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(it) Cuba: volantino del Movimiento Libertario Cubano
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Thu, 20 Nov 2003 10:48:21 +0100 (CET)
________________________________________________
A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
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Tra i volantini raccolti al Forum Sociale Libertario di
Parigi (11-16 novembre 2003), eccone uno del Movimento
Libertario Cubano che vi traduco e trascrivo.
***
Per un mondo
senza oppressione ne sfruttamento
Dopo l'epoca dell'oppressione coloniale, gli anarchici cubani
hanno partecipato attivamente alle lotte per l'emancipazione
del proletariato. Gli anarchici cubani lottarono ugualmente
contro le dittature di Machado e di Batista. Contro
quest'ultimo, lo fecero nelle guerriglie orientali o quelle
dell'Escambray, nel centro dell'isola, e nella cospirazione e
la lotta urbana.
Nel 1959, al trionfo dell'insurrezione, mostrarono
un'attitudine favorevole, per quanto non incondizionata,
verso il governo "rivoluzionario". Ma, molto rapidamente
dovettero constatare che i "cambiamenti istituzionali"
puntavano soltanto al consolidamento del "centralismo
statale" e all'instaurazione di un regime autoritario. Quindi
reagirono denunciando questa deriva della lotta
rivoluzionaria ed anche molto presto furono fatti oggetto
della repressione castrista e comunista: in particolare i
militanti anarchici che tentavano di preservare l'autonomia
del movimento operaio cubano. E, alla fine, la maggior parte
di coloro che non furono assassinati o che non morirono nelle
galere della nuova dittatura dovettero partire in esilio.
Oggi, dopo più di 40 anni di dittatura castrista, le prigioni
a Cuba continuano tanti vecchi e giovani continuano ad essere
trattati come un popolo troppo immaturo per avere diritto
alla libertà. Come dopo il primo giorno della "victoria"
castrista, l'alternativa offerta da questo regime a tutti
quelli che ne denunciano l'assolutismo é la prigione o il
plotone d'esecuzione. Ed anche per quelli che, semplicemente,
cercano di fuggire da questo "paradiso" rivoluzionario. Cuba
e gli USA sono oggi i soli paesi a mantenere in vigore e ad
applicare la pena di morte. E aspettando che i capitalisti
europei e americani che investono a Cuba, e la nomenclatura
castrista instaurino un capitalismo dal volto "umano", i
sindacati continueranno ad essere agli ordini del potere e lo
sciopero continuerà ad essere un crimine.
Di fronte a questa realtà e a questa prospettiva, il
Movimento Libertario Cubano (MLC) cerca di sviluppare
l'anti-autoritarismo rivoluzionario a Cuba e nel continente
americano, con l'obbiettivo di contribuire a costruire un
movimento per partecipare efficacemente alle lotte degli
oppressi contro il sistema di dominio e di sfruttamento, e la
resistenza contro-culturale internazionale.
Noi siamo una rete di collettivi e di individui, con sezioni
in varie città del mondo, che coordinano la diversità delle
correnti dell'anarchismo cubano nella lotta contro il
totalitarismo comunista e la globalizzazione capitalista: le
due forme attuali dell'oppressione e dello sfruttamento dei
popoli.
Novembre 2003
Tribuna Latinoamericana
145, rue Amelot - 75011 PARIS
(Sul retro)
Solidarietà per i prigionieri politici cubani
Per avere lottato contro la dittatura franchista, noi
riteniamo che è un dovere dare la nostra solidarietà oggi ai
dissidenti cubani vittime della repressione castrista per
rivendicare cio' che noi rivendicammo sotto il franchismo.
Si, noi pensiamo che sia un dovere questa repressione che,
come quella di Franco, non ha che un solo obbiettivo: far
tacere ogni critica ed assicurare il mantenimento al potere
del dittatore. Una repressione tanto brutale quanto quella di
Franco: condanne sino a 25 anni per il solo "delitto" della
differenza di opinione e condanna a morte per essersi
appropriati di un battello per scappare da Cuba. Senza
parlare della celerità: cinque giorni per arrestare,
giudicare e mettere a morte tre giovani di colore che
volevano auto-esiliarsi, e questo senza che abbiano ucciso né
ferito nessuno. Franco ebbe bisogno di 17 giorni nel 1963 per
far giustiziare i giovani anarchici Francisco Granado e
Joaquin Delgado!
Si, si tratta della stessa "giustizia" arbitraria, con
giudizi sommari, senza alcuna garanzia giuridica, a porte
chiuse, senza presenza di osservatori internazionali e con
delle esecuzioni all'alba, per punire la dissidenza, il fatto
di non essere d'accordo, di disobbedire, per terrorizzare il
popolo!
Il castrismo, come lo era il franchismo, è un regime senza
stampa, senza opinione, senza dissidenza o associazione
libere, una dittatura del partito unico, del sindacato unico
e, soprattutto, un Capo Supremo, una sola voce, un solo
pensiero!
Perciò noi denunciamo questo regime che calpesta i valori di
libertà e di giustizia che sono sempre stati quelli della
sinistra anti-autoritaria. Ed oggi, a maggior ragione, quando
Fidel Castro, come Franco alla fine, si lascia andare più
cinicamente alla sua inclinazione autoritaria e repressiva.
Noi pensiamo quindi che sia nostro dovere denunciare una
repressione che condanneremo sempre. Non soltanto perché,
anche per noi, "non essere d'accordo è un atto di coscienza
al quale non si possa rinunciare", ma perché in più noi
saremo sempre dalla parte degli oppressi e dei perseguitati.
José Gracia Chile: 1939, 2 anni di carcere
Antonia Lisbona: 1939, 6 anni di carcere
Emilio Santiago: condannato a morte nel 1947, 15 anni di
carcere
Juan Busquets: condannato a morte nel 1949, 20 anni di
carcere
Angel Fernandez: condannato a morte nel 1950, 16 anni di
carcere
Alain Pecunia: 1962, 3 anni di carcere
Francisca Roman: 1962, 6 anni di carcere
Juan Salcedo: 1963, 15 anni di carcere
Gregorio Rojas: 1963, 1anno e 6 mesi di carcere
Stuart Christie: 1964, 3 anni di carcere
Alicia Mur Sin: 1966, 3 anni di carcere
Luis Andres Edo: 1966, 8 anni di carcere
Octavio Alberola: 1967, 1 anno e 3 mesi di carcere
David Urbano: 1967, 7 anni di carcere
Jaime Pozas de V.: 1968, 5 anni di carcere
Floreal Rodriguez: 1968, 8 anni di carcere
Andres Ruiz Grimas: 1972, 3 anni di carcere
Eloy Martin Nieto: 1972, 3 anni di carcere
José L. Pons Llobet: 1974, 3 anni di carcere
"Grupo pro revision del proceso Granado y delgado"
La Memoire Sociale, BP 58, 93260 Les Lilas (France)
traduzione di stecunga/fdca
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