A - I n f o s
a multi-lingual news service by, for, and about anarchists
**
News in all languages
Last 40 posts (Homepage)
Last two
weeks' posts
The last 100 posts, according
to language
Castellano_
Català_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
The.Supplement
First few lines of all posts of last 24 hours ||
of past 30 days |
of 2002 |
of 2003
Syndication Of A-Infos - including
RDF | How to Syndicate A-Infos
Subscribe to the a-infos newsgroups
{Info on A-Infos}
(it) Pordenone: Volantino contro la repressione
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Fri, 12 Dec 2003 12:15:08 +0100 (CET)
________________________________________________
A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
________________________________________________
CON LA SCUSA DEL TERRORISMO SI NEGANO LE CONQUISTE E I DIRITTI DI CHI
LAVORA!!
Le recenti dichiarazioni del ministro dell’interno Pisanu sui possibili
collegamenti tra Brigate Rosse e l’area anarco-insurrezionalista, che
secondo lo stesso ministro vorrebbe prendere l’egemonia del terrorismo in
Italia, non sono frutto delle sue allucinazioni, ma rappresentano una
dichiarazione di guerra ai movimenti sociali, con l’obiettivo di dare il
via ad un processo di repressione delle lotte che hanno
investito in questi ultimi anni l’intero paese e che coinvolgono
milioni di lavoratori, studenti e disoccupati.
C’è già chi paventa leggi speciali per fronteggiare l’emergenza
terrorismo ed in effetti il progetto autoritario del governo Berlusconi
sta passando come un bulldozer sulla pelle dei lavoratori, imponendo
riforme neo-liberiste in campo economico che annullano le conquiste e i
diritti sul lavoro, e leggi liberticide che negano le libertà
individuali e riducono gli spazi di agibilità politica. La legge 30
(legge Biagi) sul mercato del lavoro, così come le proposte di riforma
delle pensioni e della scuola sono solo alcuni degli attacchi che
questo governo sta attuando contro i lavoratori, i futuri pensionati e i
giovani. Ma non possiamo far a meno di ricordare la legge razzista di
Bossi e Fini sull’immigrazione, che vincola il permesso di soggiorno al
contratto di lavoro e obbliga i lavoratori migranti ad accettare
condizioni di lavoro inumane e precarie sotto il ricatto e la
dipendenza dai padroni.
L’adesione dell’Italia alla filosofia imperialistica del governo Bush
della "guerra preventiva e duratura" contro il terrorismo
internazionale ha prodotto la partecipazione del nostro paese
all’occupazione militare dell’Iraq, con il trasferimento di risorse
economiche dal sociale al militare (vedi finanziaria).
Di fronte a questa grave situazione, abbiamo l’obbligo di ricordare le
responsabilità del precedente governo di centro-sinistra e dei
sindacati confederali, che hanno svenduto i lavoratori sull’altare della
concertazione spianando la strada alle riforme politiche e
sociali della destra con l’approvazione delle prime riforme di
precarizzazione sociale e di deregolamentazione del lavoro.
Non c’é fase dello scontro di classe in atto negli ultimi tre anni che
non veda i movimenti sociali vittime di trattamenti preventivi ad alto
effetto mediatico. In questi ultimi mesi, il processo repressivo si é
intensiificato con l’intento di colpire le realtà più radicali del
movimento anticapitalista.
Gli arresti di Massimo e Marco, due compagni anarchici accusati
dell’allontanamento di un carabiniere che si era infiltrato nel corteo
contro la Conferenza Europea del 4 ottobre a Roma; gli arresti di nove
compagni di Rovereto (TN), successivamente denunciati e condannati a sei
mesi per occupazione del Bocciodromo, uno stabile lasciato
all’abbandono ed occupato per la terza volta; le indagini
(perquisizioni, interrogatori, ecc.) ai danni di un compagno anarchico di
Trieste sospettato di essere un "pericoloso terrorista" e le recenti
perquisizioni di due spazi autogestiti ed occupati di Roma (Torre Maura e
Cascina), sono tutti provvedimenti repressivi che rientrano nel clima
d’intimidazione e criminalizzazione che lo Stato impone a chi lotta fuori
e contro le compatibilità che questa società ci impone.
Lo Stato tenta di imbastire provocazioni, s'inventa teoremi, fabbrica
reati là dove non ci sono, arresta chi non ha fatto nulla, per svolgere
il suo normale compito di controllore/repressore che si autolegittima, ma
soprattutto per criminalizzare le lotte ed il clima di protesta sociale
di massa da esse creato.
Di fronte a ciò dobbiamo rilanciare la lotta e l’azione diretta.
Per questo non ci fermeremo davanti alla repressione e continueremo a
sostenere le lotte di tutti gli sfruttati, per la difesa della scuola
pubblica, per i diritti dei lavoratori, per la solidarietà di classe.
Così come sarà sempre più determinata la nostra opposizione al
razzismo, al militarismo e alle politiche neo-liberiste di destra e di
sinistra.
SOLIDARIETA’ DI CLASSE OLTRE LE SBARRE E OLTRE I CONFINI!
LIBERI TUTTI!
Iniziativa Libertaria
Da: "lino" <alterlinus -A- libero.it>
*******
*******
****** A-Infos News Service *****
Notizie su e per gli anarchici
Per iscriversi -> mandare un messaggio a LISTS@AINFOS.CA e
nel corpo del msg scrivere SUBSCRIBE A-INFOS-IT
Per informazioni -> http://www.ainfos.ca/it
Per inoltrare altrove -> includere questa sezione
Per rispondere a questo messaggio -> a-infos-d-it@ainfos.ca
A-Infos Information Center