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(it) France, UCL - Pensioni, La lotta contro la riforma delle pensioni è una lotta femminista (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Fri, 3 Feb 2023 10:23:02 +0200


Oggi in Francia le donne percepiscono una pensione di vecchiaia inferiore del 40% a quella degli uomini. La causa? Le donne sono spesso confinate in lavori salariati meno ben pagati e più precari e in carriere burrascose. Il progetto di riforma aggraverà queste disuguaglianze, ma tutte insieme le donne che lavorano possono vincere. ---- Doppia giornata - mezza pensione ---- Se le donne percepiscono pensioni di vecchiaia quasi la metà di quelle degli uomini, ciò è dovuto principalmente alle disparità retributive: anche nel 2022 lo stipendio medio delle donne è inferiore del 22%. Ma chi dice salari bassi, dice contributi bassi, quindi pensioni basse. ---- Oltre ad essere pagate meno, le donne sono più costrette a carriere burrascose perché svolgono la maggior parte dei lavori domestici. È una doppia giornata lavorativa: al lavoro ea casa. Questo rende le nostre carriere più precarie: sono soprattutto le madri che si adattano alle nascite (riduzione dell'orario di lavoro, interruzione dell'attività) e poi incontrano difficoltà a trovare una posizione equivalente o addirittura una posizione. E il governo vorrebbe smetterla di contare i trimestri per la maternità nei vitalizi!

Esaurimento o miseria
Oggi, il doppio delle donne rispetto agli uomini è costretta a lavorare fino all'età di 67 anni per partire senza sconti! Con il passaggio a 43 vitalizi dal 2027, fino a che età avranno i nostri corpi stremati per arricchire i capi, così da poter partire con una pensione dignitosa?

Ciò è tanto più intollerabile in quanto la precarietà ci impedisce, a qualsiasi età, di fuggire dai coniugi violenti. Le donne in pensione purtroppo non fanno eccezione, rappresentano il 21% dei femminicidi. Pensioni sempre più miserabili non faranno che peggiorare la situazione.

Dietro gli annunci, la truffa
Il governo adorna la sua riforma con presunte misure spacconate progressiste per le donne: questa è una bugia. La presa in considerazione del congedo parentale è limitata a 4 trimestri e interviene solo per le carriere lunghe, (se uno ha lavorato 5 trimestri prima dei 20 anni). Peccato per chi non ha una carriera piena o chi ha avuto congedi parentali più lunghi.

La pensione minima di 1.200 euro lordi, al di sotto della soglia di povertà, esiste dal 2003 senza essere applicata. Riguarda solo le lunghe carriere interamente retribuite al salario minimo, senza interruzioni o lavoro part-time. Secondo un rapporto del 2018, ciò riguarderebbe... 48 persone su 2,5 milioni. Un annuncio che non cambierà nulla, soprattutto per le donne!

La nostra forza: siamo essenziali
La crisi sanitaria ha dimostrato che le donne lavorano in modo schiacciante in settori essenziali per il semplice funzionamento della società. Ciò dimostra tanto l'assurdità e l'ingiustizia delle disuguaglianze salariali e pensionistiche quanto l'efficacia dell'equilibrio di potere che possiamo imporre costruendo lo sciopero.

Vogliamo l'uguaglianza!
Parità retributiva, che riempirebbe i fondi pensione con 7 miliardi di euro.
Tenendo conto delle difficoltà, essenziali nei settori femminizzati (gli infermieri hanno un'aspettativa di vita media di 7 anni in meno)
La presa in considerazione di tutti i congedi parentali e dei trimestri per maternità nel calcolo della pensione, come riconoscimento del lavoro gratuito delle donne.
Pensionamento a 60 anni, senza condizioni di rendita.
Quando le donne si alzano, le persone vanno avanti!

Tutti in sciopero oggi per le nostre pensioni, 8 marzo per la parità totale!

Unione comunista libertaria, 26 gennaio 2023

https://www.unioncommunistelibertaire.org/?La-lutte-contre-la-reforme-des-retraites-est-une-lutte-feministe
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