A - I n f o s
a multi-lingual news service by, for, and about anarchists
**
News in all languages
Last 40 posts (Homepage)
Last two
weeks' posts
The last 100 posts, according
to language
Greek_
中文 Chinese_
Castellano_
Català_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe_
The.Supplement
The First Few Lines of The Last 10 posts in:
Greek_
中文 Chinese_
Castellano_
Català_
Deutsch_
Nederlands_
English_
Français_
Italiano_
Polski_
Português_
Russkyi_
Suomi_
Svenska_
Türkçe
First few lines of all posts of last 24 hours ||
of past 30 days |
of 2002 |
of 2003 |
of 2004 |
of 2005 |
of 2006 |
of 2007 |
of 2008 |
of 2009 |
of 2010 |
of 2011 |
of 2012 |
of 2013 |
of 2015 |
of 2016
Syndication Of A-Infos - including
RDF | How to Syndicate A-Infos
Subscribe to the a-infos newsgroups
{Info on A-Infos}
(it) anarkismo.net: Se il buongiorno si vede dal mattino by Lucio Garofalo
Date
Fri, 9 Sep 2016 11:29:45 +0300
Ieri mattina, durante il primo Collegio dei docenti del nuovo anno scolastico, tra i
numerosi punti all'Ordine del Giorno si è discusso delle sedicenti "buone pratiche"
(adotto il lessico abitualmente adoperato dal dirigente per indicare una serie di
abitudini e di esperienze "virtuose" poste in essere in una scuola), degli adempimenti e
delle più urgenti deliberazioni concernenti aspetti burocratico-organizzativi: la nomina
dei membri di una serie di commissioni tecniche, gli incarichi incentivabili con il Fondo
di Istituto, corrispondenti anche a voci sottoposte ai meccanismi per l'assegnazione del
bonus finale, ossia alla valutazione premiale del DS, la definizione dei criteri utili per
la designazione delle Funzioni Strumentali e delle loro aree di competenza: insomma, una
sequenza di argomenti noiosi sollevati ad ogni inizio d'anno scolastico...
Se il buongiorno si vede dal mattino
Ieri mattina, durante il primo Collegio dei docenti del nuovo anno scolastico, tra i
numerosi punti all'Ordine del Giorno si è discusso delle sedicenti "buone pratiche"
(adotto il lessico abitualmente adoperato dal dirigente per indicare una serie di
abitudini e di esperienze "virtuose" poste in essere in una scuola), degli adempimenti e
delle più urgenti deliberazioni concernenti aspetti burocratico-organizzativi: la nomina
dei membri di una serie di commissioni tecniche, gli incarichi incentivabili con il Fondo
di Istituto, corrispondenti anche a voci sottoposte ai meccanismi per l'assegnazione del
bonus finale, ossia alla valutazione premiale del DS, la definizione dei criteri utili per
la designazione delle Funzioni Strumentali e delle loro aree di competenza: insomma, una
sequenza di argomenti noiosi sollevati ad ogni inizio d'anno scolastico. Trattandosi di
punti che "seducono" più che altro i soggetti venali e mercenari (o gli elementi più
"collaborativi", dal loro punto di vista), oltretutto per quattro spiccioli, il
sottoscritto non si lascia entusiasmare da siffatte dispute bizantine e tediose.
Quando la seduta stava per volgere al termine, si è presentato un tema assai serio e
concreto, che ha destato il mio interesse: è stata delineata una proposta relativa ad un
progetto di formazione/prevenzione rispetto alle più comuni e diffuse dipendenze
giovanili: il tabagismo, l'alcolismo e le tossicodipendenze. Come si può facilmente
intuire, trattasi di una problematica di enorme rilievo socio-educativo. Sulla quale è
intervenuta una collega, che ha ventilato l'ipotesi di una cooperazione addirittura con
(udite udite!) la comunità di San Patrignano, i cui sistemi sono a dir poco discutibili,
in quanto hanno poco a che fare con la prevenzione, bensì con esperienze coercitive e
repressive. Ho alzato la mano per ottenere la parola e far presente alla platea il rischio
di una simile ipotesi e spiegare che la questione è estremamente delicata, che occorre
procedere con cautela e competenza, che un'attività di prevenzione socio-educativa in
materia di dipendenze esige e presuppone un determinato livello di abilità, esperienze e
conoscenze, ed infine che interventi inidonei o maldestri potrebbero rivelarsi finanche
nocivi e controproducenti.
Ma il preside non mi ha concesso il modo ed il tempo per esplicitare, in una forma chiara
ed esaustiva, il mio ragionamento. Non è la prima volta che accade. Già lo scorso anno,
alcuni miei interventi venivano puntualmente e bruscamente interrotti. È fin troppo palese
(mi pare) il timore per qualsiasi tipo di critica o "pensiero divergente", una sorta di
insofferenza o allergia verso il contraddittorio dialettico e il pluralismo democratico
delle opinioni. Per cui l'incipit del nuovo anno scolastico lascia prefigurare che avrò
molto da combattere, da rivendicare e conquistare. Ora, a proposito di "buone pratiche"
nella scuola, credo che sarebbe una "buona pratica" far parlare chiunque, senza opporre
interruzioni, né manifestare fastidio. Sarebbe una "buona pratica" ascoltare e tollerare,
se non finanche valorizzare i punti di vista critici e divergenti. Sarebbe un'altra "buona
pratica" coinvolgere la platea in modo democratico ed effettivamente collegiale, senza
privilegiare soltanto chi si dimostri "collaborativo". Sarebbe una "buona pratica" non
recepire passivamente ed acriticamente qualsiasi proposta calata dall'alto. Sarebbe,
infine, una "buona pratica" abbandonare tutte quelle "buone pratiche" che non hanno alcun
interesse, né ricadute, e non servono assolutamente a nulla nell'insegnamento in classe:
non hanno alcun "valore", tranne per un'esigua minoranza.
Lucio Garofalo
http://www.anarkismo.net/article/29585
________________________________________
A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
Send news reports to A-infos-it mailing list
A-infos-it@ainfos.ca
Subscribe/Unsubscribe http://lists.ainfos.ca/mailman/listinfo/a-infos-it
Archive http://ainfos.ca/it
A-Infos Information Center