|
A - I n f o s
|
|
a multi-lingual news service by, for, and about anarchists
**
News in all languages
Last 30 posts (Homepage)
Last two
weeks' posts
Our
archives of old posts
The last 100 posts, according
to language
Greek_
中文 Chinese_
Castellano_
Catalan_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Francais_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkurkish_
The.Supplement
The First Few Lines of The Last 10 posts in:
Castellano_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
First few lines of all posts of last 24 hours
Links to indexes of first few lines of all posts
of past 30 days |
of 2002 |
of 2003 |
of 2004 |
of 2005 |
of 2006 |
of 2007 |
of 2008 |
of 2009 |
of 2010 |
of 2011 |
of 2012 |
of 2013 |
of 2014 |
of 2015 |
of 2016 |
of 2017 |
of 2018 |
of 2019 |
of 2020 |
of 2021 |
of 2022 |
of 2023
Syndication Of A-Infos - including
RDF - How to Syndicate A-Infos
Subscribe to the a-infos newsgroups
(it) Sicilia Libertaria: La casa come ideologia, recensione del libro "Abitare stanca" (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
Date
Mon, 13 Mar 2023 07:56:53 +0200
Ci sono libri che non sono perfetti eppure sono necessari, magari non sono
scritti benissimo ma vale la pena leggerli per il contenuto, libri che mescolano
un po' troppo facilmente pSu quest'ultimo versante Gainsforth ha intuizioni
notevoli ma dimentica di sottolineare che sempre più spesso molte lotte
ambientaliste si concentrano contro gli scempi dei nuovi PGR che continuano a
invocare tonnellate di cemento con un duplice scopo: la creazione di villette
indipendenti (perché l'american dream, fatto di presunta indipendenza ed erba
sempre curata, resta in fondo il sogno di ogni borghese) e la completa adesione
alla turistificazione dei paesi, vista come l'unica soluzione per ridare ossigeno
a territori in difficoltà. Sui concetti di decoro, riqualificazione e
rigenerazione, infine, Gainsforth innesca l'analisi più completa: a tal proposito
emblematico è il racconto di Retake, la più nota delle associazioni italiane che,
usando a sproposito il concetto di condivisione di bene comune, pulisce muri e
luoghi facendo, come giustamente osserva l'autrice, "quello che dovrebbe fare il
servizio di igiene pubblica". Il messaggio centrale su cui si basano le attività
di associazioni come Retake è "tratteresti così la tua casa, butteresti mai la
spazzatura o una sigaretta sul tuo pavimento?", in un'equiparazione tra casa e
città che fa coincidere proprietà privata e spazio pubblico. Dove anche il
conflitto deve essere ripulito perché sporca l'immagine.
A. T.ersonale e collettivo ma si rivelano comunque preziosi. È il caso di
"Abitare stanca", scritto dall'infaticabile Sarah Gainsforth, ricercatrice
indipendente e giornalista freelance che nel giro di una manciata di anni si è
fatta notare per i suoi scritti sulle città che cambiano.
Dopo aver monitorato in maniera compiuta il fenomeno di Airbnb e la
turistificazione dei centri storici, nel volume "Abitare stanca", pubblicato
recentemente da Effequ, l'autrice pone l'accento sul fenomeno della casa, una
delle più tipiche ossessioni italiane. Ne costituiscono una prova le barricate
erette dalla politica italiana, inorridita dalla direttiva europea
sull'efficienza energetica: il provvedimento, ancora in discussione, prevede che
entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno raggiungere
almeno la classe energetica E. Ciò significa, in pratica, che la quasi totalità
delle abitazioni dovrà affrontare lavori ingenti come l'installazione di un
cappotto termico, la sostituzione degli infissi, l'installazione di pannelli
solari e l'introduzione di pompe di calore.
Quel che però terrorizza la destra al governo, come sottolineato in
un'interrogazione parlamentare dal leghista Stefano Candiani, è "la perdita di
valore degli immobili" per chi non vorrà o non potrà adeguarsi. Non gliene frega
niente di chi dovrebbe sostenere questi costi o se si tratta di spese necessarie
(lo sono, le case italiane versano in condizioni terribili). L'idea che la casa
sia un fortino da difendere, un rifugio individuale o al massimo familiare in cui
nessuno può dirti cosa fare e cosa non fare, l'idea che dentro di essa valga
tutto perché tu ne sei proprietario/a è, in fondo, una delle tesi attorno a cui
si è costruita la società degli ultimi anni, una delle architravi
dell'individualismo neoliberista. Così, come fa notare Gainsforth nel testo,
"l'Italia è in calo demografico e sul suo territorio ci sono sette milioni di
case vuote". Se col Covid avevamo scoperto che le case possono essere prigioni,
"qualcosa sarebbe dovuto cambiare" dice ancora l'autrice. Ciò non è avvenuto
perché dal secondo Dopoguerra "l'Italia è diventata un paese di proprietari";
basti pensare che ben l'80% delle famiglie possiede la propria abitazione mentre
a restare in affitto sono rimasti i poveri, i quali devono o ricorrere alle
uniche case rimaste, quelle in affitto, senza alcun margine di trattativa sulle
condizioni, o affidarsi alla ghettizzazione delle rare case popolari rimaste,
dove i servizi sono assenti.
Quella della casa è diventata un'ideologia conservativa che ha plasmato il senso
comune, anestetizzando ogni possibile conflitto sulle politiche abitative.
Personalmente me ne sono reso conto durante le vacanze natalizie. A pranzo io e
la mia compagna avevamo ospitato una coppia di amici che ha deciso di comprare
casa a Milano. Entrambi lavorano nell'editoria, quindi non si possono definire
benestanti, e infatti hanno potuto acquistare, legandosi a un mutuo ventennale,
un bilocale di 60 metri quadri al costo esorbitante di 300mila euro. "Pazzi"
pensavo io, mentre la mia compagna provava a indorare la pillola, pronunciando la
frase "male che va l'affittate". Parole che avrebbero voluto essere di conforto,
probabilmente, ma con un sottotesto evidente. È allora che sono intervenuto,
sostenendo che "delle rivoluzioni che bisognerebbe fare a Milano non credo che la
priorità sia l'aggiunta di altri proprietari che affitterebbero il bilocale a Su
quest'ultimo versante Gainsforth ha intuizioni notevoli ma dimentica di
sottolineare che sempre più spesso molte lotte ambientaliste si concentrano
contro gli scempi dei nuovi PGR che continuano a invocare tonnellate di cemento
con un duplice scopo: la creazione di villette indipendenti (perché l'american
dream, fatto di presunta indipendenza ed erba sempre curata, resta in fondo il
sogno di ogni borghese) e la completa adesione alla turistificazione dei paesi,
vista come l'unica soluzione per ridare ossigeno a territori in difficoltà. Sui
concetti di decoro, riqualificazione e rigenerazione, infine, Gainsforth innesca
l'analisi più completa: a tal proposito emblematico è il racconto di Retake, la
più nota delle associazioni italiane che, usando a sproposito il concetto di
condivisione di bene comune, pulisce muri e luoghi facendo, come giustamente
osserva l'autrice, "quello che dovrebbe fare il servizio di igiene pubblica". Il
messaggio centrale su cui si basano le attività di associazioni come Retake è
"tratteresti così la tua casa, butteresti mai la spazzatura o una sigaretta sul
tuo pavimento?", in un'equiparazione tra casa e città che fa coincidere proprietà
privata e spazio pubblico. Dove anche il conflitto deve essere ripulito perché
sporca l'immagine.
A. T.
https://www.sicilialibertaria.it/
________________________________________
A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
Send news reports to A-infos-it mailing list
A-infos-it@ainfos.ca
Subscribe/Unsubscribe https://ainfos.ca/mailman/listinfo/a-infos-it
Archive http://ainfos.ca/it
- Prev by Date:
(it) Germany, Berlin, die plattform: L'8 marzo è proprio dietro l'angolo e in tutto il mondo sono in corso i preparativi per una giornata di lotta delle donne forti! (ca, de, en, pt, tr)[traduzione automatica]
- Next by Date:
(it) France, UCL AL #336 - Edito: 7, 8, 9 e seguenti! (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]
A-Infos Information Center