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(it) Rapporto della Confederazione Rivoluzionaria degli Anarcosindacalisti "Nestor Makhno" (RKAS), Ucraina

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Date Sat, 8 Mar 2003 21:38:19 +0100 (CET)


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Da: "Will Firth" <will.firth@t-online.de>

Rapporto della Confederazione Rivoluzionaria degli Anarcosindacalisti
"Nestor Makhno" (RKAS), Ucraina. Febbraio 2003
*Nasce un Movimento sindacalista*

E' stato creato un gruppo di lavoro nell'Ucraina per promuovere
delle iniziative anarcosindacaliste. Ci sono adesso diverse
iniziative grazie al lavoro degli attivisti anarcosindacalisti e
gruppi operai nella regione di Donetsk, nonché a Dnepropetrovsk
e Kharkov. Il nuovo gruppo di lavoro, che mira alla formazione
di una Confederazione Generale del Lavoro Ucraina (VKT), è
composto di attivisti sindacali locali: minatori, lavoratori nel
trasporto, studenti e lavoratori nei settori dell'istruzione e
della cultura.

L'VKT sarà un sindacato per tutti i lavoratori organizzati che
intendono difendere i loro diritti, indipendenti dai partiti
politici e le strutture statali. Il loro obiettivo è di
incoraggiare l'autorganizzazione e l'autogestione nei luoghi di
lavoro e nella società. L'UKT si occuperà di:

- difesa degli stipendi e delle condizioni di lavoro degli iscritti
- aiutare coloro che hanno perso il posto di lavoro
- attività di svago
- assicurazione sociale
- istruzione (imparare ad autorganizzarsi, studio dell'esperienza, i
  metodi, la prassi e i principi dell'anarcosindacalismo, esaminare i
  problemi sociali e come risolverli)
- formazione e sviluppo di una Guardia Operaia (forza di autodifesa)
- introduzione del controllo e autorganizzazione da parte dei lavoratori
  nei luoghi di lavoro.

Il progetto per l'iniziativa di formare l'UKT origina dalla RKAS
e da rappresentanti di una sezione regionale dell'Unione
Indipendente dei Minatori dell'Ucraina (NPGU), nonché da gruppi
indipendenti di lavoratori nel trasporto e nell'istruzione.



*Un Centro Giovanile Alternativa*

Nell'estate del 2002, è stato creato il Centro Giovanile
Alternativo (AMT) a Donetsk. Si prevede l'apertura di altri
centri quest'anno a Makeyevka e Yasinovataya (città della zona
di Donetsk con popolazioni di 700 000 e 200 000
rispettivamente). I componenti del Centro sono giovani studenti,
musicisti, attori, esperti informatici e lavoratori
nell'istruzione, che concordano sui metodi anarchosindacalisti e
condividono punti di vista anarcosindacalisti. L'AMT ha lo scopo
di creare altri gruppi autorganizzati e autogestiti che
difenderanno gli interessi degli iscritti e che daranno sostegno
a progetti sociali.

Il 16 ottobre 2002, l'AMT e la RKAS hanno organizzato un'azione
di protesta contro McDonalds che ha visto la partecipazione di
circa 200 persone.

Il gruppo di educazionalisti e studenti dell'AMT ha già iniziato
a lavorare con i bambini senzatetti a Donetsk. Hanno occupato un
edificio, che però è stato successivamente sgomberato.
Attualmente lavorano in un edificio in una miniera a Donetsk
mentre cercano una casa permanente. Le attività del gruppo con i
bambini riguardano assistenza sociale e istruzione. I bambini
ricevano anche cibo e assistenza medica.

L'AMT svolge anche un programma di aggiornamento per i suoi
iscritti sul sindacalismo, i progetti sociali e lo sviluppo
dell'organizzazione. Infatti, collaborano con l'AMT anche degli
istruttori sociali laureati.



*Attenzione - Trotskisti!*

Una vecchia tattica dei sostenitori della Quarta internazionale,
l'entrismo, sembra ancora considerata una tattica valida dagli
eredi di Trotsky nell'Ucraina. La creazione di alleanze con
nemici ideologici, entrare nelle loro organizzazioni per poi
impadronirsi delle stesse e così eliminare i loro rivali
politici, sono tutti metodi comunamente usati dalla tendenza
britannica Militant e i suoi satelliti nei paesi dell'ex-URSS.

La sezione Militant dell'Ucraina, il KRD, impiega una tattica
simile allo scopo di diffondere la sua influenza tra i
lavoratori. Gli attivisti del KRD che chiedono la creazione di
un partito operaio si sono infiltrati tra i sindacati e le
organizzazioni della sinistra per poter conquistare i loro
membri. Alla fine del 2002, alcuni membri della sezione del KRD
nella capitale, Kiev, si sono rivolti alla RKAS di Donetsk,
proponendo la collaborazione. Il Comitato di Organizzazione
della RKAS non ha accettato. Sembra che i Trotskisti hanno fatto
delle proposte simili a diversi altre organizzazioni
anarcosindacaliste, inclusa la FAU-AIT in Germania. Neppure
queste hanno accettato. Lo scopo è chiaro: usare la militanza
dei gruppi e delle organizzazioni anarchici come mezzo per
allargare la propria influenza. Gli anarchici non devono cedere
a questi falsi "compagni". Non dobbiamo, non possiamo credere di
trovare amici in queste organizzazioni politiche totalitarie,
anche se di sinistra, anche se hanno obiettivi rivoluzionari,
anche se parlano della "liberazione del proletariato". Sappiamo
invece quali sono le vere intenzioni che si nascondono dietro la
retorica.



*Repressione dei minatori di Pavlograd*

Il capo del sindacato dei minatori, la NPGU, a Pavlograd,
S.Gorenko, fu arrestato il 16 ottobre 2002. Una dichiarazione
ufficiale diceva che l'uomo era stato accusato per delle
"irregolarità finanziarie" della NPGU di Pavlograd, durante le
elezioni politiche della primavera 2002 (alla quale hanno
partecipato sia la NPGU che Gorenko). Ma, dicono i minatori di
Pavlograd, la repressione è invece semplicemente segno che le
autorità si vendicano per gli scioperi dei minatori organizzati
dalla NPGU durante l'estate del 2002 per rivendicare gli
stipendi arretrati.



*Ritorno al Futuro - la giornata lavorativa di 8 ore*

Ad ottobre 2002, i lavoratori di una fabbrica sperimentale che
produce tubi a Dnepropetrovsk hanno dato la loro risposta
all'agitazione di un attivista socialista introducendo
spontaneamente la giornata lavorativa di 8 ore, per 5 giorni
alla settimana. L'azione interrompe la "tradizione" di turni di
12 ore per 6 giorni settimanali che esisteva alla fabbrica
nonostante fosse espressamente proibito dall'accordo collettivo
tra padroni e sindacati. La fabbrica non pagavo nemmeno i bonus
per gli straordinari. I padroni hanno applicato pressioni di
diversi tipi sui lavoratori, tagliando gli stipendi e
minacciando licenziamenti, ma i lavoratori hanno resistito fino
a dicembre 2002.

Una biblioteca di letteratura socialista e anarchica è stato
allestito all'interno della fabbrica all'inizio di ottobre 2002.



*Rifiuti al Comune*

Il 30 novembre 2002, si è svolta un'azione di protesta dai
lavoratori municipali del servizio "Ekologia" a Dnepropetrovsk
che non ricevevano lo stipendio da 6 mesi. Diversi furgoni degli
operatori ecologici hanno bloccato il traffico parzialmente
davanti al Comune. I lavoratori hanno manifestato lì e hanno
minaciato di voler ripetere la protesta dopo un mese se fossero
stati esauditi i loro rivendicazioni. La prossima volta,
dicevano, sarebbero venuti con i furgoni carichi, e avrebber
lasciato l'immondizia sotto le finestre del Comune.



*La Situazione nelle zone rurali del Crimea*

A novembre e dicembre del 2002, l'ente della luce hanno
cominciato a sospendere l'erogazione della corrente elettrica
nelle zone rurali e montagnose del Crimea. In alcuni casi,
singole case hanno visto staccato il corrente, mentre in altri
casi, è toccato ad interi paesi. L'enorme numero di bollette non
pagate si deve alla quasi totale assenza di reddito. I tagli
hanno portato a proteste di massa autorganizzate dalla
popolazione. Sono stati creati dei gruppi di difesa nel
tentativo di impedire al personale dell'ente di energia di
entrare nei paesi, e in alcuni luoghi ci sono stati scontri con
la polizia di scorta. In larga parte, la resistenza è stato
opera dei tatari del Crimea, una minoranza etnica che abita in
comunità compatte e conservano forti tradizioni di mutuo
soccorso sin dai tempi della loro deportazione durante il regno
di Stalin.



*Sciopero dei metalmeccanici*

Il 4 e 5 gennaio del 2003, i lavoratori di due sezione al
Ccomplesso Metallurgico Dnepr a Dneprodzerzhinsk (vicino a
Dnepropetrovsk) hanno fatto sciopero in conseguenza al mancato
pagamento degli stipendi per diversi mesi del 2001. Da quando la
fabbrica, nel gennaio del 2002) è passato agli attuali padroni,
essi hanno rifiutato di pagare gli stipendi arretrati. Circa
1500 lavoratori hanno partecipato allo sciopero che però è
crollato in seguito al licenziamento dei componenti del comitato
di sciopero. Comunque, successivamente è stato riconosciuto
l'illegalità di questi licenziamenti e i sei lavoratori in
questione sono tornati a lavoro dopo due settimani.



*Progetti autogestiti*

La legislazione e le condizioni socioeconomiche nell'Ucraina
rendo molto difficile la creazione di imprese o cooperative
autogestite. Ma i compagni del RKAS di Dnepropetrovsk hanno
ormai avuto dei piccoli sucessi in questo senso.

I lavoratori di uno delle più grandi salon di parrucchieri della
città hanno deciso di organizzarsi in collettivo per proteggere
i loro diritti contro l'arbitrio delle autorità comunali. La
sezione locale della RKAS ha dato assistenza legale e
organizzativa. L'autorganizzazione ha consentito ai parucchieri
di abbassare di tanto il costo dei loro servizi e di introdurre
un sistema di acconciature gratis per coloro che hanno reditti
particolarmente bassi. E' anche interessante notare che:
- le pareti dei salon sono addobbate con manifesti anarcosindacalisti
  rivoluzionari;
- il collettivo dei parrucchieri si è rifiutato di issare la bandiera
  nazionale ucraina il 1° Maggio come fanno tutti, preferendo invece la
  bandiera rossa e nera degli anarcosindacalisti
- gli ispettori fiscali che sono venuti a ispezionare i registri hanno
  incontrato i parucchieri che li tiravano addosso panni bagnati.

Altri dettagli nel prossimo bollettino.


[Tradotto dal russo da Will Firth, FAU-IWA; traduzione
dall'inglese nmcn/ainfos ]




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