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{Info on A-Infos}
(it) Presidio a Roma contro le fabbriche di morte
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Tue, 15 Jul 2003 14:55:32 +0200 (CEST)
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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
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Da: Comitato di Lotta Quadraro <quadrarox@tiscali.it>
Presidio di lotta Martedì 15 luglio A Roma ore 7:00 davanti ai cancelli
dell' Alenia Marconi System. Via Tiburtina Km. 12,400
Ferma la morte, ferma lo sfruttamento!
Mentre gli USA, dopo la campagna di morte e menzogne in Iraq, cominciano
a “scoprire” la risposta della guerriglia, l’Europa continua ad
organizzarsi nella speranza di poter essere un giorno competitiva con
gli americani.
Ma quando politici, giornalisti e pensatori progressisti magnificano le
sorti del nostro continente, si “dimenticano” di mostrare il vero volto
di questa competizione. Un volto assassino tramite la creazione
dell’esercito comune europeo e l’aumento delle spese militari; un volto
schiavista tramite l’aumento del controllo interno e l’abbattimento
dello stato sociale, l’aumento di flessibilità e precarietà, la riforma
del sistema pensionistico e la negazione dei bisogni primari. Queste le
linee economiche dell’Europa del capitale, all’interno della cornice
della “Convenzione” (la carta costituzionale europea) che verrà sancita
a Roma il 15 ottobre.
Nella creazione del polo europeo è fondamentale l’industria bellica e la
ricerca per scopi militari, favorendo lo sviluppo di concentrazioni di
aziende transnazionali come nel caso dell’italiana Alenia con l’inglese
Bae System e favorendo progetti per nuovi armamenti.
Ed è altrettanto fondamentale tenere basso il costo del lavoro, con
contratti temporanei e nuovi cicli di cassintegrazione, perché siano
possibili nuovi investimenti nell’interesse dei padroni continentali.
La faccia della nuova Europa è solo la solita “feccia” di tutti gli
apparati di Stato nazionali e internazionali, la solita miscela di
autoritarismo, violenza e profitto, ovviamente sulla pelle dei lavoratori
e delle lavoratrici europei e immigrati.
E nella provincia Italia, che ogni tanto scalpita nel mito americano, i
padroni sono ben felici di adottare queste ricette, licenziando,
assumendo a salari vergognosi, aumentando i prezzi e impoverendo donne e
uomini, mentre nel “circo” parlamentare continuano le acrobazie. Il
presidente nano e pelato con la sua cricca di affaristi continua a
gestire i propri affari e la sinistra si inchina servilmente alle
decisioni di mamma Europa e di papà Prodi.
Su scala mondiale, l’Italia resta uno dei maggiori produttori di armi
collocandosi al nono posto. Tra le nostre aziende esportatrici la
classifica vede al primo posto la Finmeccanica seguita dalla Alenia
Marconi System (AMS). L’Italia esporta in tutte le aree del mondo,
compresi i paesi africani, in gran parte materiale difensivo ad alta
tecnologia.
Il gruppo Finmeccanica e’ la prima realta’ operante nel settore delle
alte tecnologie in Italia, di controllo industriale e strategico. Le sue
attivita’ sono concentrate nei settori dell’aereonautica e
elicotteristica, attraverso Alenia aeronautica ed Officine Aereonavali,
nel settore spazio attraverso Alenia Spazio e Laben e nel settore difesa
attraverso Oto Melara, Galileo Avionica e Wass. La AMS, nata da
Finmeccanica in alleanza con l’inglese Bae System, e’ uno dei tre
principali fornitori mondiali di radar terrestri e navali, leader nei
sistemi di gestione del traffico aereo e tra i principali fornitori di
sistemi missilistici e di puntamento. I ricavi di produzione, o meglio
di “morte” hanno raggiunto nel 2001 i 1036 miliardi di euro.
E’ giunto il momento di scagliarsi con decisione contro questa Europa e
contro i fabbricanti di morte, sfruttatori e assassini.
Contro il capitalismo e la violenza dei padroni
Chiudere le fabbriche di armi
"Accogliere" degnamente il 15 ottobre i capi, i re e i lacchè di tutta
Europa
Europposizione
Comitato Cittadino per l’Autonomia di classe, Assemblea nazionale
antimperialista, Comitato contro carcere e repressione G. Faina
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