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(it) France, France, UCL - Pensioni, Sciopero rinnovabile dal 31 gennaio! (ca, de, en, fr, pt, tr)[traduzione automatica]

Date Thu, 2 Feb 2023 09:00:16 +0200


Dobbiamo vincere... ---- L'attuale attacco dei capitalisti contro il nostro campo è una violenza inaudita. Non contento di volerci imporre una riforma del regresso sociale che aggredisca in primo luogo le donne ei precari, ora il governo parla di attaccare il diritto di sciopero, e la destra propone un emendamento volto a revocare la 35h. ---- Non abbiamo altro esito possibile che la vittoria: se perdessimo la battaglia per le pensioni, i capitalisti si sentirebbero crescere le ali per continuare la loro offensiva contro i nostri diritti, per non parlare dell'estrema destra che ci attende in agguato. La lotta contro questa riforma è oggi un'esigenza storica per la nostra classe.
Possiamo vincere.
La prova, abbiamo vinto contro l'ultima riforma delle pensioni, grazie al grande sciopero iniziato il 5 dicembre 2019. Ricordiamo che questa vittoria non è dovuta alla pandemia: altri progetti di legge, come la legge di programmazione della ricerca (LPR), sono passato durante i confinamenti. Il progetto di riforma del 2019 non è stato "messo in pausa" come a suo tempo annunciato, è definitivamente scomparso: non si parla più di "pensioni puntuali" nell'attuale riforma. È stato dunque il lungo sciopero del 2019-2020 a far fallire il precedente progetto di riforma delle pensioni. E nulla ci impedisce di rifarlo! Tutte le condizioni sono soddisfatte.

Nessuno vuole questa riforma ingiusta e inutile: l'80% della popolazione è contraria, e questo punteggio sale al 93% tra uomini e donne attivi. Il primo giorno di mobilitazione nazionale, il 19 gennaio, ha confermato la forza di questa opposizione con uno sciopero molto partecipato e massicce manifestazioni che hanno riunito quasi due milioni di persone nelle strade.

Vinceremo!
La prossima scadenza nazionale è il 31 gennaio. Questo ci lascia qualche giorno per rendere questa data un successo ancora maggiore del 19, e, data l'entità dell'attacco che stiamo affrontando, per farne anche e soprattutto il punto di partenza di uno sciopero rinnovabile che non si limiti, come nel 2019-2020, a uno o due settori considerati bloccanti, ma che dimostra la sua forza estendendosi rapidamente a tutti i settori. Il primo confinamento ha dimostrato chiaramente che molti settori, a partire da quelli più femminizzati e precari (supermercati, assistenza, consegna pacchi, istruzione nazionale, sicurezza, manutenzioni, ecc.) stanno bloccando allo stesso modo dei trasporti pubblici comuni o delle raffinerie. Non si tratta quindi di colpire per delega.

D'ora in poi, ognuno di noi deve diventare un attivista dello sciopero.

Lavorando tutti insieme, alla base, nei nostri club, nelle nostre AG e nei nostri quartieri, per costruire uno sciopero generale che possa essere prorogato dal 31 gennaio, possiamo non solo vincere contro questa riforma, ma anche ottenere progressi concreti.

"Febbraio non avrà luogo!»
Il punto di partenza è dato: è il 31 gennaio. Il punto di arrivo, ora tocca agli AG degli attaccanti deciderlo. Il ritiro della riforma? Pensionamento a 60 anni? la settimana di 32 ore? un aumento sostanziale del salario minimo? una sesta settimana di ferie pagate? parità salariale tra uomini e donne? uno stipendio per gli studenti? risorse per i servizi pubblici? tutto allo stesso tempo...?

E perché non riprendere il lavoro solo dopo aver davvero spinto fino in fondo la logica rivoluzionaria dello sciopero generale, con l'espropriazione dei capitalisti e la socializzazione dei maggiori mezzi di produzione, per ripartire, in autogestione e all'altezza della sfida climatica condizioni, solo le produzioni ritenute collettivamente necessarie.

Unione comunista libertaria, 22 gennaio 2023

https://www.unioncommunistelibertaire.org/?En-greve-reconductible-a-partir-du-31-janvier
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