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(it) "Libertari contro tutte le guerre" - aggiornamento firme

From worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date Tue, 18 Mar 2003 16:22:50 +0100 (CET)


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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
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http://ainfos.ca/index24.html
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Da: Worker <a-infos-it@ainfos.ca>

LIBERTARI CONTRO TUTTE LE GUERRE

La prospettiva di una nuova guerra del Golfo sembra ogni giorno
più ineluttabile.

Contemporaneamente in Cecenia, in Costa D'Avorio, in Palestina
le guerre coloniali si moltiplicano, e, condotti apertamente
dagli Stati ricchi o manipolati al profitto del capitale, in
particolare delle multinazionali, i conflitti insanguinano il
mondo intero.

Il capitalismo ha bisogno di guerre per manifestare il suo
dominio. Le guerre sono dirette contro i paesi poveri, per
permettere ai paesi dominati di sfruttare le loro ricchezze
naturali e a detrimento delle popolazioni locali. Arrivano
spesso dopo un sostegno occidentale, durato anni, ai dittatori
in carica. E' il caso ad esempio dell'Irak, in cui Saddam
Hussein é stato per molto tempo aiutato dai paesi ricchi prima
di diventare un uomo da abbattere. Quando gli Stati ricchi fanno
la guerra, non si preoccupano nemmeno per un secondo dei popoli.
La liberazione dalle dittature che opprimono queste popolazioni
é necessaria; è ancora più indecente servirsene come pretesto
per bombardarle.

I potenti dei paesi ricchi lo riconoscono cinicamente. la guerra
è una "buona cosa" per uscire dalla "incertezza economica".
Tradotto: il saccheggio delle ricchezze naturali di alcuni paesi
é necessario per accrescere i profitti delle grandi imprese. E
investire negli armamenti e nell' "antiterrorrismo" piuttosto
che nei servizi pubblici e sociali é la scelta chiaramente fatta
da tutte le classi dirigenti occidentali.

Ma ancora prima di ogni considerazione sulle motivazioni
economiche queste guerre sono guerre di egemonia. Sono guerre
d'influenza tra paesi dominanti, che devono dimostrare e
rafforzare la propria supremazia. Gli Stati Uniti vogliono
dimostrare tutta la loro onnipotenza militare per ridurre al
silenzio, con il terrore, ogni rimessa in causa della loro
egemonia e ogni contestazione del saccheggio del pianeta
organizzato a loro vantaggio.

Il capitalismo deve terrorizzare le popolazioni per continuare a
sfruttarle.. Le guerre imperialiste intraprese dai paesi ricchi
sono l'eco esterno delle politiche di sicurezza condotte
all'interno. I conflitti militari e la criminalizzazione della
povertà sono le due facce di una stessa medaglia da un dollaro o
un euro!

Il vero "Asse del Male", responsabile di centinaia di migliaia
di morti al mondo, é il capitalismo, la corsa al profitto, lo
sfruttamento che genera la miseria e la disperazione.

I capi di Stato che si riuniranno ad Evian (Francia) a giugno in
occasione del prossimo G8 sono dei criminali, allo stesso tempo
di guerra ed economici.

Nei paesi ricchi vanno al potere calpestando tranquillamente le
garanzie democratiche pur dei regimi borghesi: lo dimostra
l’elezione su ricatto di Jacques Chiraq in Francia, le frodi
elettorali nell'elezione di George W. Bush, le pratiche mafiose
di Silvio Berlusconi, Putin eletto grazie a una guerra che lui
stesso ha fatto esplodere, etc.- Poi, per di più, impongono le
loro decisioni al resto del mondo. 8 persone che decidono per 6
miliardi, non c'é giustizia! Violano le regole internazionali
minime (come a Gantanamo dove 600 prigionieri sono detenuti in
totale illegalità); ignorano le decisioni dei fantocci
internazionali che hanno loro stessi edificato, come l'ONU, per
cercare di rendere credibile una loro volontà democratica.

Ovunque nel mondo, le nostre organizzazioni, sindacati, reti e
comunità si oppongono alle guerre e partecipano alla costruzione
di un vasto movimento di rifiuto della barbarie. Dobbiamo essere
sempre più numerosi, e potremo mettere in scacco la logica di
morte del capitalismo.

La guerra serve sempre ai ricchi, uccide sempre i poveri.

* No alla guerra in Irak, in Cecenia, in Palestina, in Costa
d'Avorio!
* Per un disarmo e una smilitarizzazione dappertutto nel mondo!
* Libertà per i popoli e diritto all'autodeterminazione!
* Solidarietà con i popoli vittime delle dittature!


Prime firme:

Aberdeen Anarchist Resistance (GB),
A Contre-courant (Francia),
Actionbolagetlattjobolaget (Svezia),
Agencia de difusion alternativa Macandal (Argentina),
A-Infos Collective (Internazionale),
Al-Badil al-Chooui al-Taharouri (Libano),
Alternative libertaire (Francia),
Alternative libertaire (Belgio),
Anarchist Black Crescent - Ankara (Turchia),
Anarchist Black Cross (Sud Africa),
Anarchist Black Cross - Düsseldorf (Germania),
Assembleia Libertária do Porto (Portogallo),
AUCA - Socialismo Libertario (Argentina),
Bikisha Media Collective (Sud Africa),
Calle Luna (Francia),
CIB Unicobas (Italia),
Citizens of the World (Canada),
Collectif mulhousien pour la paix en Palestine-Israël (Francia),
Confederacion General del Trabajo (Spagna),
Consejo Indigena Popular de Oaxaca-Ricardo Flores Magon (Messico),
Emergency Mass action,
Federaçao Anarquista Gaucha (Brasile),
Federation of German Anarchists - Düsseldorf (Germania),
Federazione dei Comunisti Anarchici (Italia),
Freedom Press (GB),
Industrial Workers of the World-Thunder Bay Branch (Canada),
Infoshop.org,
Kontrapunkt,
No Pasaran (Francia),
No Subject Collective (USA),
Organisacion Socialista Libertaria (Argentina),
Organisation socialiste libertaire (Svizzera),
Ras l'Front Mulhouse (Francia),
Red Libertaria Apoyo Mutuo (Spagna),
Syndikalistiska Ungdomsförbundet (Svezia),
Workers Solidarity Movement (Irlanda)
Zabalaza Action Group (Sud Africa),
Zabalaza Books (Sud Africa),
Zadar Anarchist Front (Croazia)




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