A-Infos (it) Brazil, CAB: 8M: Smash fascismo, razzismo, patriarcato e capitalismo! (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]

Passa un altro anno e non c'è niente da festeggiare l'8 marzo. Noi, donne del 
Coordinamento anarchico brasiliano (CAB), continuiamo nelle trincee della lotta 
sociale, affrontando le minacce fasciste, il maschilismo quotidiano e la 
negazione dei diritti più elementari per una vita dignitosa. La sconfitta alle 
urne del fascista Jair Bolsonaro è lungi dall'essere sufficiente a cambiare la 
realtà vecchia di 500 anni che il capitalismo, il colonialismo e il patriarcato 
hanno imposto ai nostri territori. ---- Eravamo in strada, costruendo la prima 
linea della lotta antifascista, anche prima di #EleNão nel 2018. Molti di noi 
hanno dovuto allontanarsi da familiari, compagni e spazi di svago a causa delle 
nostre convinzioni. Abbiamo affrontato minacce, violenze e siamo stati 
etichettati come pazzi, per non parlare di tutte le perdite che abbiamo subito 
per mano del genocida Bolsonaro, specialmente durante la pandemia. Adesso alcuni 
settori della sinistra ci chiedono di "calmare" e di essere "pacifici" nelle 
nostre manifestazioni.

La nostra posizione, come donne CAB, è irriducibile: continueremo a combattere il 
fascismo con tutti i mezzi possibili, e ci difenderemo se necessario. Né 
arretreremo di un centimetro nella lotta per i nostri diritti o nei nostri metodi 
per conquistarli:

Vogliamo l'aborto legale per tutte le persone con un utero, gratuito e sicuro, 
attraverso il SUS.

Vogliamo che le donne trans e travestite abbiano una vita lunga e i loro diritti 
assicurati, occupino i banchi di scuole e università e abbiano accesso a lavori 
stabili, con salari e condizioni di lavoro dignitose.

Vogliamo la fine del genocidio dei neri e dei poveri, della guerra alla droga e 
dell'incarcerazione di massa. Vogliamo distruggere il razzismo e la supremazia 
bianca. Vogliamo un popolo di colore forte e auto-organizzato. Vogliamo donne 
nere libere dalla violenza domestica e sessuale, libere dall'oggettivazione e 
dalla solitudine sistemica.

Vogliamo l'abrogazione della riforma del lavoro e della sicurezza sociale, perché 
non accettiamo di lavorare fino alla morte, con paghe terribili e senza diritti 
fondamentali.

Vogliamo asili nido accessibili, educazione sessuale nelle scuole, l'abrogazione 
del Nuovo Liceo e posti vacanti per tutti nelle Università pubbliche, che devono 
restare libere, garantire politiche di permanenza e sviluppare la ricerca al 
servizio della nostra gente.

Vogliamo la fine dell'estrazione mineraria e dello sfruttamento capitalistico di 
terre e territori, con la delimitazione delle terre indigene e quilombola, e 
l'esproprio dei latifondi, mettendo la terra nelle mani di chi ci vive e lavora.

Vogliamo un trasporto pubblico gratuito e di qualità controllato dalla gente. 
Vogliamo una vita dignitosa e la conquisteremo, indipendentemente da chi è al 
governo.

Siamo ispirati dalla lotta delle donne di tutto il mondo!
Dagli zapatisti che riconquistano i loro territori nel sud del Messico, alle 
donne curde che affrontano l'imperialismo e i terremoti in Rojava. Dalle Mujeres 
Libres spagnole, che hanno combattuto l'esercito fascista di Franco, i tradimenti 
stalinisti e il machismo nelle stesse file anarchiche, alle nostre sorelle in 
tutta l'America Latina, che occupano edifici e dipingono di verde le strade nella 
lotta per l'aborto libero, sicuro, libero e legale. Senza dimenticare ogni madre 
nera che lotta per la giustizia alla periferia e ogni persona trans e travestita 
che lotta per non diventare una statistica.

La nostra via d'uscita per schiacciare il fascismo, garantire i diritti e far 
valere la lotta di ogni compagno che è con noi è una sola: l'organizzazione 
popolare. Dobbiamo stare insieme nei movimenti rurali, urbani e forestali, nei 
movimenti per la casa, femministi e antirazzisti. Bisogna occupare i sindacati, i 
sindacati studenteschi e le associazioni di quartiere.

Abbiamo bisogno di movimenti combattivi, autonomi e indipendenti dalla classe, 
senza fare affidamento su partiti, politici professionisti o corporazioni per 
ottenere vittorie. Come donne libertarie, dobbiamo costruire l'Organizzazione 
Anarchica per contestare politicamente questi spazi, lottare contro il 
patriarcato che si esprime all'interno dei movimenti stessi e radicalizzarli, in 
modo che siano i semi del nuovo mondo.

Infine, la nostra risposta a questo sistema di morte continua ad essere quella di 
piantare sempre più i piedi nei territori e negli spazi sociali delle classi 
oppresse. Significa assumersi la responsabilità della nostra liberazione, 
costruire e lottare per linee guida che espandano i nostri diritti. La nostra 
strada è l'autorganizzazione, spalla a spalla, e la ribellione di chi già oggi 
cerca di costruire un mondo nuovo con il socialismo e la libertà, e, quindi, un 
mondo necessariamente femminista, antirazzista e anticapitalista.

SU LAS MUJERES QUE LUCHAN!

SCHIACCIARE IL FASCISMO CON LA LOTTA E L'ORGANIZZAZIONE!

CONTRO LO STATO, IL CAPITALISMO E IL PATRIARCATO!

https://cabanarquista.org/8m-esmagar-o-fascismo-o-racismo-o-patriarcado-e-o-capitalismo/
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