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(it) Documento "Ferrovieri in Lotta"
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Fri, 12 Dec 2003 13:39:09 +0100 (CET)
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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
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http://ainfos.ca/index24.html
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FERROVIERI IN LOTTA
CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE DELLE FERROVIE
CONTRO I PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
PER UN CONTRATTO DIGNITOSO
PER UN TRASPORTO FERROVIARIO PUBBLICO E SOCIALE
Il 4 dicembre 2003 si è tenuto a Roma il primo incontro della rete
Ferrovieri in lotta, presenti lavoratrici e lavoratori del personale
viaggiante, di macchina e di stazione provenienti da Liguria,
Lombardia, Toscana, Lazio e Sicilia.
CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE DELLE FERROVIE SENZA SE E SENZA MA
Noi lavoratrici e lavoratori aderenti alla rete Ferrovieri in lotta
esprimiamo la nostra ferma e totale opposizione alla liberalizzazione
delle ferrovie, inquadrandola nel più ampio progetto di privatizzazione
dei servizi pubblici e di smantellamento dello stato sociale portato
avanti negli anni dai differenti governi, con la complicità di CGIL -
CISL - UIL. La liberalizzazione dei servizi pubblici - e quindi anche
delle ferrovie - non è una necessità dei cittadini e dei lavoratori ma
una scelta politica dettata dalle lobby economiche interessate
esclusivamente a ricavare profitto dalla loro gestione; profitto che è
possibile ottenere solo attraverso l'intervento pesante sul costo del
lavoro, la disarticolazione dell'insieme dei diritti dei lavoratori,
l'appesantimento dell'orario di lavoro, la compressione dei salari,
l'introduzione massiccia della precarietà e disinvestendo
contestualmente in comfort, efficienza e sicurezza del servizio.
In Europa i lavoratori si oppongono, spesso con successo, a questo
progetto. Le lotte dei lavoratori portuali tedeschi, belgi e olandesi
hanno imposto al Parlamento europeo la retromarcia sulla
liberalizzazione dei porti. I ferrovieri lottano contro la
liberalizzazione in Austria, in Francia, in Spagna ed in molti Paesi
dell'est mentre in Gran Bretagna il Governo Blair è costretto a
rinazionalizzare la manutenzione per poter garantire ancora un minimo di
servizio ferroviario pubblico. Le lotte dei lavoratori, oltre che dai
sindacati di base, sono generalmente sostenute, nei diversi Paesi, anche
dalle organizzazioni sindacali omologhe di CGIL - CISL - UIL e dalle loro
federazioni e confederazioni internazionali di riferimento (ITF e CES).
CGIL - CISL - UIL, invece, non si oppongono alla
liberalizzazione delle ferrovie ma, al contrario, la sostengono. Non
partecipano agli scioperi ed alle iniziative di lotta organizzate
contro di essa in Europa e non ne diffondono nemmeno l'informativa nel
nostro Paese.
In Italia la liberalizzazione - privatizzazione delle ferrovie è ormai
una realtà. In Lombardia, oltre a Trenitalia, nel settore cargo operano
tre compagnie private di trasporto in continua espansione (FNC, HUPAC,
RTC), cui si è aggiunta SRC-I, filiale italiana delle Ferrovie Federali
Svizzere Cargo; la metà del traffico merci container sulla linea del
Brennero è appannaggio di una società privata. Il personale impiegato dai
privati non è inquadrato nel contratto delle attività ferroviarie e vive
condizioni estreme di lavoro a fronte di bassi salari.
Noi, con i nostri colleghi europei, ci battiamo contro la
liberalizzazione delle ferrovie in Italia ed in tutto il continente e per
un trasporto ferroviario pubblico e sociale.
PROSEGUIRE LA LOTTA CONTRO QUESTO CONTRATTO, COSTITUIRE COLLETTIVI IN
OGNI IMPIANTO, COSTRUIRE DAL BASSO UNA NUOVA PIATTAFORMA CONTRATTUALE DEI
FERROVIERI
Denunciamo il CCNL firmato da CGIL - CISL - UIL - SMA - UGL come figlio
legittimo della liberalizzazione - privatizzazione delle ferrovie ed
evidenziamo come i suoi effetti negativi per i lavoratori si stiano già
manifestando in tutti i settori. Riteniamo che anche l'attacco
repressivo senza precedenti nei confronti dei lavoratori delle ferrovie
sia da mettere in relazione con l'approvazione del contratto e con
l'esigenza conseguente, da parte delle società del Gruppo, di mettere a
tacere i delegati e gli attivisti sindacali più combattivi che
continuano ad opporvisi negli impianti.
Pertanto non consideriamo chiusa la partita di questo CCNL e proponiamo
su di esso, negli impianti in cui ciò risulti possibile, consultazioni
autogestite tra i lavoratori; proponiamo ed incoraggiamo la
costituzione, in ogni impianto, di collettivi orizzontali di
lavoratrici e di lavoratori che sappiano porsi come punto di
riferimento per la lotta contro le conseguenze di questo CCNL e per la
costruzione, dal basso, della prossima piattaforma contrattuale dei
ferrovieri.
UN OSSERVATORIO NAZIONALE SUI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Preso atto dell'ondata repressiva contro i lavoratori e della necessità
di contrapporvisi, costituiamo un Osservatorio nazionale sui
provvedimenti disciplinari, di cui faranno parte due esponenti del
movimento per regione. Responsabile dell'Osservatorio è nominato il
capotreno Fante di Roma Termini.
CASSA DI RESISTENZA
Proponiamo la costituzione di una Cassa di resistenza da utilizzare per
la copertura delle spese legali e per il sostegno di azioni di sciopero e
forme di lotta non convenzionali. La rete Ferrovieri in lotta
deciderà tempi e modi di costituzione di tale cassa.
SOLIDARIETA' ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELL'ATM
Esprimiamo solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori dell'Azienda
Trasporti Milanese in lotta per il rinnovo del contratto di lavoro
scaduto da due anni ed oggetto di attacchi inqualificabili da parte di
organi di stampa, partiti e singoli esponenti politici, nonché della
dissociazione da parte di CGIL - CISL - UIL, per aver violato la legge
antisciopero. Nei prossimi giorni il movimento deciderà quali
iniziative concrete intraprendere in loro sostegno.
COSTITUZIONE DEL CIRCUITO DI INFORMAZIONE FERROVIERINLOTTA
Riconosciamo la necessità di lavorare per lo sviluppo del movimento - che
si caratterizza come orizzontale, autorganizzato ed indipendente da tutte
le sigle sindacali - anche nelle regioni e negli impianti in cui esso non
è presente, attraverso un'informazione il più possibile
capillare. A tale scopo verranno utilizzati e potenziati i già
esistenti organi d'informazione autoprodotti dai lavoratori,
collegandoli tra loro. Tra gli strumenti cartacei si individuano: Il
Piccolo Principe, del viaggiante di Genova e Sala Riserve, del
viaggiante di Roma. Tra quelli telematici si individuano: la lista di
discussione nazionale ferrovierinlotta; i siti www.piccoloprincipe.b i z
(**), www.bacheca2000.it e www.macchinistiliberi.it. Il materiale di
movimento sarà pubblicato contemporaneamente su tutti questi organi
stampa i quali riporteranno, sotto le rispettive testate, la dicitura
circuito ferrovieri in lotta.
RAPPORTI CON L'UTENZA
Riteniamo strategicamente rilevante un proficuo e continuativo rapporto
tra ferrovieri ed utenza finalizzato a far crescere la consapevolezza, in
quest'ultima, della relazione diretta tra processo di
liberalizzazione - privatizzazione delle ferrovie e abbassamento degli
stardard di comfort, regolarità e sicurezza del servizio ferroviario.
I Ferrovieri in lotta sono lavoratrici e lavoratori consapevoli di essere
parte in causa nel conflitto capitale - lavoro, di essere
inseriti in un movimento sindacale e sociale di ampie proporzioni ed
internazionale. Lottiamo con i lavoratori "garantiti" e precari, con i
migranti, i disoccupati, i pensionati; lottiamo per l'affermazione dei
valori di uguaglianza e giustizia sociale, contro il liberismo ed i suoi
effetti devastanti sulle condizioni delle masse popolari in tutto il
mondo. Consideriamo pertanto fondamentale la nostra presenza e
visibilità nelle piazze in occasioni di manifestazioni sindacali e/o dei
movimenti sociali di opposizione. A tale scopo sarà pertanto
realizzato uno striscione.
La rete dei Ferrovieri in lotta, in attesa del prossimo incontro da
tenersi nel mese di gennaio 2004 a Roma o a Napoli, prosegue il
dibattito telematico e dà attuazione alle decisioni prese.
Roma, 4 dicembre 2003
FERROVIERI IN LOTTA
Da: "fabrizio acanfora" <pinelli69 -A- libero.it>
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