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{Info on A-Infos}
(it) COMUNICATO sulla manifestazione ad Aviano 5/4/03
From
worker-a-infos-it@ainfos.ca (Flow System)
Date
Mon, 14 Apr 2003 19:56:17 +0200 (CEST)
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A - I N F O S N E W S S E R V I C E
http://www.ainfos.ca/
http://ainfos.ca/index24.html
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Da: "Lino Roveredo" <alterlinus@libero.it>
La manifestazione di domenica 5 aprile ad Aviano, organizzata
dall'Assemblea Antimilitarista e Antiautroritaria, ha lasciato
tutti noi soddisfatti.
La determinazione che più di 2.000 partecipanti hanno dimostrato
percorrendo quasi 8 chilometri per giungere all'occupazione di
via Pedempnte è stata importante, segna un passo in più verso
quella coscienza che è cara a noi anarchici e antimilitaristi.
Una consapevolezza che non pone mai le manifestazioni, per
quanto vive e partecipate quantitativamente, come obiettivo ma
sempre come passaggio verso una radicalità nei contenuti ma
soprattutto verso il radicamento sul territorio.
Ecco perché è stato importante partire da un paese (Roveredo in
Piano) e giungere in un altro (Aviano), ecco perché è stato
ancora più importante occupare, seppur per poche ore, Via
Pedemonte: comunicare con gli abitanti, riappropriarsi delle
piazze, delle vie, delle strade che da sempre costituiscono le
arterie vitali di un territorio.
Certo avremmo voluto essere di più, come a la Spezia il 25
gennaio dello scorso anno, quando i motori roboanti del
militarismo facevano intravedere il massacro in corso in Iraq,
quando sugli stessi contenuti si mobilitarono più di 5.000 persone.
D'altronde sono state tante le manifestazioni e le azioni che
dall'invasione anglo-americana hanno portato centinaia di
migliaia di persone in piazze, davanti alle ambasciate, alle
basi militari, nei tanti presidii sparsi in tutt'Italia.
La stanchezza ha probabilmente fatto la sua parte ma riteniamo
che il lavoro sporco che ha allontanato gran parte dei sinceri
pacifisti e antimilitaristi sia stato opera della campagna
massmediatica nei confronti della nostra manifestazione.
Campagna prima di disinformazione dove non si comunicavano orari
e punto di partenza esatti, dove si accreditavano paternità ad
altre aree come i "disobbedienti" calcando la mano sulle
possibili azioni di scontro mediatiche, e in secondo luogo
campagna di criminalizzazione degli anarchici, di probabili
tensioni e scontri con addirittura migliaia di sbirri in tutte
le salse (polizia, carabinieri, celere ecc).
Insomma una "preparazione" niente male per tutti quegli
studenti, semplici abitanti dei paesi colpiti dalla presenza
asfissiante del militarismo o quei pacifisti che non se la sono
sentita di partecipare a "probabili" violenze.
Denunciamo con forza quest'attitudine pennivendola e televisiva
ma non ci stupiamo.
Sappiamo che il percorso, non simbolico, che comunica e
coinvolge la popolazione è il più inviso e osteggiato proprio
perché temuto e per questo riteniamo utile rilanciare le lotte
contro il militarismo che invade le nostre terre, le depaupera
pervadendo le relazioni sociali.
Opporsi a questa guerra significa opporsi a tutte le guerre ma
soprattutto significa comprendere la natura profonda
dell'autoritarismo, che necessità di rassegnazione e inazione
per insediare e rafforzare le gerarchie, la subordinazione e
legare a doppio filo lo sviluppo di un territorio agli interessi
economici d'industrie mortifere e indecenti.
La manifestazione ad Aviano di sabato scorso ha portato
nuovamente in primo piano il tentativo vergognoso del sindaco
Rellini e dell'amministrazione Statunitense di vendere una
strada storica di Pedemonte. Dietro ai motivi risibili di
sicurezza per la Base e di maggior viabilità si nasconde da una
parte il tentativo d'espansione e fagocitazione della Base
nucleare USA e dall'altra l'ennesimo "signorsì" di
un'amministrazione che da anni non esiste per favorire i suoi
abitanti ma per servire e assecondare gli interessi di altri e
più "autorevoli" superiori ... ovviamente a spese nostre e dei
nostri figli.
Via Pedemonte non si tocca, non si vende una terra dove un
popolo cammina.
Circolo Libertario E. Zapata, CUCA 2000, Usi sez. di PN
per l'Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria
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