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(it) FAI: Resoconto del corteo di Parma 27/09

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Date Tue, 30 Sep 2003 12:31:52 +0200 (CEST)


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http://ainfos.ca/index24.html
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Da: Commissione Antirazzista della FAI <fai-antiracism@libero.it>

Di seguito il resoconto della manifestazione antirazzista tenuta
a Parma sabato 27 settembre.

Quella di Parma era indubbiamente una scommessa difficile. Per
la prima volta la FAI organizzava una giornata di lotta sui temi
della solidarietà antirazzista e contro tutte le frontiere e il
corteo a Parma era l'appuntamento più importante.

La giornata cadeva in un momento non facile: da un parte tutto
il mese di settembre aveva visto una serie ininterrotta di
appuntamenti per il movimento anarchico e libertario, dall'altro
per il movimento antirazzista nel suo complesso, ad un anno
dall'entrata in vigore della Bossi-Fini, non sono certo tempi
facili.

La città di Parma non era stata scelta a caso. Infatti qui è
presente da anni un significativo movimento di lotta
antirazzista di immigrati e autoctoni che ha portato a numerose
occupazioni di case, di cui tre tutt'ora in piedi, e che
ospitano numerosi immigrati, famiglie comprese.

Possiamo dire che la scommessa è riuscita. Da piazzale Picelli
il corteo partiva verso le 16 per riversarsi subito nella via
più centrale di Parma dove si ingrossava fino a raggiungere i
2000 partecipanti. In testa l'ormai classico striscione della
commissione antirazzista della FAI "Senza stati e confini
nessuno è clandestino", poi il grande striscione del Comitato
antirazzista di Parma (assieme a cui era stato organizzato il
corteo) "Senza frontiere - senza padroni - uniti nella lotta" e
via via tutti gli altri, tra cui delegazioni di compagni sloveni
della Federazione sociale anarchica (SAF) e croati. Al corteo
erano presenti in ordine sparso immigrati parmensi originari di
vari paesi, purtroppo la loro partecipazione è stata inferiore
alle aspettative, causa il clima di tensione creato ad arte dal
sindaco sulla stampa locale. Infatti nei giorni precedenti il
losco figuro aveva invitato tutti gli esercenti a tenere i
negozi chiusi per possibili incidenti.

Sebbene in pochi lo abbiano ascoltato, questa uscita, assieme
alle numerose camionette degli sbirri nelle vie adiacenti alla
piazza di partenza, ha scoraggiato la presenza di molti
immigrati.

Il corteo attraversava vivace il centro città lambendo la zona
dove si stava svolgendo un vertice europeo che vedeva presente
il "buon" Prodi. Negli slogan si urlava forte la nostra
opposizione alla legge Bossi-Fini e a tutte le leggi razziste,
la nostra volontà di abbattere tutte le frontiere attraverso la
solidarietà di classe antirazzista, la necessità di continuare
le lotte sui bisogni sociali negati, in particolare la casa.
Attraversando lo storico quartiere dei Navigli si ricordavano le
barricate antifasciste del '22.

Sempre li vicino,in via XX settembre ,il corteo si fermava a
lungo per un azione di denuncia contro le esternazioni razziste
di un noto medico, consigliere comunale per una lista civica di
destra. Questo borghesotto pieno di soldi è stato l'artefice di
una mozione in consiglio comunale per far chiudere i numerosi
call-center dei borghi (quelli che per il personaggio dovrebbero
essere i "nostri" borghi, "purissimi" e "italianissimi"),
gestiti da immigrati e per immigrati, con la scusa della
mancanza di tre servizi sanitari a locale, cosa non richiesta
per nessun altro locale pubblico. La cosa ancora più grave è che
la mozione è stata recentemente approvata all'unanimità. Sotto
il suo studio venivano posti simbolicamente tre cessi mentre uno
striscione con la scritta "I borghi sono di tutti" veniva messo
sul portone di entrata.

Alcuni immigrati gestori di call-center prendevano la parola per
denunciare la situazione. Il corteo finiva poi nella
centralissima piazza Garibaldi dove una folla di compagni/e e
gente comune ascoltava gli interventi finali che ribadivano
ancora una volta le ragioni del corteo.

La strada da fare è sicuramente ancora molta,soprattutto per
quanto riguarda un reale coinvolgimento e protagonismo degli
immigrati nelle lotte. Riteniamo comunque che questa riuscita
giornata sia stata un passo importante per un sempre maggiore
coinvolgimento del movimento anarchico e libertario nelle
battaglie assieme agli immigrati e per un mondo senza frontiere.


Commissione antirazzista della Federazione Anarchica Italiana

http://www.federazioneanarchica.org/antirazzista




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