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(it) Torino 24 aprile: presidio antifascista

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Date Wed, 23 Apr 2003 18:17:51 +0200 (CEST)


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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
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http://ainfos.ca/index24.html
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Da: Umanità Nova redazione torinese <fat@inrete.it>

GIOVEDI 24 APRILE ORE 17,30 PRESIDIO ANTIFASCISTA
IN RICORDO DI ILIO BARONI,
PARTIGIANO ANARCHICO CADUTO COMBATTENDO IL NAZIFASCISMO

Giovedì 24 aprile presidio antifascista e deposizione di fiori presso la
lapide commemorativa del partigiano anarchico "Ilio Baroni", morto
combattendo i nazifascisti il 26 aprile 1945. L’appuntamento è in corso
Giulio Cesare angolo corso Novara alle ore 17,30. Ora e sempre
Resistenza!

"Baroni sa di rischiare tutto, ma come nel passato mette a repentaglio la
sua vita per proteggere quella degli altri. Ecco Baritono che cerca di
recuperare l’automezzo del suo distaccamento; Baroni è ora completamente
allo scoperto e lo protegge, ma una raffica colpisce in pieno Baritono;
Baroni continua a sparare, poi, d’un tratto, tutto tace; la sua arma non
canta più; Baroni è morto; si è accasciato sulla sua arma; è caduto da
eroe." (Fabbri)

Ilio Baroni (1902-1945), nome di battaglia "il Moro", era un anarchico di
Massa Marittima (Gr) che come tanti era giunto a Torino per trovare
lavoro come operaio alla Fiat Ferriere. Diviene subito un personaggio di
spicco negli ambienti sovversivi e antifascisti ed organizza attorno a sé
un nutrito gruppo di compagni. Sfumato il tentativo di raggiungere la
Spagna rivoluzionaria nel ’36, si dedica in tutto e per tutto alla
resistenza antifascista a Torino. Condannato per attività antifascista e
propaganda anarchica e trascorsi alcuni anni di carcere e confino,
diventa il comandante della VII brigata Sap delle Ferriere. Il compito
delle Squadre di Azione Patriottica (Sap), che vedevano affiancati
partigiani provenienti da diverse realtà politiche, era di difendere
industrie e macchinari, sabotare la produzione, rafforzare la coscienza
antifascista con la propaganda e prepararsi militarmente
all’insurrezione. Il Moro, al comando della squadra di manovra Sap, sarà
protagonista di vere e proprie azioni di guerra in stile gappista, fino a
quando, nel
fatidico aprile del ’45, troverà la morte in battaglia. Il 25 aprile a
Torino la città è paralizzata dallo sciopero generale, scoppia
l’insurrezione, e la città diventa a breve un campo di battaglia. Baroni
e i suoi attaccano la stazione Dora e si guadagnano un successo, ma
giunge una richiesta d’aiuto dalla Grandi Motori. Il Moro non esita ad
aiutare i compagni nel mezzo di una battaglia furiosa, e cade sotto il
fuoco tedesco. È il 26 aprile. Il giorno dopo la città sarà
completamente liberata dai fascisti, senza dover nemmeno aspettare
l’arrivo delle formazioni esterne. Il 28 aprile i Volontari della
libertà di tutte le formazioni percorrono le vie di Torino cantando le
loro canzoni. Ilio Baroni non potrà vedere il momento per cui ha lottato
duramente tutta la vita…

ma il fascismo non è morto quel giorno…

Il 17 marzo di quest’anno il compagno Davide muore accoltellato da
esponenti dell’ultradestra milanese, successivamente polizia e
carabinieri caricano i suoi compagni lungo le corsie dell’ospedale
S.Paolo. Nei giorni seguenti si susseguono accoltellamenti, minacce,
intimidazioni, attentati colpevolmente messi sotto silenzio dalla
propaganda di regime. Una ragazza di Torino si vede bloccata per strada e
le viene incisa una svastica sulla mano col coltello, in pieno
pomeriggio, solo uno dei tanti fatti degli ultimi giorni. Il 29 marzo un
partito dichiaratamente neofascista come Forza Nuova si permette di
manifestare tranquillamente per la città nello stesso giorno in cui
Piazza Castello è teatro di una dura repressione poliziesca, senza alcun
apparente motivo se non quello di manifestare pacificamente
un’opposizione, fra l’altro, maggioritaria, alla guerra in Iraq. La
neonata legge sull’immigrazione Bossi-Fini impone un regime razzista che
impedisce l’entrata legale in Italia ! alla faccia della tanto sventolata
libertà delle democrazie, aumenta la
clandestinità, riduce a mera forza lavoro sfruttabile e ricattabile la
vita dei migranti, li emargina, li umilia, li segrega nei Centri di
Permanenza Temporanea (cpt), veri e propri lager come quello di Corso
Brunelleschi a cui passiamo tutti i giorni davanti con fare indifferente.
I media intanto proseguono la criminalizzazione del mondo arabo con
l’identità islamico = terrorista, il popolo palestinese si vede sottratti
i territori e le più elementari necessità giorno dopo giorno, e il popolo
iracheno viene sterminato e affamato sotto le bombe "intelligenti" della
coalizione anglo-americana, alla quale il nostro Presidente del Consiglio
Berlusconi concede le basi e aiuti "logistici", nonché l’invio dei
Carabinieri per continuare l’occupazione del paese dopo i bombardamenti.
Ieri erano gli Alpini in Afganistan, l’altro ieri l’intervento
"umanitario" in Kosovo sotto un governo di centrosinistra. Le stesse
politiche della destra non sono che la regolare continuazione delle
politiche della
sinistra: dall’interventismo alla militarizzazione dei territori, dalla
incosciente privatizzazione del pubblico alla precarizzazione del lavoro,
dalla brutale repressione della contestazione alla falsificazione
mediatica della realtà, dalla graduale perdita delle libertà alla deriva
conservatrice e nazionalistica. E mentre la gente ne prende lentamente
coscienza, le destre politiche prendono sempre più piede, e i vari
settori nostalgici del fascismo, notoriamente collegati ai partiti al
governo, danno una mano alla repressione istituzionale seminando il
terrore per le strade e l’ignoranza nelle scuole. La memoria è sempre più
gettata nel dimenticatoio della storia, triste presupposto per un ritorno
del mostro fascista. Cos’è il fascismo? Militarismo, gerarchizzazione
sociale, discriminazione razzista e sessista, politiche guerrafondaie,
pensiero unico, repressione, idiozia fatta valore. Cos’è la democrazia?
Militarismo, gerarchizzazione sociale, discriminazione razzista e
sessista, politiche guerrafondaie, pensiero unico, repressione, idiozia
fatta valore… sotto l’ipocrita bandiera della libertà, di destra o di
sinistra. Ad una società come questa, noi anarchici opponiamo una
pratica libertaria in vista di una comunità di liberi ed eguali,
smilitarizzata, senza stati, gerarchie, capitalismo e ogni forma di
dominio dell’uomo sull’uomo, ed invitiamo ogni uomo libero alla vigilanza
antifascista.

CONTRO IL FASCISMO, CONTRO LO STATO, CONTRO LA GUERRA
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Federazione Anarchica Torinese - FAI www.federazioneanarchica.org
Corso Palermo 46 e-mail fat@inrete.it telefono 011 857850 oppure 338
6594361 La sede è aperta ogni giovedì dopo le 21,30

Prossimi appuntamenti:
Primo maggio
Spezzone anarchico in piazza Vittorio ore 9 del mattino; pranzo
collettivo e festa alle ore 13 dal compagno Aldo a Caselle (chi desidera
partecipare prenoti telefonando o passando in sede giovedì).

Un nuovo secolo americano?
Venerdì 9 maggio ore 21,15 in corso Palermo 46 conferenza/dibattito "Un
nuovo secolo americano? Cow boys planetari, vassalli, mercanti e
petrolieri dal Kosovo all’Iraq". Interverrà Stefano Capello, autore del
saggio "Oltre il giardino. Guerra infinita ed egemonia americana
sull’economia mondo capitalista" appena uscito per le edizioni "Zero in
Condotta".

Venerdì 16 maggio ore 21,15 in corso Palermo 46 conferenza/dibattito
"Guerra interna e guerra esterna: strategie di dominazione per il XXI
secolo" Interverrà Massimo Varengo del segretariato dell’IFA -
Internazionale di Federazioni Anarchiche

Convegno nazionale della FAI a Torino
Sabato 24 e domenica 25 maggio il prossimo Convegno nazionale della
Federazione Anarchica. Il convegno si terrà nella sala di via S. Giulia
64.




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