A-Infos (it) France, UCL AL #335 - Antipatriarcato, violenza di genere: contro le mutilazioni genitali qui e altrove (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]

Se associamo la nozione di mutilazione genitale all'escissione e ad altre 
pratiche ancora correnti in alcuni paesi dell'Africa e del Medio Oriente, 
l'Europa, in altre forme, non vi è estranea. ---- Il 6 febbraio è la "Giornata 
internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili". 
Sotto questo nome esteso, una lotta ammiraglia delle Nazioni Unite e dell'UNICEF 
che si concentra sui paesi dell'Africa e del Medio Oriente dove queste pratiche 
sono ancora troppo comuni. ----- Negli ultimi due anni hanno addirittura 
sperimentato un'impennata legata alla pandemia. Le misure preventive hanno, come 
ovunque, ridotto l'attività economica e diminuito le risorse generali delle 
popolazioni, aumentando così la povertà e rendendo difficile l'accesso ai vari 
servizi di supporto di fronte alle mutilazioni genitali. In questa giornata 
internazionale, l'UNICEF ha avvertito lo scorso anno delle conseguenze di questa 
situazione sulle giovani ragazze, che si trovano ancora più vulnerabili ed 
esposte a matrimoni forzati e mutilazioni genitali[1].

Andare oltre i pregiudizi razzisti e imperialisti, che associano la mutilazione 
genitale solo a paesi dell'Africa e del Medio Oriente, dimostra che l'Europa non 
è esente su questo tema. Lontano da esso.

Lo testimoniano le pratiche mediche per le quali la Francia è già stata più volte 
condannata e che sottopongono regolarmente i bambini intersessuali[2]a 
trattamenti ormonali e mutilazioni genitali per conformarsi a uno dei due sessi 
riconosciuti, e questo senza motivo medico. .

(c) Estelle Prudente
Ma queste mutilazioni si trovano anche nello spettro della violenza ginecologica. 
Si pensi alle tante testimonianze, troppo poco prese sul serio, di mutilazioni 
genitali durante e dopo il parto[3], o addirittura vaginoplastiche volutamente 
mal riuscite su persone transgender.

Pratiche legali sui bambini intersessuali
Più in generale, le ingiunzioni patriarcali alla "bellezza" genitale portano alla 
loro parte di operazioni chirurgiche che a volte portano alla mutilazione 
involontaria. Si tratta di restringere la vagina, accorciare le labbra, 
ricostruire l'imene, sbiancare la vulva... Insomma, trovare le caratteristiche 
genitali proprie delle ragazze appena nubili, cioè minorenni. Anche quelli che 
subiscono escissioni e mutilazioni genitali altrove. Lo scolorimento dei capelli 
e della pelle è il risultato di un sistema patriarcale eminentemente razzista.

(c) Guillaume Piron
Qui o altrove, il patriarcato rimane fedele a se stesso e le sue vittime sono 
inevitabilmente le stesse. Combattiamo contro tutte le forme di violenza 
genitale, ovunque e qualunque sia la loro forma.

Bibì e Sissi

convalidare

[1]Si veda il comunicato stampa dell'UNICEF del 3 febbraio 2022 sul loro sito web.

[2]Le persone intersessuali sono persone "che hanno caratteristiche sessuali che 
non corrispondono alle definizioni binarie tipicamente maschili o tipicamente 
femminili, indipendentemente dal fatto che queste caratteristiche siano visibili 
alla nascita o compaiano più tardi nella vita, in particolare durante la 
pubertà.», definizione dello Stop Mutilations. Sito Intersex.

[3]Ad esempio, il "punto del marito" comporta l'esecuzione di un punto in più 
dopo un'episiotomia per aumentare il piacere sessuale del marito.

https://www.unioncommunistelibertaire.org/?Violences-sexistes-Contre-les-mutilations-genitales-ici-et-ailleurs
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