A - I n f o s

a multi-lingual news service by, for, and about anarchists **
News in all languages
Last 30 posts (Homepage) Last two weeks' posts Our archives of old posts

The last 100 posts, according to language
Greek_ 中文 Chinese_ Castellano_ Catalan_ Deutsch_ Nederlands_ English_ Francais_ Italiano_ Polski_ Português_ Russkyi_ Suomi_ Svenska_ Türkurkish_ The.Supplement

The First Few Lines of The Last 10 posts in:
Castellano_ Deutsch_ Nederlands_ English_ Français_ Italiano_ Polski_ Português_ Russkyi_ Suomi_ Svenska_ Türkçe_
First few lines of all posts of last 24 hours

Links to indexes of first few lines of all posts of past 30 days | of 2002 | of 2003 | of 2004 | of 2005 | of 2006 | of 2007 | of 2008 | of 2009 | of 2010 | of 2011 | of 2012 | of 2013 | of 2014 | of 2015 | of 2016 | of 2017 | of 2018 | of 2019 | of 2020 | of 2021 | of 2022 | of 2023 | of 2024

Syndication Of A-Infos - including RDF - How to Syndicate A-Infos
Subscribe to the a-infos newsgroups

(it) Bulgaria, FAB: Teoria: il fascismo non è l'opposto della democrazia ma la sua evoluzione in tempi di crisi (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Mon, 22 Jul 2024 08:03:52 +0300


Quando tutte le forme desiderate di realtà crollano, il mondo si rivela nella sua forma più orribile, ma anche in quella più insolente: le vere strutture che ci governano oggi diventano sempre più visibili e chiare. Quando cadono le maschere, vediamo la pelle sfilacciata delle labbra, dove nascono le parole, la saliva che si forma al loro passaggio, e il significato ridotto a catarro gettatoci addosso. ---- Cosa c'è tra il passato e il presente? Tra il passato e il presente c'è tutto ciò che ha fallito. Da qui l'illusione che basti guardare ciò che era per capire ciò che è adesso. Naturalmente, in questi tempi bui, per vedere meglio a che punto siamo, siamo tentati di reindirizzare i barlumi del presente verso il passato e chiedergli di risponderci. Ma siamo condannati all'oggi, e questo basta per dirci che la cosa più importante è uscirne. Il passato non ha mai impedito che il presente accadesse e accade indipendentemente dalle lezioni che ci sono state insegnate. NO! Guardare al passato non ci aiuta a capire il presente, anzi: solo il presente ci permette di capire il passato. I fascisti di oggi non sono più quelli del passato: dalla loro parte c'è il blocco borghese che giura sull'ordine "democratico". Hanno capito che il ricorso alla guerra è inutile, che l'unica guerra da fare è contro il proprio popolo, non tra un popolo e l'altro. Stanno conducendo una guerra contro la memoria, e questo gli basta: tutti coloro che non fanno parte di quella memoria saranno sospettati di essere imprigionati, deportati e dimenticati. Per il resto non resta che continuare la grande opera liberale che apre la strada al fascismo.

La borghesia sceglie sempre il fascismo quando sente che sta perdendo terreno sotto i suoi piedi. Il fascismo non è l'opposto della democrazia, ma la sua evoluzione in tempi di crisi. Naturalmente esiste un odio ostinato tra forze conservatrici e reazionarie, ma anche una simbiosi naturale e parassitaria, come i batteri nell'intestino degli animali. Nessuno dei due sopravviverebbe alla morte dell'altro e ciascuno vive a spese dell'altro. Al potere, i conservatori praticano il "a ciascuno secondo i bisogni" per un piccolo numero di dominatori e l'austerità per tutti gli altri - rafforzando così i reazionari che demagogano con le loro promesse ai disamorati. Questa danza a due è brutalmente accelerata dalla forza delle circostanze: presto i fascisti verranno presentati come il "male minore" e tutto si compirà.

Dobbiamo imparare da ciò che la lotta contro il fascismo non potrà prescindere dalla lotta contro la stessa democrazia che non solo ha permesso che ciò accadesse, ma lo ha nutrito e persino giustificato come mezzo di protezione. Ci viene assicurato che i voti vengono espressi al solo scopo di opporsi al fascismo. Ma il fatto che questa idea sia diventata uno dei principali motori di ogni voto, in tutto lo spettro politico, dovrebbe essere sufficiente a convincerci che se stiamo perdendo (in) tutte le elezioni, è perché il gioco è impostato proprio per questo. E che alla fine non è uno scherzo del destino quello che porta i fascisti a prendere il potere attraverso le urne, ma un meccanismo fatale.

Cosa possiamo fare fino ad allora? La questione è irta di insidie, come se potessimo permetterci il lusso di aspettare; poi, quando il "fare" si riduce a scelta, si presuppone che non ci sia più niente da fare, o che non ci sia più niente da fare. Ma poiché la situazione lo richiede, dobbiamo riempire questo "fare" con qualcosa, per quanto possiamo. Tra due avversari, uno dei quali sta per massacrarci e l'altro ci sta lentamente avvelenando, dovremo vedere prima il conto di colui che impugna il pugnale. Poi ci occuperemo di coloro che ci promettono che i giorni felici dipendono dall'istituzione che ha reso possibile il fascismo, lo ha alimentato e lo rende inevitabile, che è questa istituzione che permette di prevenirlo, mentre è proprio questa istituzione che lo favorisce.

I brutti giorni non finiranno se non poniamo fine a questa flebo di veleno, all'infusione di democrazia rappresentativa che non immunizza ma anestetizza. Ciò che bisogna eliminare non sono solo gli attori deboli, il drammaturgo mediocre, le scene e i costumi con le cravatte, è lo spettacolo stesso, l'idea dello spettacolo. Non rimanga nulla delle tribune e del palco. E far nascere qualcos'altro che ancora non esiste.

Si dice che le tragedie di Atene si rappresentassero al calar della notte, perché il teatro di Dionisio era rivolto verso il sole al tramonto e gli spettatori non vedevano nulla del miracolo che avveniva davanti ai loro occhi, e che il miracolo era lo spettacolo: apparentemente invisibile, ma il cui invisibilità faceva un effetto, uno spettacolo che li faceva piangere di orrore, di pietà, di quello stesso abbaglio che faceva loro scambiare la preda per l'ombra. Quando tutto finì, era notte. Tornarono a casa, felici di essere tristi, senza sapere cosa avevano visto veramente e se avevano visto qualcosa. Si vive ancora con l'idea, con la fantasia, che Atene abbia inventato il teatro e la democrazia in un colpo solo, come per magia. Si dice meno spesso che la tragedia si è consumata con la luce del sole e che questa democrazia è stata fondata sulla schiavitù e sulla guerra. Il punto è capovolgere il teatro o invertire la direzione del sole.

https://www.anarchy.bg/
________________________________________
A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
Send news reports to A-infos-it mailing list
A-infos-it@ainfos.ca
Subscribe/Unsubscribe https://ainfos.ca/mailman/listinfo/a-infos-it
Archive http://ainfos.ca/it
A-Infos Information Center