Km a sud della città di Yalta (Crimea) il velivolo ha spento il transponder rendendosi invisibile agli apparati radar. Il drone è poi rientrato nella mattinata del 24 giugno a Sigonella (ore 6 locali).

In un'intervista rilasciata al Sussidiario.net, Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa, ha dichiarato che "un dettaglio importante è che il lancio dei missili Atacms di solito è accompagnato da quello di droni ricognitori che lo guidano e che hanno la loro base madre a Sigonella, in Italia".

Ancora una volta si conferma l'irresponsabile ruolo chiave della stazione aeronavale di Sigonella nel sanguinoso conflitto russo-ucraino e la cobelligeranza delle autorità italiane che autorizzano i voli USA e NATO di intelligence e di coordinamento degli attacchi delle forze armate di Kiev contro obiettivi militari e civili russi.

Ignobile il silenzio delle forze politiche e sociali e dei media siciliani e nazionali.

E mentre gli yankees allertati aspettano i terroristi, il governo italiano se li inventa: con il disegno di legge sicurezza firmato Nordio-Piantedosi, un'ulteriore stretta alla libertà di manifestare viene impressa, ultimo atto prima del divieto tout court a manifestare. La legge fascistissima sulla sicurezza (di chi?), in realtà sulle manifestazioni di dissenso interviene su sit-in, presìdi, spostamenti di cassonetti, "reati" punibili anche con due anni di carcere se commessi da più di due persone. Il fior fiore delle proteste pacifiche e nonviolente viene criminalizzato, e in più si interviene sulle proteste dei detenuti (anche solo il rifiuto di fare la branda) comminando pene suppletive.

Il ddl, che a breve passerà dal parlamento, sembra essere ritagliato sulle proteste degli ultimi mesi per l'ambiente e la Palestina, ma, considerando i precedenti decreti che hanno preso di mira altre forme pacifiche, ma più dirette, di protesta, esso può rappresentare la pietra tombale sul diritto alla dissidenza e alla protesta. Ne prendiamo atto e ci prepariamo alla disobbedienza civile individuale e di massa, all'intasamento dei tribunali, alla risposta alle sinistre legalitarie che esauriscono la loro opposizione nella sterile pagliacciata parlamentare, prima nelle commissioni e poi nel parlatorio di Montecitorio.

E a dimostrazione di quanto importante sia sfidare le leggi fascistissime, il 25 giugno a Genova i portuali del CALP, con il supporto principalmente del Si-Cobas, hanno bloccato alcuni moli dove attraccavano navi dedite al trasporto militare, mostrando come la lotta alla guerra e la solidarietà con le popolazioni vittime dei conflitti intercalati e interimperialistici deve andare avanti e può essere incisiva. Anche tra i ferrovieri è in atto un dibattito a proposito del protocollo firmato da Leonardo e RFI per la militarizzazione delle ferrovie in caso di guerra. Si veda in proposito il documento nella pagina accanto.

Dal 2 al 4 agosto si svolgerà come ogni anno il campeggio NO MUOS. Il primo giorno sarà dedicato all'accoglienza e alla sistemazione dei campeggiatori, con momenti conviviali e di formazione. Sabato 3 si apre con l'assemblea plenaria sulla guerra, un dibattito generale sulla fase e l'opposizione nelle sue varie declinazioni sia territoriali ma anche politici. L'assemblea proseguirà nel pomeriggio con 4 focus tematici, affrontati tutti in plenaria: 1) Palestina e movimenti di solidarietà; 2) università e guerra; 3) conflitti nel continente africano; 4) leggi securitarie e repressione. Dopo il pasto serale si svolgerà un dibattito sul Confederalismo democratico e sul confederalismo mondiale delle donne. Domenica 4 la mattinata è dedicata ad un'assemblea tra realtà di lotta, un confronto su metodi, affinità e prospettive comuni. Nel primo pomeriggio dal presidio del movimento partirà il corteo verso il cancello uno della base militare americana.

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