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(it) Svezia: resistenza contro la guerra (en)

From worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date Tue, 25 Mar 2003 11:44:43 +0100 (CET)


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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
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http://ainfos.ca/index24.html
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E' stato un fine settimana molto movimentato qui a Gotemburgo.
Sabato scorso, c'è stato il grande corteo "ufficiale" contro la
guerra con circa 40 mila manifestanti. C'era uno spezzone
anarchico abbastanza grande con militanti del SAC, gruppi di
autonomi e individualità varie. Lo spezzone era accompagnato da
un furgone con sound system. Il corteo è partito dalla piazza
Gustav Adolf, lungo l'Avenyn (già sito dei sommossi durante il
vertice UE) per arrivare alla Goetaplatsen.

Una volta siamo arrivati alla Goetaplatsen, il furgone è stato
allontanato (era stato donatoci dagli organizzatori del corteo
ufficiale e così non poteva far parte del corteo illegale) e
molti dello spezzone anarchico hanno coperto i volti e
raggrupparsi. Questo ha creato un po' di preoccupazione tra la
polizia, ma forse ancora di più tra la "polizia della pace"
[servizio d'ordine]. Sia l'una sia l'altra ha cercato di
convincerci di non lasciare la piazza e cercavano di sapere dove
eravano diretti. Una volta pronti siamo partiti accompagnati dai
tamburi e seguiti dalla polizia e il servizio d'ordine.

Va detto che i cortei che si separano dalla manifestazione
principale sono una cosa normale per gli anarchici altrove ma
sono una novità per la Svezia, una tattica nuova che stiamo
sperimentando. Per questo motivo il corteo ha creato una certa
ansia che forse ha impedito ad altri di unirsi a noi.

Il corteo ha attraversato il quartiere finanziario ed è andato
molto bene. Abbiamo cantato a suon di tamburo e abbiamo fatto
anche volantinaggio. Alla guida del corteo era un gruppo di
donne con uno striscione che diceva (in inglese) "Il capitalismo
è la guerra infinita". L'unico scontro della giornata è successo
quando abbiamo deviato per una piccola via con diversi negozi di
materiale pornografica, che sono stati bersaglio di un po' di
frutta marcia e di vernice. A quel punto sono comparsi i
poliziotti in divisa anti-sommossa ma ci siamo girati e abbiamo
deciso di chiudere la manifestazione in una piazza poco distante
da lì, la Jarntorget, dove abbiamo sentito un discorso che
parlava dei legami tra la guerra e il capitalismo.

Dopo la manifestazione, molti sono andati ad un teatro dove si è
svolta una conferenza sotto il titolo "Resistenza creativa",
iniziata la sera prima. La conferenza ha servito come foro di
discussione, dibattito e presentazioni. L'atmosfera della
conferenza è stata molto positiva e ha dato a molte persone
l'opportunità di parlare con altre con cui normalmente non si ha
contatto. Verso la fine della serata, si sono creati dei gruppi
di discussione per progettare gli eventi della domenica.

Il giorno dopo [domenica] a Nordstan, il principale centro
commerciale della città, diversi gruppi hanno fatto azioni di
teatro e gioco, per esempio giocando a frisbee nei grandi
magazzini o fissando la gente attraverso le vetrine mentre
facevano shopping. Le azioni hanno avuto grande successo, anche
se ci hanno cacciato dai negozi più volte. E' stato comunque
divertente e un po' surreale. C'è stato anche la solita azione
domenicale dei Food Not Bombs, che ha attratto un bel po' di
gente. Data la presenza massiccia della polizia in città,
eravamo costretti ad essere creativi. Un gruppo si è recato
presso gli uffici della Stena Line, la società di trasporti
marittimi passeggeri che ha affittato delle navi per il
trasporto di beni militari diretti alla Gran Bretagna. Qui si è
svolta un "die-in"

Per distrarre la polizia da quest'azione, altri gruppi si sono
mascherati e hanno corso tra i negozi al centro, in effetti
facendo nulla ma dando l'impressione che doveva succedere
qualcosa. Naturalmente ha attratto l'attenzione della polizia e
infatti alcuni compagni sono stati portati via nei furgoni della
polizia, ma sono stati rilasciati poco dopo. L'azione presso gli
uffici della Stena Line è andato a buon fine e il gruppo è poi
andato al centro commerciale Nordstan per ripetere l'azione.
Qui, invece, sono stati arrestati 13 compagni che sono stati
rilasciati qualche ora dopo. Non sappiamo se verranno
processati.

La giornata si è conclusa con una "cucina popolare" dove è stato
una presentazione del lavoro in quest'ultimi dieci anni del
gruppo Azione Antifascista.

Più tardi c'è stato un dibattito sull'andamento delle giornate e
su come si può capitalizzare sul successo. Abbiamo deciso di
incontrarci più spesso per fare insieme altri progetti. E' stato
creato anche una rete di coordinamento più formale che dovrà
organizzare altre azioni anticapitaliste contro la guerra.

Per contatti: gbginfo@ziplip.com

Nessun azione è stato riportata dalla stampa qui, e anche la
grande manifestazione di sabato ha ricevuto meno attenzione
rispetta a quella (più piccola) del 15 febbraio. Sembra che la
stampa capitalista vuole ignorare il movimento contro la guerra
invece di demonizzarlo.

Le foto sono disponibili a:

http://sweden.indymedia.org/front.php?article_id=39368&group=webcast
http://sweden.indymedia.org/front.php?article_id=39574&group=webcast

Sebbene la resistenza alla guerra in Irak sia attualmente molto
diffusa e apparentemente in crescita, c'è una carenza di
informazione su quello che fa la gente. Speriamo che è dovuto al
fatto che la gente è troppo indaffarata nelle azioni e che non
hanno il tempo per scrivere.

Speriamo di ricevere aggiornamenti dal mondo sulle azioni di
protesta.

In solidarietà con il popolo dell'Irak e con tutti che resistono
ovunque siano. In particolare con quelli che stanno beccando a
San Francisco e ad Atene - siete la nostra ispirazione!

FACCIAMO CHE LA NOSTRA RESISTENZA SIA IL PRIMO PASSO VERSO LA
RIVOLUZIONE!

[trad.- nmcn/ainfos]




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